Category: Racket News

dove giocare a pickleball in italia

Dove Giocare a Pickleball in Italia

I club italiani Wansport che offrono campi da Pickleball per immergersi in uno dei giochi di squadra in più rapida crescita al mondo

Il Pickleball, un gioco che sta spopolando negli Stati Uniti e sta gradualmente conquistando il mondo, è destinato a diventare la nuova passione sportiva anche in Italia. Questa disciplina affonda le radici nella competizione, nella socializzazione e nella sfida, attraendo giocatori di tutte le età con la sua semplicità e versatilità.

Ma la domanda sorge spontanea: dove puoi unirti a questa febbre sportiva emergente in Italia? Se sei un appassionato di Pickleball o sei solo incuriosito da questo sport, sei nel posto giusto. In questo articolo, ti guideremo attraverso i luoghi in cui puoi goderti una partita di Pickleball nel cuore dell’Italia.

Il Pickleball è un incrocio tra il tennis, il badminton e il ping pong, ed è noto per le sue regole semplici, che lo rendono adatto sia ai principianti che agli atleti esperti. È giocato su un campo più piccolo rispetto a quello da tennis, con una rete più bassa, e gli strumenti di gioco includono una palla forata e palette. La sua popolarità è in costante crescita grazie alla sua accessibilità e alla capacità di coinvolgere persone di tutte le età.

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In Italia, il Pickleball è in espansione con un numero crescente di club e strutture sportive che installano campi per soddisfare la crescente domanda. Ora hai l’opportunità di unirti a questa ondata crescente di appassionati di Pickleball in tutto il paese.

Se ti stai chiedendo dove trovare campi da Pickleball in Italia, non preoccuparti, elencheremo i club e le strutture Wansport che offrono campi da Pickleball, in modo da poter iniziare a giocare e divertirti con questo sport entusiasmante. Che tu sia un principiante curioso o un esperto del Pickleball, scoprirai che ci sono luoghi in Italia dove puoi vivere l’emozione di questo gioco. Dalle città alle località costiere, troverai sicuramente un campo da Pickleball vicino a te. Quindi, prepara la tua racchetta e la tua pallina, e preparati a unirti al divertente mondo del Pickleball!

Dove giocare a Pickleball

Valle D’Aosta

Tennis Curmayeur

Splendida struttura sportiva multifunzionale senza uguali nel panorama alpino. Oltre ai campi da tennis potete trovare il centro fitness, la sala polivalente, i campi da squash, il pattinaggio e il centro benessere oltre, ovviamente, a 3 nuovissimi campi da pickleball.
Vi sono inoltre altri 3 campi outdoor in terra rossa situati al Pussey, nelle vicinanze del centro di Courmayeur.

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Piemonte

CH4 Sporting Club

Un club sportivo che non ha bisogno di presentazioni: punto di riferimento per molte famiglie e per appassionati di sport provenienti da tutta la città e dalla cintura Sud di Torino, il CH4 Sporting Club è una struttura polifunzionale di grande caratura e bellezza, certamente tra i più interessanti di tutto il panorama italiano.

CH4 Sporting Club
Il Team del CH4 Sporting Club – Wansport Newsroom

L’offerta di corsi sportivi e culturali del CH4 Sporting Club è ampia e variegata, con proposte per bambini, ragazzi, adulti e anziani.
La struttura dispone di palestre, campi da tennis in terra rossa e in play-it, campi da calcio a cinque, beach volley e polivalenti per basket e pallavolo, pickleball oltre a un’area dedicata al tiro con l’arco.

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Lombardia

La Rosa del Padel

Costola pregevole de La Rosa Bianca, una spendida location per eventi immerso nella natura di Zanica (BG) la Rosa del Padel è un centro in cui giocare a Padel alla grande. La sua struttura è composta da 4 campi da padel e recentemente si è dotato di un campo da Pickleball.

C’è tutto: Location, ristorazione, professionalità e tecnologia.

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Parco Aironi Sport

Ubicato nel comune di Gerenzano in provincia di Varese il Parco Aitorni è una meravigliosa oasi verde a pochi passi dalle città. Il parco copre un’area di 40 ettari e ospita una notevole varietà di ecosistemi che caratterizzano l’ambiente lacustre legato al bacino di acqua di falda, il bosco deciduo lombardo, la prateria e l’ambiente agro-pastorale con i recinti destinati al pascolo.

Dove giocare a pickleball in Italia
Dove giocare a Pickleball in Italia – Il Parco Aironi Sport

Si contano inoltre una fattoria didattica, 80.000 mq di recinti per gli animali, 250.000 mq di bosco, un lago di 53.000 mq profondo oltre 15 m con una struttura dedicata al bird-watching, parchi giochi per bambini, una fattoria didattica, 7 piazzole per barbecue e 2 gazebi per feste private, un bar-ristorante, e campi sportivi tra cui tre campi da pickleball.

Davvero molto di più di quanto si possa desiderare

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Tennis Club Lecco

Il Tennis Club Lecco, fondato nel 1960, è un’oasi sportiva situata a Lecco, ai piedi dell’imponente Resegone. Questo club offre una struttura eccezionale su una superficie di 10.000 mq, immersa nel verde, con otto campi da tennis coperti durante il periodo freddo, oltre a un campo da padel e uno da pickleball.

Un tennis club ricco di storia e di classe completato da una palestra, una spaziosa club house e un ristorante

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Yep

Un moderno e funzionale Padel e Pickleball Club lo Yep si trova nel comune di Albano Sant’Alessandro in provincia di Verese. Ha la bellezza di 5 splendidi campi da Padel e 1 campo da Pickleball indoor per una esperienza di gioco confortevole e memorabile

Il Centro Padel YEP è nato per offrire un’esperienza divertente e sicura a tutti coloro che vogliono approcciarsi al Padel e al Pickleball. Da non perdere!

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Veneto

Sporting Life Center

Una storia che va avanti dal 1985.
Lo Sporting Life Center nasce da un gruppo di amanti dello sport che desiderano condividere la loro passione e creare la situazione ideale dove ognuno possa godere di un’esperienza unica e personalizzata.
Situato a soli 10 minuti in auto dal centro di Treviso, il club offre si trova in una silenziosa area di 33. 000 mq immersa nel verde dedicata allo sport, al benessere e al relax. Una vera e propria oasi di pace dove corpo, mente e spirito diventano un tutt’uno e si fondono con l’ambiente circostante.

Giocare a Pickleball
Dove giocare a Pickleball in Italia – Lo Sporting Life Center Treviso

Un meraviglioso Club “All in” dove è possibile svolgere molteplici attività e provvisto praticamente di tutto quello che si può desiderare in uno sport center

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La Rotonda Sporting Club

Dal sito web: Uno spazio unico per coltivare le tue passioni. Entra in campo e rilassati nelle accoglienti aree del nostro circolo.

Bastano pochi passi nella struttura a Sud di Vicenza e ci si rende immediatamente conto che le promesse sono ampiamente mantenute. Corsi di tennis, padel, calcio a 5, feste di compleanno e naturalmente il Pickleball! Tutto in una struttura all’avanguardia e dotata di ogni comfort.

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Tennis Club Caneva

Situato nel Comune di Fiaschetti di Caneva in questo club si gioca alla grande e si fanno le cose per bene. Centro sportivo accogliente e super professionale il Tennis Club Caneva è uno storico club con oltre 40 anni di storia, un’autentica fucina di talenti contraddistinto da un grande dinamismo e sinergie. La scuola tennis è un gioiello di funzionalità e suoi istruttori hanno. una competenza universalmente riconosciuta.

Dove giocare a Pickleball
Al Tennis Club Caneva si gioca alla grande

Insieme alla tradizione tennistica coltivano anche una certa proiezione verso il futuro: infatti il Tennis Club Caneva non ha perso tempo e si è subito dotato di un campo da Pickleball…chissà forse se un domani si affermeranno giovani italiani in questo nuovo sport potrebbero provenire dal loro vivaio!

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Liguria

AB Academy SSD

AB Academy è molte cose: una scuola di tennis e padel per tutti i livelli, dai principianti agli esperti, un’occasione di crescita personale ispirata ai valori di lealtà e correttezza, un gruppo di amici e un’opportunità per conoscere nuovi ragazzi, nuove persone, la possibilità di affidare i propri figli a insegnanti preparati e coscienziosi, e molto altro.

Una scuola tennis e padel nel cuore pulsante di Genova di altissima professionalità e fondata sui sani valori dello sport con a disposizione dei veri e propri Maestri dello Sport

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Emilia Romagna

CT Albinea

Il Circolo Tennis Albinea racchiude molteplici strutture ed attività che offrono spazi e proposte mirate a favorire il divertimento, il relax ed il miglioramento della qualità della vita. La natura la fa da padrona. 

Il Circolo si estende su 67.000 mq. di area verde ed è in grado di esaudire i desideri di appassionati di innumerevoli discipline, ma anche e soprattutto garantire alle famiglie ed ai bambini la sicurezza di ambiente sano e stimolante.

Il circolo Tennis Albinea visto dall’alto

Non solo Tennis

Molteplici le attività che trovano spazio all’interno del Circolo Tennis Albinea: Basket, Beach Volley e Beach Tennis, Biliardo, Bocce, Bridge, Pinacolo e giochi con le carte, Calcio, Cicloturismo, Ping Pong, Tiro con l’arco, Fitness, Corsi di Pilates e Shiatsu, Corsi di nuoto e Acquagym, Centri Estivi e Miniclub e Feste Sociali con balli e concerti.

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Circolo Tennis Correggio

Sviluppato in un’area di circa 11.000 mq il Circolo Tennis Correggio è una struttura polifunzionale che dispone di cinque campi da tennis (di cui uno utilizzabile anche per il calcetto), due campi da padel, un muro per l’allenamento singolo del tennis (adattato anche per allenamento del basket), un campo da beach-tennis o beach-volley, una palestra e naturalmente un modernissimo campo da pickleball.

Al Circolo Tennis Correggio c’è anche Spadèl, il bar-ristorante rinnovato per colazioni, pranzi, aperitivi e cene.

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Toscana

Sport Village

Uno splendido impianto polisportivo con possibilità di svolgere numerose attività sia agonistiche che amatoriali. Molto attivi nel calcio a 5 con l’organizzazione di numerosi tornei sia estivi che invernali, lo Sporting Village Toscana dispone di nuovo campo da padel panoramico al coperto con struttura permanente. Molto attenti alle novità del momento come il touch tennis e Pickleball.

Lo Sporting Tennis Village – Margine Coperta-Traversagna (Pistoia)

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USIP Empoli

L’Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti) è un’associazione di promozione sportiva e sociale che ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport per tutti i cittadini. Sin dal 1948, anno della sua fondazione, l’Uisp ha affermato il valore sociale dello sport, i diritti, l’ambiente, la salute, la solidarietà. Lo sport per tutti è un bene sociale che interessa la salute, la qualità della vita, l’integrazione, l’educazione e le relazioni tra le persone, in tutte le età della vita. In quanto tale, esso è meritevole di riconoscimento e di tutela pubblica.

Dove giocare a Pickleball in Italia – Palasport Aramini, Uisp Empoli

Palazzetto dello Sport Palaramini

Dal 2002 il Comitato ha in affidamento dal Comune di Empoli la gestione degli impianti sportivi esterni ed interni del Palazzetto dello Sport di Empoli A.Aramini viale delle Olimpiadi. Il PalAramini è una delle strutture sportive più importanti del territorio. E’ ora disponibile un nuovissimo campo Pickleball

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Umbria

Tre Calci

L’associazione TRECALCI di Città di Castello a nord di Perugia, dà la possibilità agli associati di affittare il campo da Padel e il campo da tennis Il centro sportivo è stato recentemente ristrutturato: dalla realizzazione di tutti i campi in erba sintetica, al rifacimento di tribune e panchine. Per ogni prenotazione mette a disposizione docce e spogliatoi.

Inoltre c’è la possibilità di noleggiare attrezzature per il tennis e il padel. Di recente il centro si è dotato di un campo da pickleball moderno e funzionale.

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Pala Padel Terni

Struttura moderna e funzionale dispone di 5 moderni campi da Padel, 2 campi da Beach Volley e un funzionale campo multisport dove è stato adibito uno splendido campo da Pickleball.

Lo splendido Pala Padel a Terni

Il Pala Padel Terni è molto amato dai padelisti e in generale dagli sportivi, offre una atmosfera accogliente con uno staff molto disponibile e cordiale. Molti amano frequentare il centro anche quando non si gioca.

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Marche

Circolo Tennis Monte Urano

Circolo tennis storico (attivo dal 1967) della Città di Monte Urano in provincia di Fermo, il club dispone di campi da tennis, campi da padel di ultima generazione, un campo da calcetto e, di recente, un campo da Pickleball.

Il bel campo da Pickleball del Circolo Tennis Monte Urano

Circolo molto attivo e ricco di attività, è anche una scuola tennis, padel e pickleball

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Lazio

New Country Club Frascati

Circolo storico dei Castelli Romani questa grande struttura sportiva ospita ben 9 campi da tennis, una piscina estiva e una invernale, 3 campi da padel, 4 campi da pickleball, 1 campo da basket 3X3, una palestra e un bar/ristorante.

Gli internazionali di Pickleball al New Country Club Frascati

Il New Country Club Frascati ha inoltre ospitato a maggio 2023 gli internazionali di Pickleball che ha impegnato ben 130 giocatori con 310 registrazioni ai vari eventi. Se abitate in zona e siete colti dalla “Pickleball fever”, il New Country Club Frascati è il luogo perfetto per voi.

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Ponte di Ferro Sporting Club

Situato a Velletri il Ponte di Ferro sporting Club è centro sportivo immerso nel verde che offre molteplici possibilità per svolgere attività sportive. Campi da Padel, Tennis, Basket, Pickleball, piscina, aree attrezzate per attività dei bambini e tanto altro. Si organizzano campi estivi per bambini vantando un personale competente e disponibile. Molto attivo nelle attività sportive e nei corsi.

Chi c’è stato e chi lo frequenta abitualmente ne tesse le lodi a gran voce.

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Molise

ATD Tennis Campobasso

Il circolo è immerso nella splendida Villa Comunale “de Capoa”, nella zona denominata “Porta Napoli” a Campobasso. il club è composto da ben cinque campi da tennis di cui due coperti riscaldati e in materiale sintetico (gren set). Gli altri tre, utilizzabili solo dalla primavera, sono in terra battuta. L’Associazione Tennis Campobasso si completa di una palestrina e di un’accogliente club-house con sala per il gioco delle carte, sala biliardo, sala tv e bar.

Gli splendidi campi da Pickleball del ATD Tennis Campobasso

Circolo molto attivo, organizza diversi tornei ed iniziative. Di recente si è dotato di un moderno campo da Pickleball e ha già iniziato ad organizzare tornei per promuovere questo nuovo sport.

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MonClub

Poco fuori il centro abitato di Termoli e immerso nel paesaggio molisiano si erge il MonClub un gioiello di centro sportivo con 5 campi da padel indoor tenuti ottimamente. La struttura organizza corsi di Padel ed è molto attiva nell’organizzazione di tornei dediti a diffondere questo meraviglioso sport.

Sempre un passo avanti, il Centro Sportivo MonClub si è recentemente dotato di un campo da Pickleball in cui organizzare nuove e appassionanti sfide.

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Puglia

Feel Good

Nei pressi di Foggia in località Posta Conca sorge un centro sportivo ultra moderno formato da 4 campi padel e altrettanti di pickleball. Il nuovo circolo dispone di campi panoramici con vetri stratificati e sistema di pavimentazione omologato World Padel Tour e numerosi servizi, per un centro padel e pickleball di eccellenza.

Gli splendidi 4 campi da Pickleball del Centro Sportivo Feel Good – Foggia

Il centro è dotato di minishop in cui è possibile acquistare o noleggiare l’attrezzatura sportiva, un risto bar e un comodo parcheggio di circa 50 posti auto.

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Match Ball Club

Circolo sportivo immerso nel verde situato a Leporano in provincia di Taranto, questa splendida struttura offre tre campi da tennis in terra battuta (di cui uno coperto) e due campi da piclkleball.

Dove giocare a Pickleball in Italia – CT Matchball Club di Leporano (Taranto)

Il circolo è dotato anche di una palestra completa e di una Club House con bar e zona relax. Molto attiva è la sua scuola tennis rivolta a varie fasce d’età mentre per l’estate organizza un campo estivo all’insegna di attività sportive all’aria aperta.

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Sporting Club Montetermiti

il circolo tennis Sporting Club Montetermiti, situato nell’omonima zona residenziale tra le cittadine di Crispiano e Statte in provincia di Taranto è considerato un vero e proprio punto di aggregazione per bambini ed adulti. E’ dotato di un campo da tennis, un campo da beach volley, un campo da calcetto ed è stata una delle prime strutture in Puglia a dotarsi di campi da pickleball.

Vengono organizzati corsi di pilates, iniziative ludiche culturali oltre a tornei di vario tipo che coinvolgono una community molto varia e attiva.

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Calabria

Accademia del Tennis

L’Accademia del Tennis, situata nel comune di Villa San Giovanni a nord di Reggio Calabria, nasce con l’obiettivo principale di formare giovani talenti e proiettarli nel tennis PRO, iniziando dal settore nevralgico del progetto, il minitennis. Nello stesso tempo offre assistenza a 360° anche agli adulti, di ogni livello ed età, con proposte che vanno nella direzione del benessere fisico e della preparazione ad attività di gara amatoriali e agonistiche.

L’accademia del Tennis a Villa San Giovanni (Reggio Calabria)

Con la nascita del progetto Accademia Club l’accademia ha completato l’offerta formativa per il TENNIS e per il PADEL, che oggi è indirizzata ad allievi di tutte le fasce di età e di livello. Il PICKLEBALL rappresenta la nuova frontiera degli Sport di racchetta ed è entrata a far parte delle discipline presenti nella struttura.

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Sicilia

Country Club Siracusa

Tennis Club storico di Siracusa è una struttura funzionale e completa per gli amanti degli sport di racchetta. La struttura è interna alla Cittadella dello Sport e dispone di tre campi da tennis e due campi da pickleball di ultima generazione.

Molto attivo con tornei ed iniziative volte alla promozione dello sport e della cultura sportiva, rappresenta un importante punto di riferimento per gli amanti del tennis

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campi pickleball

Il Pickleball: Lo Sport del futuro

Perché investire ora in questo sport potrebbe essere una mossa intelligente. Alcune informazioni utili se stai pensando di realizzare dei campi da Pickleball.

Il Pickleball, uno sport che mescola elementi di tennis, ping pong e badminton, sta facendo parlare di sé negli Stati Uniti e sta cercando di espandersi anche in Italia. Ma cos’è il Pickleball e perché dovresti prestarvi attenzione? Scopriamolo in questo articolo, esaminando le sue regole, la sua crescente popolarità mondiale, gli investimenti che sta ricevendo e perché potrebbe essere un’opportunità di investimento interessante.

Regole di Base del Pickleball

Il Pickleball è uno sport divertente e coinvolgente che si gioca su un campo più piccolo rispetto al tennis tradizionale. Le regole sono relativamente semplici, il che lo rende adatto a giocatori di tutte le età e livelli di abilità. Ecco alcune delle regole di base:

  • Campo da Gioco: Un campo da Pickleball è lungo 20 piedi (circa 6 metri) e largo 44 piedi (circa 13 metri) per il gioco singolo, mentre per il gioco doppio è largo 20 piedi. È diviso in due da una rete simile a quella da tennis.
  • Racchette: I giocatori utilizzano racchette simili a quelle da ping pong, ma leggermente più grandi. La palla è leggera e forata, simile a una pallina da tennis, ma più piccola.
  • Punteggio: Il punteggio varia, ma spesso si gioca a 11 punti, con il servizio che cambia squadra ogni volta che si segna un punto.
  • Zona No-Volley: C’è una zona vicino alla rete chiamata “kitchen” in cui i giocatori non possono colpire la palla al volo. La palla deve rimbalzare prima di essere colpita in questa zona.
  • Doppio Rimbalzo: La palla deve rimbalzare una volta da ciascuna parte prima che i giocatori possano colpirla al volo.
Campi pickleball
Il Pickleball: Lo Sport del futuro – Wansport Newsroom

La Crescita del Pickleball a Livello Mondiale

Il Pickleball è esploso in popolarità negli ultimi anni, in particolare negli Stati Uniti. Si stima che ci siano oltre 36 milioni di giocatori di Pickleball solo negli Stati Uniti, 9 milioni quelli abituali, più del doppio rispetto al 2019. Anche se molti dei praticanti sono sopra i 60 anni, c’è una crescente percentuale di giovani che si avvicinano a questo sport.

A livello internazionale, il Pickleball sta guadagnando terreno in paesi come il Canada, l’Australia e alcuni paesi europei. In Italia, l’interesse per questo sport sta crescendo gradualmente, con l’istituzione dell’Associazione Italiana Pickleball (AIP) nel 2018. L’AIP è diventata un membro ufficiale della Federazione Internazionale di Pickleball e sta promuovendo attivamente il gioco attraverso eventi e tornei.

“Non avrei mai pensato di poter dire qualcosa di simile, ma proverò a giocare fino a quando riuscirò a camminare. Il pickleball è il posto ideale per far morire in pace gli ex giocatori di tennis”. – Andre Agassi

Gli Investimenti nel Mondo del Pickleball

Il crescente interesse per il Pickleball ha portato a investimenti significativi in questo sport. Aziende dedicate al Pickleball, inclusi produttori di racchette e attrezzature, stanno emergendo in tutto il mondo. Grandi marchi sportivi come Nike e Adidas stanno iniziando a offrire prodotti dedicati al Pickleball.

Inoltre, nel 2022 è emerso il primo campionato professionistico di Pickleball, composto da 12-16 squadre. Questo campionato ha l’obiettivo di portare il Pickleball al livello professionale, attirando giocatori di alto livello e sponsorizzazioni significative.

Il Pickleball in Italia: un potenziale sportivo che merita di essere esplorato

Negli Stati Uniti, il Pickleball è un fenomeno sportivo in continua crescita, con oltre 36,5 milioni di praticanti, di cui quasi 9 milioni giocano regolarmente. Questo sport è giocato su oltre 44.000 campi sparsi in quasi 11.000 impianti diversi. Negli USA, ci sono anche più di 4.300 insegnanti certificati dalla Professional Pickleball Registry (PPR). Ma cosa rende così affascinante il Pickleball, e perché potrebbe avere successo anche in Italia?

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Un gioco per tutte le età

Il Pickleball ha dimostrato di essere adatto a una vasta gamma di età e livelli di abilità, ed è in questo che risiede gran parte del suo potenziale. In Italia, come negli Stati Uniti, ci sono molte persone sopra i 55 anni, con circa 23 milioni di individui in questa fascia di età. Questa è anche la generazione più fedele alla pratica sportiva e spesso ha una buona capacità di spesa per attività ricreative. Il Pickleball sembra essere su misura per loro, grazie a un modello di gioco meno impegnativo rispetto ad altri sport. Inoltre, come qualsiasi attività fisica, il Pickleball offre benefici significativi per la salute, migliorando l’apparato cardiocircolatorio e contribuendo a sviluppare capacità di concentrazione e attenzione.

Pickleball
A Pickleball ci possono giocare tutti – Wansport Newsroom

Le lezioni del Padel

Nel valutare il potenziale successo del Pickleball in Italia, non possiamo ignorare quanto è accaduto con il padel, un altro sport in crescita. Il padel è diventato popolare grazie a diversi fattori, tra cui la socialità, la facilità di divertimento, la sua attrattiva anche per le donne e la sua adattabilità a tutte le età. Questi stessi elementi sono presenti nel Pickleball, ma con il vantaggio che questo sport consente anche la competizione individuale ed è più simile al tennis, il che lo rende più interessante per i puristi dello sport.

Opportunità per circoli e insegnanti

Oggi, il Pickleball rappresenta un’opportunità notevole non solo per i giocatori, ma anche per i circoli sportivi e gli insegnanti. Offre la possibilità di ampliare l’offerta sportiva e diversificare le attività, riducendo il rischio imprenditoriale e aumentando la fidelizzazione e l’coinvolgimento dei membri del club. Inoltre, il Pickleball può attirare nuove fasce di clientela e valorizzare le altre attività offerte dal circolo. Molte strutture stanno convertendo spazi inutilizzati in campi da Pickleball, dato che le dimensioni del campo sono relativamente ridotte (6,10 x 13,41 metri). In alcuni club, vengono addirittura allestiti campi temporanei per organizzare eventi e competizioni.

Un potenziale di miglioramento didattico

Il Pickleball può anche contribuire a migliorare la qualità dell’insegnamento sportivo. Grazie al suo principio di multilateralità, può servire da base propedeutica per lo sviluppo di abilità utili nel tennis e nel padel. Questa prospettiva di multidisciplinarietà è preziosa, soprattutto quando si contrasta la specializzazione precoce.

campi pickleball
Il Pickleball è utile per futuri tennisti e padelisti – Wansport Newsroom

Perché investire nel Pickleball ora

Se stai cercando opportunità di investimento nel mondo dello sport, il Pickleball potrebbe essere un’opzione interessante da considerare. Ecco alcune ragioni per cui investire nel Pickleball potrebbe essere vantaggioso:

  • Crescente Popolarità: Il Pickleball sta vivendo una crescita rapida e costante a livello globale. Questo potrebbe tradursi in un aumento della domanda di attrezzature, campi e eventi legati al Pickleball.
  • Ampio Pubblico di Riferimento: Il Pickleball è adatto a giocatori di tutte le età e livelli di abilità. Questa diversità di pubblico potrebbe rendere il Pickleball un investimento attraente per un’ampia gamma di consumatori.
  • Potenziale Olimpico: Nonostante la sua attuale scarsa presenza olimpica, ci sono discussioni sul potenziale del Pickleball per entrare nelle competizioni olimpiche. Questo potrebbe aumentare ulteriormente la sua visibilità e popolarità.
  • Coinvolgimento di Grandi Marchi: L’interesse di grandi marchi sportivi come Nike e Adidas indica un crescente riconoscimento del potenziale del Pickleball. Questo potrebbe portare a partnership e sponsorizzazioni significative.
  • Costi di realizzazione molto contenuti: Rispetto ai campi da Padel, calcetto, tennis e ad altri sport popolari, realizzare un campo da Pickleball richiede meno spazio e meno investimento economico. Il crescente interesse per questa disciplina, il target suo target molto allargato, sistemi di prenotazione online già collaudati e iniziative locali o di più ampio respiro, possono portare ad un ritorno piuttosto rapido dell’investimento iniziale.

In conclusione, il Pickleball è uno sport in crescita che sta iniziando a conquistare l’attenzione a livello internazionale. Mentre in Italia è ancora relativamente sconosciuto, sta guadagnando terreno, e ci sono opportunità di investimento interessanti legate a questo sport. Con la sua crescente popolarità e la possibilità di diventare uno sport professionistico, il Pickleball merita sicuramente di essere seguito da vicino dagli appassionati di sport e dagli investitori.


Riferimenti e Risorse

Associazione Italiana Pickleball

Federazione Internazionale di Pickleball

USA Pickleball


Aziende di costruzioni campi da Pickleball in Italia


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Wansport
premier padel

Premier Padel: Una nuova era per lo sport mondiale

L’acquisizione del World Padel Tour da parte di Qatar Sports Investments nel 2024 ha dato vita al Premier Padel, un’unica competizione globale. Scopriamo le implicazioni di questo cambiamento epocale, le novità previste e il futuro del padel.

Il 2024 segna una svolta epocale per il padel mondiale con l’acquisizione del World Padel Tour da parte di Qatar Sports Investments. Questo ha portato alla creazione del Premier Padel, un’unica competizione professionistica a livello globale. Questa decisione, raggiunta dopo un anno e mezzo di discussioni e negoziati, ha sconvolto il panorama del padel e aperto nuovi orizzonti. È giunto il momento di esaminare in dettaglio cosa ci aspetta in questa nuova era.

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Il ruolo del World Padel Tour

Prima di proiettarci nel futuro con il Premier Padel, è importante riconoscere il ruolo fondamentale che il World Padel Tour ha svolto nella diffusione e nell’evoluzione di questo sport. Dieci anni fa, il padel era relativamente sconosciuto al di fuori di alcune regioni dell’America Latina e della Spagna. Tuttavia, il World Padel Tour ha contribuito a portare il padel in luoghi inaspettati, dalle piramidi dell’Egitto al cuore di Miami. Ha sostenuto la crescita del padel in Europa e ha reso questo sport più accessibile a un pubblico globale.

Premier Padel dal 2024: le novità in arrivo

Con l’avvento del Premier Padel, il padel si prepara a un futuro emozionante e pieno di opportunità. Il nuovo tour partirà con almeno 24 tornei, garantendo uno spettacolo continuo per gli appassionati. Si ispirerà al modello di successo dell’Atp, cercando di distribuire le trasferte in modo equo tra i continenti per ridurre la fatica dei giocatori. Questo è un passo importante per conferire al padel la visibilità e la dignità che merita. Ci aspettiamo montepremi più generosi, stadi all’avanguardia e la copertura dei principali broadcaster sportivi del mondo. Ma c’è di più.

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Innovazione nel mondo del Padel

Uno dei punti chiave di Premier Padel è l’apertura all’innovazione. Questo tour offre l’opportunità di sperimentare nuove idee e approcci per rendere il padel ancora più avvincente. Ciò potrebbe includere tornei su superfici diverse, come campi più veloci o più lenti, formule di gioco innovative come il round robin o addirittura il doppio misto. Inoltre, si sta valutando l’aumento della differenza di velocità tra le palle usate da uomini e donne per rendere il gioco più uniforme. L’idea di un compromesso tra il gioco con i vantaggi e il killer point sta guadagnando terreno. Questa apertura all’innovazione darà al padel la flessibilità di adattarsi alle mutevoli esigenze dei giocatori e degli appassionati.

Il futuro luminoso del Padel

Con Premier Padel, il padel si avventura in una nuova era di crescita e sviluppo. Questo sport in rapida ascesa ha il potenziale per conquistare un pubblico globale e diventare uno degli sport più seguiti al mondo. Mentre attendiamo ulteriori dettagli sul futuro di Premier Padel, non possiamo fare altro che guardare con ottimismo alla prospettiva di un padel sempre più spettacolare e coinvolgente.

Il padel è destinato a brillare in tutto il mondo, e Premier Padel è il suo veicolo verso il successo globale. Mentre entriamo in questa nuova era del padel, aspettiamoci grandi cose da questo tour mondiale e godiamoci lo spettacolo che il padel ci offrirà nei prossimi anni. Il futuro del padel è ora, e Premier Padel è il suo ambasciatore.

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Presto giocheremo tutti a Pickleball?

Il pickleball, un’appassionante sport ibrido tra tennis, ping pong e badminton, potrebbe presto conquistare gli italiani.

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Il pickleball arriverà anche in Italia? – Wansport blog

Introduzione al pickleball e le sue origini

Il pickleball è uno sport relativamente nuovo che sta guadagnando rapidamente popolarità in tutto il mondo. Creato negli Stati Uniti negli anni ’60, è un mix di tennis, ping pong e badminton, giocato su un campo più piccolo rispetto a quello del tennis tradizionale. La particolarità risiede nella racchetta e nella palla utilizzate. La racchetta è simile a una racchetta da ping pong, ma più grande, mentre la palla ha un aspetto simile a una pallina da tennis ma è leggermente più piccola e forata. Queste caratteristiche rendono il gioco accessibile a giocatori di tutte le età e livelli di abilità, ne abbiamo già parlato ampiamente qui.

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La racchetta e le palle da Pickleball – Wansport™ Newsroom

L’espansione internazionale del pickleball e l’interesse crescente in Italia

Negli ultimi anni, il pickleball ha sperimentato una crescita esplosiva a livello internazionale. È diventato uno sport molto popolare negli Stati Uniti, dove sono presenti migliaia di campi dedicati, ma sta guadagnando terreno anche in Canada, Australia e alcuni paesi europei. L’Italia non fa eccezione, poiché sempre più persone scoprono il fascino di questo sport coinvolgente. Le sue caratteristiche uniche, come la dimensione del campo ridotta e l’utilizzo di una palla leggera, lo rendono adatto a giocatori di tutte le età, compresi i bambini e gli anziani. Inoltre, il gioco promuove una sana attività fisica e favorisce l’interazione sociale, elementi molto apprezzati dagli italiani.

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Uno sport decisamente molto “social” – Wansport™ Newsroom

Prospettive per il futuro del pickleball in Italia

Nonostante l’interesse crescente in Italia è ancora in una fase di sviluppo iniziale. Tuttavia, ci sono segnali promettenti che indicano che potrebbe presto attecchire nel paese. In diverse città italiane, si stanno già organizzando tornei e incontri di pickleball, che attraggono giocatori di tutte le età e livelli di abilità. Inoltre, alcune associazioni sportive stanno introducendo corsi e lezioni di pickleball, rendendo più accessibile la pratica del gioco. Le strutture come campi dedicati e attrezzature specifiche, stanno gradualmente diventando più comuni. L’interesse e la partecipazione crescenti sono un segnale incoraggiante per il futuro di questo sport in Italia, e potremmo presto vedere un’esplosione di popolarità simile a quella avuta in altri paesi.

pickleball italia
Il Pickleball è uno sport per tutte le età – Wansport™ Newsroom

Conlcusione

In conclusione, il pickleball sta guadagnando terreno come uno sport coinvolgente e adatto a tutti. La sua natura ibrida e le dimensioni ridotte del campo lo rendono perfetto per giocatori di diverse età e livelli di abilità. In Italia, l’interesse è in crescita e ci sono segnali promettenti per la sua diffusione. Con l’aumento dei tornei, delle associazioni sportive che lo promuovono e delle strutture dedicate, il pickleball potrebbe ben presto diventare uno degli sport più popolari nel paese. Quindi, preparate le racchette, perché presto potremmo tutti giocare a pickleball!

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padel

Ora il padel se la gioca con il tennis

Subito dopo la pandemia il padel si è espanso a velocità elevatissima, tanto da arrivare, per numero di giocatori e campi, a competere con lo sport da cui ha avuto origine

Dal 1° gennaio 2023 la Federazione Italiana Tennis ha cambiato nome in Federazione Italiana Tennis e Padel. Di conseguenza anche l’acronimo si adatterà al nuovo nome che diventerà “FITP”. Questo avvenimento in pratica certifica l’esplosione del padel in termini di “hype” e di appetibilità tra gli sportivi e manda un chiaro segnale a chi ha ritenuto che il fenomeno fosse semplicemente una moda passeggera.

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Il padel diventa sempre più diffuso – Wansport Blog

La crescita del padel

La Federazione inserì il padel come un suo settore nel 2008, al pari del beach tennis e circa 14 anni fa si è espanso talmente tanto che ha attirato l’attenzione quasi pari a quella del tennis. Attualmente, come spiegato da Angelo Binaghi, presidente federale, “oggi il padel in Italia ha oltre ottocentomila praticanti, con quasi settantamila tesserati e un bacino che in potenza può arrivare fino a due milioni di giocatori. La potenzialità di crescita enorme di questo sport è riconducibile per gran parte all’attenzione che i giovani gli stanno prestando negli ultimissimi anni. Se volessimo tener presente il coefficiente di crescita del padel, che è intorno al 20-25% ogni anno, si intuisce piuttosto facilmente che nel medio periodo i numeri del padel saranno sempre più vicini a quelli del tennis. Pertanto non potevamo non dare piena dignità al padel all’interno della nostra organizzazione”

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Il padel ora se la gioca con il tennis – Wansport Blog

Gli ultimi dati diffusi nel 2020 dal Coni sono piuttosto chiari sotto questo aspetto: i tesserati del tennis erano più di trecentomila (solo nel calcio si contano più tesserati in Italia). La Federazione ha ormai preso atto che il padel si sia oramai affermato, superando la fase di espansione iniziale agevolata anche dalla pandemia e dalle restrizioni ad esse associate per lo sport (il tennis o il padel non sono sport di contatto).

Un po’ di dati sul padel

Nasce nel 1969 in Messico e diventa super popolare negli anni successivi principalmente in Spagna e in Argentina e in pochissimi altri paesi. Chi credeva che in Italia il padel potesse rappresentare solo una moda passeggera ha evidentemente sbagliato previsione: nella realtà la disciplina è in continua espansione e sta generando un business molto attraente tra gli imprenditori dello sport, in primis ex sportivi che hanno puntato sul padel organizzando promozioni e tornei. Non mancano le strutture che hanno deciso di destinare spazi a nuovi campi di padel sostituendoli a quelli precedentemente dedicati al tennis o al calcetto. A questi si aggiungono circoli sportivi e nuove strutture dedicate. 

Con la superficie destinata alla creazione di un campo da tennis si possono realizzare fino a tre campi da padel: questo inevitabilmente amplifica la possibilità di fare maggiori incassi per i gestori dei centri sportivi.

I costi per realizzare un campo da padel variano dai 18mila fino a 30mila euro. I prezzi salgono se si decide di dotare il campo di una tensostruttura adatta alla copertura così da poterlo utilizzare anche nei mesi invernali. Sono circa 77 milioni di euro totali le cifre investite solo nelle infrastrutture dedicate alla disciplina. Nell’anno appena trascorso in Italia ogni campo è stato affittato in media per 8 ore al giorno e se consideriamo il prezzo medio di circa 28 euro all’ora ricaviamo un incasso stimato di circa 82mila euro all’anno. 

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il campo da padel – Wansport Blog

Secondo quanto dice l’Osservatorio italiano “Mr Padel Paddle” 10 anni fa in Italia c’erano in tutto 20 campi di padel. Il primo scatto arrivò tra il 2015 e il 2017, quando i campi passarono da 150 a 500. Da quel momento la crescita è stata repentina così come il numero dei praticanti della disciplina. A fine 2021 c’erano oltre 3.500 campi da padel. È un dato enormemente significativo se pensiamo che solo la Spagna aveva più campi (circa 14mila). In terza posizione si piazzava la Svezia con 3.500 unità, a seguire Francia (1.184) e Belgio (1.054). La media in Italia è di un campo ogni 16.000 persone. 

È nel Lazio che si giocano più partite di padel in Italia (circa il 25,1% delle partite complessive). Segue la Lombardia (685) e Sicilia (615). Solo nella provincia della Capitale ci sono quasi 1.200 campi, segue con grosso distacco la provincia di Milano (291 campi) e Torino (253). Ma la diffusione del Padel è ormai ovunque tanto che in regioni come Puglia, Molise, Friuli Venezia Giulia e Campania negli ultimi 6 mesi si è registrato un aumento delle strutture superiore del 50% rispetto al periodo precedente. Oltre alle grandi città anche i piccoli centri si stanno attrezzando con nuove strutture e nuove opportunità per i giocatori: la stima è che a fine 2023 si supererà quota 7.000 campi in tutta Italia.

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La crescita europea del padel

Ormai la crescita è da considerarsi un fenomeno globale. Siamo arrivati a oltre 18 milioni di praticanti attivi nel mondo in oltre 90 paesi. Solo in Europa si sono costruiti più di 10mila nuovi campi tra il 2019 e il 2021 superando quota 26mila distribuiti in circa ottomila club o circoli (in media circa 3,3 campi per ogni struttura ricettiva). Diversi analisti ed esperti ritengono che nel 2025 avremo in Europa oltre 66mila campi che genereranno un volume d’affari di 1 miliardo di euro.

Come si spiega una crescita così alta?

In recente sondaggio condotto su un campione di circa 10mila europei intervistati è venuto fuori che chi pratica il padel dice di divertirsi più facilmente rispetto ad altri sport anche se non si è particolarmente esperti o tecnicamente bravi. 

Inoltre il padel sta diventando sempre più un collante sociale e viene percepito come uno sport “inclusivo” aperto a tutti, senza distinzioni di età, di genere o di forma fisica. Il 38% dichiara di giocare con gente sconosciuta e il 57% dopo la partita va a mangiare insieme ai compagni e avversari mentre il 34% dichiara di prendere lezioni dai maestri di padel.

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Il padel sta diventando un forte collante sociale – Wansport Blog

Alla semplice domanda “ma perché giochi a padel?”, la maggior parte degli intervistati in età compresa tra i 56 e i 65 anni risponde “per divertirmi”. La seconda spiegazione è “per fare attività fisica”. Tra i minorenni invece la risposta più diffusa è “per imparare” (questo dato è estremamente significativo e ci da chiare indicazioni sul fatto che il padel è destinato a crescere ancora). Il 31% degli intervistati dichiara di giocare da meno di un anno, il 32% da non più di due anni mentre solo il 10% ha un’esperienza di oltre 10 anni. 

In Italia il padel viene praticato con una certa regolarità fino agli over 60, più o meno come il tennis. La fascia più attiva è quella tra i 36 e i 46 anni, mentre la fascia 26-35 anni e quella 56-65 anni presentano percentuali simili. Le donne sono il 14%.

In media tra i giocatori amatoriali si giocano 23 partite l’anno (circa 2 al mese) e si prenotano i campi circa 6 giorni prima. Tra gli europei chi va più forte sono i belgi che giocano in media 30 partite all’anno con una media di prenotazione di circa 8 giorni di anticipo. In Spagna le prenotazioni hanno largamente superato i 2 milioni e in media un giocatore gioca 11 partite l’anno (ovviamente è il numero dei praticanti ad essere fuori scala rispetto al resto dell’Europa). Le palline comprate nel 2021 in tutto il mondo per il padel ammontano a circa 15 milioni.

Il padel su internet

Il numero di ricerche su Google della parola “padel” si è triplicato in 5 anni. Nei social network si registra un forte interesse con oltre 1 milione di interazioni che comprendono video delle partite caricate su Twitch e YouTube, post pubblicati su Instagram, TikTok, Twitter e Facebook.

Il padel professionistico

Sta crescendo anche il seguito dei tornei internazionali dedicati ai professionisti, ma è ancora presto per incrementare il livello di competizione della disciplina. Attualmente il numero di giocatori professionisti è ancora piuttosto ristretto e il movimento è sotto il dominio saldo di Spagna e Argentina. Il circuito World Padel Tour organizza dal 2013 tornei in cui si sfidano le migliori coppie del mondo e nella stagione 2022 si sono giocati 24 tornei in 13 paesi differenti.

Premier Padel e altre competizioni nel mondo

All’inizio del 2022 è stato inaugurato il tour mondiale della International Padel Federation (FIP) anche grazie al sostegno del fondo sportivo del Qatar. La FIP, guidata dall’italiano Luigi Carraro (già presidente del Coni e della Federcalcio), riunisce 50 federazioni in tutto il mondo. Il fondo del Qatar ha gonfiato di molto i premi in denaro destinati ai vincitori, tant’è che ci giocano i migliori giocatori al mondo. 

Questo nuovo circuito prende il nome di Premier Padel e ha l’ambizioso obiettivo di superare il World Padel Tour. A maggio del 2022 Il Foro Italico di Roma ha ospitato una tappa del Premier Padel mentre l’ultima tappa si è svolta a Milano all’Allianz Cloud e ha visto la partecipazione dei migliori giocatori di padel del pianeta.

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Dal ’92 si giocano i campionati mondiali di padel dove si sfidano le squadre delle nazionali. A novembre si è svolta l’ultima edizione a Dubai e l’Italia femminile per la seconda volta consecutiva si è piazzata al terzo posto. Ha vinto la Spagna che ha battuto l’Argentina (e chi altri?) per 2 a 0. E’ andata un po’ maluccio per la squadra maschile fuori dai primi otto posti, mentre quest’anno ha vinto l’Argentina che nell’edizione precedente arrivò seconda.

L’obiettivo dichiarato della FIP è quello di rendere il padel una disciplina olimpica entro i giochi del 2032 a Brisbane in Australia. Nel frattempo il padel è entrato a far parte dei giochi sudamericani disputati ad Ottobre in Paraguay e in Europa sarà uno degli sport in programma ai giochi di Cracovia di quest’anno. 

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Pinckleball

Scopriamo il Pickleball, il nuovo sport di tendenza Made in USA

A metà tra il tennis e il padel è uno sport molto popolare negli Stati Uniti e potrebbe esplodere a breve anche in Italia. Scopriamo regole e curiosità del Pickleball.

Pickleball
Come si gioca a Pickleball? – Wansport Blog

Inventato nel 1965 da Joel Pritchard, un membro del Congresso degli Stati Uniti, insieme al suo amico Bill Bell, il pickleball si pone al centro tra il tennis e il padel per regole e somiglianza. Tutto nacque dalla necessità di dare qualcosa da fare ai bambini in vacanza per evitare che si annoiassero troppo inventando di fatto uno sport da fare senza particolari attrezzature difficili da trovare. 

Attualmente negli USA ci giocano oltre 68 milioni di giocatori quasi tutti facenti parte della Generazione Z, ovvero i nati tra il 1997 e il 2015. La pandemia ha accelerato una crescita che sembrava già piuttosto repentina: l’amministratore delegato di USA Pickleball ha detto che in circa 18 mesi il numero dei giocatori è raddoppiato. Ben 37 paesi ora fanno parte della International Pickleball Federation. Siamo lontani dall’obiettivo minimo di 70 paesi, che permetterebbe al pickleball di essere promosso a disciplina olimpica ma molti sono pronti a scommettere che presto potrà essere raggiunto.

Pickleball
Molti giovanissimi giocano a Pickleball in USA. Sarà così anche in Europa?

Come si gioca a Pickleball

Per chi gioca a tennis o a padel, il pickleball appare subito molto familiare: prevede l’uso di una racchetta e di una pallina in un campo da Badminton. Si può praticare sia in singolo che in doppio in un campo al chiuso o all’aperto. Ci si aggiudica la vittoria quando si arriva al punteggio massimo che può essere di 11, 15 o 21 punti. La regola sul rimbalzo della palla è la stessa del tennis, ovvero può ribalzare massimo una sola volta nel campo prima di essere colpita.

La battuta, da effettuare sulla linea di fondo del campo, è simile a quella del padel (ne abbiamo parlato diffusamente qui), la palla deve essere destinata alla parte del campo avversario diametralmente opposta a quella da cui si batte. Se la palla rimbalza nella giusta parte di campo destinata al ricevitore allora quest’ultimo può ribattere e iniziare lo scambio. La palla in battuta non può toccare la rete (è prevista una seconda battuta solo in doppio) e non può finire nella cosiddetta “area kitchen” (cucina, in inglese). Questa area è quella a ridosso della rete dove è proibito colpire la palla al volo, ma deve rimbalzare una volta a terra. 

Quando si assegnano i punti nel pickleball

Dopo aver definito le regole base del pickleball, diamo un’occhiata a come si assegnano i punti:

  • Quando la palla rimbalza due volte nel campo avversario senza che esso riesca a respingerla
  • Quando la risposta dell’avversario finisce in rete e cade nella stessa porzione di campo
  • Quando la risposta finisce oltre i confini del campo 
  • Quando si colpisce al volo nell’area “kitchen” altrimenti chiamata “non volley zone

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Uno sguardo alle differenze con il tennis e con il padel

Come avete potuto intuire facilmente il regolamento è molto simile a quello del tennis, ma naturalmente ci sono delle differenze sostanziali che richiedono naturalmente un diverso approccio al pickleball. 

Sono 3 gli aspetti verso i quali il pickleball differisce dal tennis e dal padel: il campo, la racchetta e la palla.

Il campo di Pickleball
Il campo di Pickleball

Il campo

E’ diviso da una rete alta poco più di 80cm, misura 13,40 metri di lungheza e 5,60 metri di larghezza per il torneo singolo e 6,10 metri per le partite in doppio. Il campo, pertanto, è decisamente più piccolo rispetto a quello da tennis o da padel.

La racchetta di Pickleball
La racchetta di Pickleball

La racchetta

Anche la racchetta presenta una differenza notevole: sono più piccole e piatte. Rispetto alla racchetta da tennis la forma è diversa, infatti ha una forma rettangolare e non ovale, mentre l’impugnatura, più corta, ricorda quella delle racchette di padel.

La palla di Pickleball
La (strana) palla di Pickleball

La palla

La vera novità è rappresentata dalla palla di pickleball: la grandezza è uguale a quella delle classiche palle da tennis e padel mentre il peso è decisamente inferiore essendo una palla di plastica sostanzialmente vuota all’interno con tanti piccoli fori per far passare l’aria (utile per contrastare il vento soprattutto nelle partite outdoor).

Il Pickleball nel Bel Paese

La presenza del pickleball in Italia è ufficialmente partita nel 2018, anno di fondazione dell’Associazione Italiana Pickleball (AIP) con sede a Tocco da Casauria nella provincia di Pescara. Ed è qui che sono stati costruiti i primissimi campi di pickleball e dove si allena la rappresentativa italiana. L’AIP fa parte ufficialmente della International Pickleball Federation. La federazione internazionale ha organizzato nel 2018 in Italia la seconda edizione della Bainbridge Cup. In questa competizione si scontrano team rappresentativi dell’Europa e del Nord America. Gli Usa sono evidentemente la nazione più forte in questa disciplina da pochissimo sbarcata in Europa, ma diversi analisti sportivi ritengono che presto, dopo la febbre del padel e senza dimenticare cosa è stato il 2022 per il tennis italiano, il pickleball possa diventare un trend molto importante da qui a poco.

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tennis italiano

Il gran momento del tennis italiano

In poco meno di vent’anni il tennis maschile è passato dal punto più basso della sua storia all’essere il più promettente al mondo. Come è successo?

Il tennis è definito lo sport elitario per antonomasia: centinaia di persone nel mondo lo praticano saltuariamente, circa dieci milioni di persone lo praticano con buona regolarità e i professionisti sono poche migliaia.

Fra questi ultimi, solamente chi è tra le prime duecento posizioni nelle classifiche mondiali (sia maschile che femminile) riescono a trasformare il tennis in una professione remunerativa. Attualmente, a fine 2022, tra i primi 200 ci sono 19 italiani. E’ un dato oggettivamente impressionante soprattutto se consideriamo la storia del tennis italiano. Consideriamo che l’Italia non ha mai avuto un tennista numero 1 al mondo e consideriamo anche che un italiano non vince uno Slam (la categoria dei quattro tornei più prestigiosi al mondo) da ben 46 anni.

In generale è un dato notevole anche in senso assoluto: infatti sono pochissimi i paesi che ad oggi hanno un numero simile di tennisti nel ranking mondiale. Le altre nazioni che vantano un numero così alto sono Stati Uniti, Argentina e Francia, nazioni con una lunga e prestigiosa storia tennistica. Tuttavia nessuno di loro può vantare una qualità media così alta e soprattutto una età media così bassa. Tra i 19 italiani in top 200, dieci non hanno più di 21 anni. Nella NextGen ATP Finals c’erano Lorenzo Musetti, Mattero Arnaldi e Francesco Passaro: nessun’altra nazione è stata rappresentata da più di un tennista, l’Italia addirittura tre.

Non che sia andata benissimo, ma il tema del tennis italiano è decisamente più ampio rispetto ai singoli risultati e concerne una crescita generalizzata di tutto il movimento tennistico con enormi aspettative sul futuro.

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L’exploit del tennis italiano è un caso?

Matthew Futterman, durante il Roland Garros del 2021 commentò sul New York Times: “Questo torneo e probabilmente anche il futuro del tennis maschile sembrano ad un tratto molto italiani”. Cercando di comprendere il motivo dell’exploit del tennis azzurro la conclusione di Futterman è che l’Italia non avesse “nessuna idea” di cosa l’abbia portata su tali vette e che la causa fosse da ricercare sostanzialmente in una coincidenza fortuita: ovvero quella grazie alla quale quattro giocatori di altissimo livello erano semplicemente nati in Italia più o meno negli stessi anni.

Indagando a fondo la conclusione è che i motivi sono tutt’altro che casuali. L’Italia ha messo in piedi tutte le condizioni per produrre tennisti di altissimo livello senza dipendere dalla casualità o senza aspettare la nascita di un talento generazionale. 

Non è sempre facile stabilire diretti rapporti causa-effetto, tuttavia è possibile intercettare molte delle ragioni che hanno portato a tali risultati. L’estesa riforma del tennis nazionale iniziata proprio 10 – 15 anni fa ha certamente avuto un ruolo molto importante. A questo si aggiunge un determinante cambio di mentalità che ha coinvolto tutti i livelli del tennis italiano.

Da dove viene il tennis italiano

E’ difficile comprendere la reale portata e l’eccezionalità di questo momento storico per chi si è affacciato al tennis solo in tempi recenti. Dagli anni settanta, cioè dalla generazione di Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Adriano Panatta, il tennis maschile italiano non ha avuto, per numerosi decenni, tennisti tra i primi dieci al mondo, e non ci siamo nemmeno andati vicino.

Il punto più basso della storia del tennis maschile italiano è stato probabilmente toccato nel 2000 dove l’Italia retrocedette in Serie B di Coppa Davis, competizione giocata dalle nazionali più forti (il cosiddetto “gruppo mondiale” si contendeva la coppa giocando una specie di “Serie A”, ora la formula della Coppa Davis è cambiata).

Nonostante avessimo storicamente pochissimi tennisti di altissimo livello, gli azzurri del tennis avevano sempre giocato nel “gruppo mondiale” contando specialmente nel doppio, che all’epoca era una specialità particolarmente di peso in Coppa Davis. Retrocedere fu un enorme smacco per tutto il circuito italiano. 

Tuttavia l’umiliazione dette una grossa svegliata alla federazione che capì che era necessario riformare l’intero sistema del tennis italiano.

L’Italia tornò nel “gruppo mondiale” solamente nel 2011 grazie all’ascesa nel circuito mondiale tennistico di Fabio Fognini (oggi 35enne ancora in attività) considerato uno dei tennisti italiani più forti di sempre. I risultati raggiunti da Fognini però sembravano essere un’eccezione dentro un panorama nazionale ancora deludente. Tennisti di buon livello come Andreas Seppi o Filippo Volandri e prima di loro Andrea Gaudenzi o Omar Camporese non sono mai riusciti a raggiungere l’olimpo dei tennisti di altissimo livello e hanno vinto pochissimi tornei.

Attualmente un tennista come Lorenzo Sonego, considerato di livello lievemente inferiore a tennisti azzurri come Sinner, Berrettini e Musetti, che ad oggi occupa il 45esimo posto della classifica mondiale ha vinto tre tornei ATP (il circuito top a livello professionistico) in due anni.

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Inizio della rivoluzione

Laura Golarsa, commentatrice per Sky Sport ed ex tennista italiana ha un’idea piuttosto chiara: “i ragazzi che giocano bene in Italia ci sono sempre stati, solo che prima non c’era un percorso: c’erano i circoli e poi per via diretta la federazione. Quest’ultima investiva su due ragazzi per volta quando avevano 16 anni, ma se sono forti a quell’età poi non è detto che esplodano”. Grazie alla conoscenza degli errori fatti in passato “molti tennisti che avevano smesso di giocare si sono rimessi in gioco come coach piuttosto che come maestri di circolo, per aiutare i giovani a fare un pezzo di percorso che mancava”.

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La strategia mediatica: SuperTennis TV

Il primo passo fatto dalla federazione fu rivolto al settore mediatico. L’idea era che il tennis italiano fosse poco seguito e non ben raccontato. Nel 2008 la Federazione lanci il suo canale televisivo SuperTennis, tutt’ora in chiaro. 

L’inizio non fu semplicissimo, si trasmettevano praticamente solo repliche e i commenti tecnici venivano fatti da telecronisti non particolarmente esperti. Tanto che la maggior parte degli adetti ai lavori giudicarono l’investimento della federazione un azzardo inutile.

Dopo 14 anni SuperTennis è molto cresciuta: ha acquistato diritti televisivi di importanti tornei mondiali e di fatto ha reso il tennis l’unico sport che è possibile vedere in chiaro anche ad altissimo livello. Su SuperTennis vengono inoltre trasmette tutte le partite degli italiani e italiane e, nel giro di poco tempo, questa strategia è risultata decisiva: ha permesso al pubblico di poter seguire i propri connazionali e di affezionarsi ai giocatori, e di tifarli. Inoltre è l’unico canale in cui poter vedere molti tornei femminili (le televisioni maggiori spesso non acquistano i diritti).

Intorno all’anno 2010 la federazione implementò diverse riforme con l’obiettivo di modificare profondamente il settore giovanile e il canale tv risultò un ottimo megafono per pubblicizzarle e per diffondere il nuovo modo di pensare.

Il Progetto campi veloci

Diversi esperti e dirigenti del tennis italiano sono concordi nel giudicare il “progetto campi veloci” una delle riforme cruciali di questi anni. Nel linguaggio tennistico vengono definiti veloci i campi in cemento, rispetto ai campi lenti della terra rossa. Questa distinzione sta ad indicare la velocità della palla: nei campi di cemento la palla corre più veloce rispetto alla terra rossa dove il gioco è più lento per via del rimbalzo più controllato.

Storicamente nel Bel Paese la stragrande maggioranza dei campi da tennis è (o meglio lo è stato fino al 2010) è in terra rossa. Possiamo considerarla una sorta di tradizione così come avere tennisti italiani più competitivi proprio su questo tipo di superficie. Non è un caso se gli Internazionali d’Italia giocati a Roma si giocano sulla terra rossa. Secondo Laura Galorsa questa caratteristica è dovuta prevalentemente ad una mentalità “da circolo” dove, per venire incontro alle esigenze dei tennisti più anziani, che solitamente preferiscono giocare sul morbido.

Nel tennis professionistico, tuttavia, i tornei principali vengono giocati sul cemento. È sul cemento che si assegnano i punti che servono a scalare le classifiche dei professionisti, pertanto è assolutamente necessario formare i tennisti a giocare su questa superficie fin dalla tenera età. In Italia però praticamente tutti i tornei giovanili si giocavano in terra rossa. 

Roberto Commentucci, ex dirigente della federazione e uno dei maggiori promotori del progetto raccontò: “Osservando i dati relativi alla distribuzione dei tornei organizzati in superficie in ciascun paese, è emerso che un giovane spagnolo durante il suo percorso di crescita gareggiava sui campi veloci tre volte più spesso rispetto ad un giovane italiano”. Furono costruiti più o meno 450 campi veloce nei primi 5 anni di progetto e su questa operazione l’aiuto economico della federazioni verso i circoli fu assolutamente determinante.

Un cambio di mentalità dei maestri di tennis italiani

Sulla scia del cambiamento anche i corsi federali dei maestri subirono un cambio di passo. Il focus ricadde su aspetti di gioco che prima non erano considerati importanti. 

Il commentatore tecnico di Sky Sport ed ex tennista Paolo Bertolucci ha detto: “Prima in Italia si giocava praticamente solo su terra battuta e spesso all’aperto: in tali condizioni il servizio non era così determinante, si allenava soprattutto il rovescio e il dritto”. Ora invece i tennisti italiani sono decisamente più versatili e possiedono un servizio nettamente più solido, un colpo che fa una enorme differenza soprattutto nei campi di cemento. Matteo Berrettini, ad esempio, ha uno dei migliori servizi in circolazione. 

Al “progetto campi veloci” fu affiancata una importante riforme del settore tecnico che 2010 portò alla rifondazione dell’istituto di formazione federale per gli aspiranti maestri di tennis. E’ in questa riforma che furono inseriti corsi più specifici per ogni figura professionale che accompagna l’atleta nel tennis moderno: preparatori fisici, mental coach, fisioterapisti, maestri di tennis e altro.

La riforma della federazione nel 2015

Un altro punto chiave della riforma del tennis italiano fu quando si iniziò a mettere in dubbio il consolidato percorso giovanile che intraprendevano i ragazzi destinati al professionismo. Prima del 2015 la federazione selezionava un paio di giovani che venivano ritenuti i più promettenti e venivano allenati al centro di preparazione olimpica di Tirrenia, in Toscana. centro gestito direttamente da CONI.

Qui i ragazzi arrivavano prima di compiere 16 anni, allontanandosi dalle famiglie e dedicandosi al tennis in maniera esclusiva. Fabio Fognini, ad esempio, ha fatto questo percorso, così come la tennista Camilla Giorgi.

Questa modalità aveva prodotto in passato campioni del tennis come Panatta, Bertolucci e Barazzutti, formati nel centro olimpico di Formia in Lazio, per cui si riteneva che fosse una sorta di “ricetta collaudata” per far emergere campioni. Tuttavia i difetti del metodo erano emersi in modo piuttosto chiaro nei decenni successivi.

Fu chiaro infine che un passaggio così brusco nell’adolescenza nei giovani e promettenti tennisti italiani era troppo duro e pesava non poco sulla loro vita. Il risultato era che erano davvero pochissimi quelli che riuscivano a raggiungere la vetta del professionismo e ad avere una carriera stabile. Molto ragazzi, infatti, finivano per rinunciare. 

Senza considerare che questa metodologia escludeva giovani tennisti che magari sarebbero potuti emergere più tardi. Dello stesso avviso è anche Bertolucci: “Ci sono campioni di Wimbledon Under 18 mai visti nel circuito, figuriamoci a 13 o 14 anni: a quell’età come si fa a capire se un ragazzo ha veramente l’ambizione di diventare famoso e di girare il mondo, se fisicamente è adatto a competere ad alti livelli e se ha la necessaria forza mentale e la fame di vittoria”.

Il tennis è uno sport davvero per pochissimi, come detto solo 200 sono ad alti livelli. Per restare lì è necessario possedere un mix di doti fisiche, tecniche, atletiche e una grande forza mentale. Per questo l’obiettivo della federazione è scovare quanti più giocatori “medi” possibili: “A 12-14 anni io non voglio uno forte, ne voglio sei discreti: tra di oloro è più probabile che ce ne sia uno con più voglia degli altri e che possa diventare un giocatore forte”.

Lo sforzo intrapreso dalla federazione fu quello di incrementare in modo capillare la sua presenza in tutto il territorio nazionale, con l’inaugurazione di decine di centri intermedi i quali potevano essere frequentati sin da bambino:

  • I centri di aggregazione provinciale (CAP) dagli 8 ai 10 anni
  • I centri periferici di allenamento (CPA) dagli 11 ai 15 anni
  • I centri tecnici periferici (CTP) dai 16 anni in su

Nei CTP è possibile risiedere in pianta stabile e avere l’affiancamento di tecnici federali. A Tirrenia oggi si arriva avendo almeno 17 anni, ma oramai non è più un passaggio fondamentale nella preparazione fisica e tecnica dei giovani tennisti italiani.

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La nuova organizzazione della federazione

Il nuovo sistema funziona più o meno così: la federazione ha osservatori in tutte le province che girano i circoli e segnalano i migliori giovani. Questi ultimi vengono invitati a partecipare a raduni periodici che si tengono nei centri intermedi. I ragazzi vengono accompagnati spesso dai loro allenatori e si inseriscono gradualmente nell’ambiente federale senza inutili forzature, ma incoraggiando i giovani a conoscersi e a fare amicizia.  La federazione in questo modo ha la possibilità di seguirli più da vicino e soprattutto a venire incontro alle esigenze dei giovani tennisti, mantenendo stretti rapporti con i loro allenatori. Inoltre quando crescono la federazione mette a disposizione figure professionali che altrimenti non avrebbero potuto permettersi. Questi passaggi intermedi garantiscono una selezione naturale delle nuove generazioni di tennisti in modo fluido, naturale e con un percorso di accompagnamento adeguato ai contesti e alle età.

Tutto questo ha avuto un risultato immediatamente tangibile: si stima che ad oggi i tesserati tra i giovani dai 16 ai 18 anni sia almeno il triplo rispetto al 2005-2006. Con tali numeri la probabilità che emerga un talento aumenta sensibilmente.

Il Progetto over 18

Qualche anno più tardi venne inaugurata una nuova iniziativa che prese il nome in “progetto over 18” con l’obiettivo di sostenere i ragazzi più grandi nel delicato passaggio dalle giovanili al professionismo.

Qualche tempo fa a 18 anni si era considerati dei tennisti pronti e lasciati sotto la responsabilità ai team per tentare di entrare nel circuito. Tuttavia per diventare professionisti bisogna spendere moti soldi per trasferte, rinunciare a molti svaghi tipici di quell’età e fare i conti con molte sconfitte. La federazione con il “progetto over 18” segue più da vicino i ragazzi e i loro team, finanziando le trasferte più costose e aiutandoli nella programmazione.

Probabilmente non è una coincidenza che i primi due giovani inseriti in questo progetto siano stati Sonego e Berrettini. Entrambi cresciuti insieme ed entrati fra i primi 100 al mondo con calma e senza fretta, rispettivamente a 24 e a 22 anni. 

Con il vecchio sistema un tennista come Matteo Berrettini sarebbe stato molto complicato emergere in quanto a 16 anni Matteo aveva un ranking piuttosto basso per un aspirante professionista. 

Circa la crescita di Berrettini e Sonego, Roberto Commentucci, durante un’intervista ha raccontato: “Tempo fa li mandammo a fare una tournèe di Challanger in Asia, sul cemento, in Cina: spendemmo un sacco di soldi, entrambi vinsero poche partite e fecero pochi punti, però fecero esperienze molto importanti”. Il Challanger è una categoria sotto l’ATP, che è invece il circuito principale ed è molto importante in quanto aiuta ad avere un approccio graduale al professionismo perché ti consente di affrontare avversari internazionali e iniziare a guadagnare i primi punti in classifica.

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L’Italia al centro del tennis mondiale

Non è un caso che l’Italia è la nazione in cui si organizzano più tornei di Challanger al mondo: ben 28, rispetto ai 21 degli USA, i 18 della Francia e i 12 della Spagna. Organizzare i Challenger in casa può fare una certa differenza perché rende possibile affrontare sfide internazionali senza dover affrontare trasferte onerose rimanendo vicini alla propria casa e alle proprie famiglie.

Se i Challanger hanno l’utilità principale nel far crescere i giovani talenti, i grandi eventi avvicinano i tifosi e incentiva indirettamente nuove generazioni ad avvicinarsi al tennis. L’Italia anche sotto questo aspetto è in prima linea: negli ultimi anni si è aggiudicata importanti bandi per ospitare diversi tornei fra i più prestigiosi come la Next Gen ATP Finals e le ATP Finals, quest’ultimo considerato un torneo elitario dove si affrontano i migliori 8 tennisti al mondo e che se terrà a Torino fino al 2025.

L’ultima edizione delle ATP Finals, svoltasi a Torino a metà novembre, non aveva nessun italiano. Leggendo i titoli dei giornali questa rappresentava una notizia piuttosto importante e inaspettata, a dimostrazione del fatto che le aspettative verso i tennisti italiani sono diventate sempre più alte negli ultimi anni (ricordiamoci che prima della partecipazione di Berrettini nel 2019 l’ultimo tennista azzurro vi ha partecipato nel 1978).

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L’effetto traino

Molti analisi e commentatori ritengono che questa ambizione del tennis maschile sia dovuta in parte a tennis femminile che nel decennio precedente aveva ottenuto due notevoli vittorie negli slam in singolare con Francesca Schiavone nel 2010 e con Flavia Pennetta nel 2015, oltre a svariate finali con altre tenniste. 

Quello che molti definiscono “effetto traino” è un elemento di non poco conto che aiuta a spiegare la crescita esponenziale del tennis nostrano. “Se arriva un Berrettini che va in finale a Wimbledon, quello che a tutti noi sembrava impossibile, improvvisamente diventa possibile”, dice Golarsa. 

Tutti gli investimenti che la federazione sostiene sono considerati a fondo perduto ad una sola condizione: che una volta cresciuti i tennisti italiani non rifiutino le convocazioni in Coppa Davis.

Quest’ultima, vinta dagli azzurri una sola volta nella storia nel 1976 è una competizione che la federazione ha più volte dimostrato di tenerci molto. Il Presidente Angelo Binaghi, in una intervista recente ha dichiarato di aspettarsi la vittoria entro 4 o 5 anni.

Sei un Tennis Club?

come si gioca a padel

Come si gioca a Padel?

Regole, punteggi, chi vince e in generale tutto quello che c’è da sapere sullo sport più in crescita in Italia. Scopriamo come si gioca a padel.

come si gioca a padel
Come si gioca a padel – Wansport Blog

Il padel è uno sport che sta registrando una grossa espansione un po’ dappertutto, ne abbiamo parlato qui. E’ ormai conclamato che il padel sia uno sport sano che aiuta a migliorare sia la forma fisica che quella mentale. Favorisce, inoltre, la socializzazione e gli incontri con persone che nutrono le stesse passioni. L’approccio al padel risulta per diversi motivi essere piuttosto facile: basta un giusto abbigliamento nemmeno troppo impegnativo, e una racchetta da padel che meglio possa adattarsi al proprio livello e al proprio stile di gioco. 

Dopo aver prenotato e pagato un campo di padel qualcuno potrebbe chiedersi: “ma come si gioca a padel? Come vinco?”. Proviamo a rispondere!

Iniziamo col dire che le regole del padel sono state definite dall’IPF (Federazione Internazionale del Paddle) e valgono sia per le donne che per gli uomini.

come si gioca a padel
il campo di padel

Dimensioni, superficie e accessi dei campi di padel

Il campo di padel internamente è un rettangolo di 10 metri di larghezza e 20 metri di lunghezza con una tolleranza dello 0,5%. Al pari di un campo da tennis deve essere diviso perfettamente a metà da una rete. Parallela alla rete sono tracciate le linee di battuta. La rete di un campo da padel è lunga circa 10 metri ed è alta 88cm al centro mentre nelle estremità è lievemente più alto (circa 92cm). Le linee del campo (solitamente bianche) devono essere larghe 5cm. Tutto il campo è recintato.

Il campo di padel può essere di svariati materiali (cemento, materiale sintetico, erba artificiale, conglomerato poroso ecc.) purché sia garantito un rimbalzo regolare della palla. Per quanto riguarda il colore, il campo può essere di terracotta, verde o azzurro nei campi outdoor, per i campi indoor è prevista anche la possibilità che il campo sia nero. Ciascuno dei lati prevede 2 accessi simmetrici larghi almeno 2 metri e non devono esserci impedimenti fisici.

come si gioca a padel
palla e racchetta di padel

Palla, racchetta e abbigliamento da padel

La palla da padel è una sfera di gomma con un diametro che può variare da 6,35cm fino a 6,77 cm con un peso che va da 56 fino a 59,4 grammi. Una palla da padel omologata ottiene un rimbalzo compreso tra 1,35 e 1,45 metri se lasciata cadere da 2,54 metri. 

La scelta della racchetta è importante e deve riflettere sia il proprio stile di gioco sia il proprio livello. Naturalmente una racchetta da padel deve quantomeno essere composta da testa e manico il quale dovrà avere una larghezza e uno spessore di 5cm. Per ciò che concerne la testa della racchetta può essere di dimensione variabile ma che, sommata al manico, non può superare i 45,5cm di lunghezza, mentre in larghezza non è possibile andare oltre i 26cm e, infine, lo spessore non dovrà superare i 3,8cm. A completare il tutto, la racchetta da padel deve essere dotata di una corda (o di un cavo l’importante è che non sia elastico) che serve per tenerla unita per sicurezza al polso in modo da evitare possibili incidenti.

Per l’abbigliamento e calzature si prevede che siano adeguate allo sport che si sta praticando. Non si possono usare magliette senza maniche o costumi da bagno. Nel padel a squadre è opportuno (anche se non è una regola, piuttosto una consuetudine) che i giocatori indossino lo stesso abbigliamento.

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le regole del padel
Impariamo le regole del padel

Entriamo in partita: come si gioca a padel e quanto dura un match

Bene, ora che abbiamo capito come deve essere fatto un campo da padel, come deve essere la racchetta e la palla e come bisogna vestirsi, arriviamo al fulcro della questione: come si vince a padel?

Oltre che con costanza e allenamento, per vincere a padel è necessario conoscere le regole a fondo così da evitare di commettere banali errori che precludono sia la vittoria che il divertimento.

La battuta

Per imparare come si gioca a padel, non possiamo non iniziare da qui. Se sbagli la battuta, come nel tennis, hai a disposizione una seconda occasione. Per effettuare correttamente la battuta, il battitore dovrà:

  • Avere entrambi i piedi dentro la linea di battuta, mantenendo tale posizione fin quando la palla non viene colpita
  • Far rimbalzare la palla nell’area di battuta in cui si trova
  • Mai toccare con i piedi la linea di battuta nemmeno superandola con i piedi alzati
  • Quando si colpisce la palla, questa deve stare massimo all’altezza della cintura e il battitore dovrà mantenere almeno un piede per terra
  • Lanciare la palla dall’altra parte del campo e sopra la rete nel riquadro di battuta opposto diagonalmente al suo facendo il modo che essa dentro le linee che la delimitano
  • Non battere se il ricevitore non è pronto a rispondere

E’ fallo se:

  • Il battitore non colpisce la palla
  • Se la palla cade fuori dal campo di battuta del ricevitore
  • La palla colpisce il battitore o il suo compagno in caso di doppio
  • La palla colpisce la recinzione direttamente già al secondo rimbalzo
  • La palla esce dal campo dopo il primo rimbalzo (dagli ingressi, per esempio)

Come ribattere

  • Il battitore non colpisce la palla
  • Se la palla cade fuori dal campo di battuta del ricevitore
  • La palla colpisce il battitore o il suo compagno in caso di doppio
  • La palla colpisce la recinzione direttamente già al secondo rimbalzo
  • La palla esce dal campo dopo il primo ribalzo (dagli ingressi, per esempio)

Quando si assegna un punto nel padel

Ora che è chiara la regola della battuta e della ribattuta scopriamo come si fa un punto nel padel. Per prima cosa dobbiamo ricordare che:

  • La palla battuta deve rimbalzare nel campo avversario oppure toccare dopo il primo rimbalzo una delle pareti nel campo opposto
  • La palla non può essere colpita simultaneamente da 2 giocatori né essere toccata per 2 volte durante la risposta
  • La palla non può essere giocata con il corpo ma solo con la racchetta e non può colpire altri oggetti se non campo e pareti

Per cui si assegna un punto quando:

  • La palla colpisce direttamente le pareti del campo avversario prima di rimbalzare sul campo
  • La palla rimbalza due volte sulla superficie

I giocatori sono autorizzati ad uscire dal campo attraverso le uscite laterali per colpire la palla (se quest’ultima non ha già compiuto 2 rimbalzi).

Si perde il punto se:

  • La palla rimbalza due volte sul campo senza che venga respinta prima
  • Un giocatore colpisce la palla senza che essa abbia superato la rete
  • Un giocatore colpisce la palla e questa tocca per primo il pavimento o la copertura del suo campo
  • Entrambi i giocatori colpiscono contemporaneamente o consecutivamente la palla
  • Un giocatore tocca la palla più di una volta nella risposta
  • La palla tocca il giocatore e non la racchetta
  • La palla colpisce direttamente una qualsiasi superficie diversa dal campo contrario (pavimento)
il punteggio nel padel
Il punteggio nel padel

Il punteggio

Ora che abbiamo capito come si assegnano i punti, vediamo quanto dura più o meno una partita di padel. Sulla conta dei punti valgono le regole del tennis. Si parte da “0” e il primo punto è “15”, poi “30”, “40” e infine totalizzando quattro punti si vince il game (il gioco). Se entrambi sono arrivati a 40, il punto successivo è chiamato “vantaggio” e per vincere il gioco bisogna aggiudicarsi anche il punto seguente, in caso contrario si ritorna in parità sul 40-40. Come nel tennis, per vincere il gioco è necessario avere 2 punti di scarto dall’avversario.

Chi si aggiudica i primi 6 giochi vince il set, se l’avversario arriva a 5 giochi vinti bisogna batterlo totalizzando un punteggio di 7 a 5 (2 giochi di scarto), in caso di parità 6 a 6 si passa al “tie break” che viene vinto da chi arriva per primo a 7 punti. Gli incontri di padel si giocano al meglio di 3 set, per vincere è necessario aggiudicarsi 2 set.

Come nel tennis, non esiste una durata fissa nel padel (anche se nei tornei ufficiali di padel, per velocizzare, ci sono alcune regole fisse sui tempi tra un gioco o un set).

Sei un centro padel?

padel

La storia del Padel: come nasce questo sport

Scopriamo il Padel, come è nato e si è sviluppato e il perchè del grande successo che sta raccogliendo negli ultimi anni.

Il Padel, oppure più opportunamente “Paddle tennis” è una disciplina sportiva con grosse analogie con il tennis (dal quale prende fortemente ispirazione). E’ giocabile da due squadre composte da due elementi in un campo chiuso e delimitato ai lati.Il padel è nato in un modo del tutto casuale proponendosi principalmente come uno sport senza impegno e amatoriale. Negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale in tutto il mondo sia nella diffusione sia agonisticamente.

Dove nasce il Padel

Il padel nasce intorno agli anni 70 e in modo del tutto casuale quando il messicano Enrique Corcuera stava cercando di ricavare uno spazio in casa sua per costruire un campo da tennis.

Il primo campo di Padel di Corcuera

Trattandosi però di uno spazio limitato Enrique non poté costruire un campo regolamentare, per cui si accontentò di una superficie più piccola delimitata da murature e reti metalliche (che impedivano alla palla di uscire al campo).

Senza rendersene conto aveva inventato il Padel.

Il Padel in Italia

Il Paddle viene considerato come un gioco che riesce facilmente a divertire e allo stesso tempo unire e aggregare le persone come pochi altri sport. E’ giocabile in coppia per cui riesce a far stare in una superficie relativamente piccola 4 persone. Inoltre è un gioco molto fruibile e, rispetto al tennis, richiede molto meno abilità tecnica per cui risulta essere alla portata di tutti.

Fondata da un gruppo di appassionati, agli inizi del 1991 nasce la Federazione Italiana Gioco Paddle. L’intento è quello di diffondere e promuovere il gioco in tutta la penisola. Successivamente il C.O.N.I. sposò la causa dotandolo dei suoi regolamenti ufficiali.

Il Padel fu presentato ufficialmente a Bologna nel 1991, nell’ambito dello Sport Show. Alla Fiera di Bologna fu realizzato un campo dove furono svolte alcune partite di squadre spagnole, argentine e italiane. Fu subito successo, il pubblico apprezzo soprattutto l’immediatezza e semplicità di questo nuovo sport.

L’evoluzione del Padel e la sua rapida diffusione

Sempre nel 1991 l’Italia partecipò ai Campionati Assoluti di Barcellona, Gianluca Baldi, tesserato per l’Associazione Sportiva Bologna Paddle, fu il primo campione italiano.

Al Mondiale di Spagna ’92 la nazionale maschile ottenendo l’ottavo posto mentre nel campionato successivo in Argentina l’Italia si piazzò al nono posto.

L’anno della svolta fu il 2001, quando diventammo vice campioni d’Europa.

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La diffusione del Padel oggi

Nel 2008 il padel ottenne il definitivo riconoscimento da parte del C.O.N.I. che lo inserisce ufficialmente nella Federazione Italiana Tennis.

Attualmente il Padel è molto ben visto soprattutto da ex calciatori di Serie A quali Francesco Totti, Candela o Antonio Cassano (solo per citarne alcuni) che hanno contribuito a diffondere questo sport. Iniziative quali il Gillette Padel Vip Club (un torneo misto amatoriale dove partecipano molte coppie VIP), insieme alla cassa di risonanza rappresentato dai social network, lo hanno definitivamente consacrato come uno sport popolare largamente diffuso.