La sorprendente qualificazione di Diego Pettorossi alle Olimpiadi

La sorprendente qualificazione di Diego Pettorossi alle Olimpiadi

Diego Pettorossi, sviluppatore di software e velocista part-time, si è qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024 nonostante un regime di allenamento insolito.

Diego Pettorossi, a 27 anni, ha trasformato un interesse part-time in una qualificazione olimpica, dimostrando che la passione e la determinazione possono infrangere i confini tra una carriera in tecnologia e le competizioni sportive di alto livello. Mentre molti atleti si dedicano a tempo pieno allo sport, Diego ha mantenuto il suo impiego come sviluppatore per una società statunitense, sfruttando ogni momento libero per allenarsi e perfezionarsi nei 200 metri piani.

Un allenamento autonomo e arduo

Diego Pettorossi ha affrontato una routine quotidiana impegnativa, iniziando la sua giornata lavorativa dalle 7 del mattino fino alle 16, per poi trasferirsi su una pista di atletica di un liceo locale, spesso buia e deserta. In queste circostanze meno che ideali, Pettorossi si è allenato solitario, senza l’assistenza di un fisioterapista o di un team di supporto diretto. Le sue sessioni di allenamento venivano pianificate e monitorate a distanza dal suo allenatore, Leonardo Righi, situato in Italia. Righi e Pettorossi si coordinavano tramite chiamate notturne e scambi di video, con Pettorossi che utilizzava ogni strumento a sua disposizione, dallo smartwatch a passanti occasionale che lo filmavano, per assicurarsi di rimanere sulla giusta traiettoria per il successo.

Le sfide di un atleta non professionista

L’iter per qualificarsi alle Olimpiadi è tipicamente dominato da atleti che ricevono vasti supporti economici e logistici, spesso da organizzazioni sportive o sponsorizzazioni aziendali. In Italia, inoltre, molti atleti sono sostenuti da enti militari o di polizia, che forniscono non solo un stipendio, ma anche risorse per l’allenamento e la competizione. Pettorossi, non avendo accesso a tali risorse e vivendo lontano dall’Italia, ha dovuto navigare un percorso molto più solitario. Nonostante ciò, ha raggiunto un traguardo significativo guadagnando l’ultima posizione disponibile per la qualificazione olimpica, principalmente attraverso la sua presenza costante in competizioni internazionali e la raccolta di punti nel ranking mondiale.

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Tecnologia e ambizioni future di Diego Pettorossi

Oltre a prepararsi per le Olimpiadi, Pettorossi ha sfruttato la sua formazione professionale per sviluppare un’app dedicata agli atleti che affrontano sfide simili. L’app, ancora in fase di sviluppo, si propone di essere uno strumento per la registrazione e l’analisi dei dati di allenamento, offrendo agli atleti e ai loro allenatori una piattaforma per migliorare la comunicazione e l’efficacia degli allenamenti. Pettorossi spera di lanciare l’app prima dell’inizio delle Olimpiadi e di utilizzarla nel prossimo ciclo olimpico per monitorare i propri progressi e quelli di altri atleti, offrendo un nuovo strumento tecnologico nel panorama dell’atletica leggera.

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