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Expo Sport Village

Wansport all’Expo Sport Village 2024

Saremo presenti all’Expo Sport Village dentro la più ampia cornice dell’Expo Levante, feria internazionale a Bari. Una 4 giorni di sport, incontri, tavole rotonde e attività per la community sportiva. Dall’11 al 14 Aprile

Quest’anno, l’attesissima Expo Levante a Bari si arricchisce di un evento imperdibile per gli appassionati dello sport: l’Expo Sport Village. Dal 11 al 14 aprile 2024, il villaggio sportivo dedicato agli amanti del movimento all’aria aperta e delle discipline più amate, come il padel, calcio, volley, rugby, basket e skate, promette di essere un crocevia di emozioni, innovazioni e dibattiti sul mondo sportivo. Wansport, sempre al passo con le ultime tendenze nel campo dello sport e della tecnologia, non poteva mancare a questo appuntamento e sarà presente con uno stand interattivo dove potrai scoprire tutte le novità della nostra app e partecipare ad attività di engagement coinvolgenti.

Expo Sport Village
Expo Levante, la manifestazione fieristica in cui si svolge l’Expo Sport Village – Wansport Newsroom

Un Villaggio Sportivo Innovativo

L’Innovazione al Centro dello Sport

Il cuore pulsante dell’Expo Sport Village sarà rappresentato da un insieme di spazi dedicati a ciascuno sport, sostenuti dalle federazioni di riferimento come FIGC PUGLIA e LND PUGLIA, nonché dalle associazioni KENDRO, LEVANTE AZZURRO, TRIVIANUM, TRIGRI BARI e DAMA. Questo villaggio non solo offrirà ai visitatori la possibilità di immergersi completamente nelle varie discipline, ma fornirà anche un contesto ideale per le federazioni sportive e le associazioni per promuovere il loro lavoro e coinvolgere il pubblico in attività interattive. L’area dedicata a talk show e dibattiti, invece, si concentrerà su tematiche cruciali come il marketing sportivo, il terzo settore e la gestione delle infrastrutture sportive, garantendo una piattaforma di discussione e scambio di idee tra esperti del settore.

Expo Sport Village
Il programma dei 4 giorni – Wansport Newsroom

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Wansport: Innovazione e Engagement

Esperienza Unica con Wansport

Wansport coglie l’opportunità offerta dall’Expo Sport Village per mostrare al pubblico le ultime innovazioni della propria app, pensata per migliorare l’esperienza di atleti e appassionati di sport. Durante i quattro giorni di fiera, i visitatori avranno la possibilità di interagire direttamente con il nostro team, scoprire funzionalità esclusive dell’app e partecipare a iniziative di engagement pensate per coinvolgere e premiare il pubblico. La presenza di gadget e sorprese renderà l’esperienza ancora più memorabile.

Inoltre, la partecipazione del comitato delle olimpiadi MILANO – CORTINA, con il sostegno del CONI e del suo presidente regionale Angelo Giliberto, e la tavola rotonda LND, con figure di spicco come il Presidente Giancarlo Abete e il presidente nazionale del settore giovanile scolastico Vito Tisci, eleva ulteriormente il profilo dell’evento, sottolineando l’importanza dello sport e della tecnologia nella società moderna.

L’Expo Sport Village rappresenta un’occasione unica per gli appassionati di sport, gli atleti e i professionisti del settore di confrontarsi, scoprire novità e tendenze, e vivere l’emozione dello sport in tutte le sue forme. Wansport è orgogliosa di partecipare a questo evento, confermando il proprio impegno verso l’innovazione e il supporto alla comunità sportiva.

Ti aspettiamo al nostro stand!

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Wansport
rugby

La crescita del Rugby italiano

A breve distanza da una Coppa del Mondo che non ha soddisfatto le aspettative, la squadra nazionale italiana di rugby maschile ha archiviato la sua più brillante partecipazione al Sei Nazioni, ottenendo un pareggio e due vittorie. Questo risultato notevole è frutto sia dell’impegno e del talento dei giocatori sia delle strategie introdotte dal nuovo allenatore, Gonzalo Quesada.

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Dall’anno 2000, la nazionale maschile di rugby dell’Italia compete nel prestigioso torneo del Sei Nazioni, un evento annuale che vede la partecipazione delle sei principali squadre europee. L’inclusione dell’Italia in questo torneo è stata frutto di una strategia volta ad espandere l’audience, sostenuta dagli sforzi della Federazione Italiana di Rugby e da una serie di risultati impressionanti ottenuti nel corso degli anni Novanta. Tuttavia, per anni l’Italia ha faticato a tenere il passo con le altre cinque nazioni partecipanti: Irlanda, Inghilterra, Scozia, Galles e Francia. Nonostante un iniziale entusiasmo e un incremento dell’interesse da parte di un pubblico non strettamente legato al rugby, l’attenzione è calata a seguito di pesanti sconfitte, alcune battute d’onore e rare vittorie, portando a un progressivo disincanto e a una generale accettazione della sconfitta come esito quasi inevitabile.

Il cambio di mentalità

Quest’anno, tuttavia, la situazione è mutata significativamente. L’Italia ha dimostrato il suo valore perdendo di misura contro l’Inghilterra con un punteggio di 27-24, una sconfitta che può essere considerata onorevole, e, nonostante una dura sconfitta per 36-0 contro l’Irlanda, ha successivamente pareggiato in trasferta contro la Francia con un punteggio di 13-13, sfiorando la vittoria con un calcio che ha colpito il palo nell’ultimo secondo. La squadra ha poi conquistato una vittoria per 31-29 contro la Scozia, grazie a una rimonta nella seconda metà di gioco che ha evidenziato una delle migliori prestazioni dell’Italia nel Sei Nazioni, per chiudere infine con un trionfo esterno per 24-21 contro il Galles, dopo essere stata in vantaggio per 18-0.

Per ben undici anni, fino alla vittoria contro la Scozia, l’Italia non aveva assaporato il gusto del successo casalingo nel Sei Nazioni, con una striscia di 26 partite perse davanti al proprio pubblico. Non si vedeva una doppia vittoria consecutiva da parte dell’Italia nel torneo dal 2007, e mai prima d’ora la squadra era riuscita a disputare tre incontri di fila senza subire sconfitte.

Questo cambiamento di rotta non è solo un fatto numerico ma riflette un significativo salto di qualità nella performance dell’Italia sul campo di rugby, uno sport in cui tradizionalmente prevale il team più forte. Tale trasformazione è largamente attribuibile all’apporto del nuovo tecnico, l’argentino Gonzalo Quesada, che ha conferito alla squadra una maggiore solidità. Importante è stato anche il contributo del suo predecessore, l’ex All Black neozelandese Kieran Crowley, che aveva infuso un approccio audace al gioco. A questi fattori si aggiunge l’impegno di un movimento rugbistico determinato, che ha collocato la nazionale al centro delle proprie priorità, scoprendo alcuni talenti eccezionali e ampliando la rosa dei giocatori di livello internazionale disponibili per la selezione.

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Un po’ di storia recente del rugby italiano

L’avventura dell’Italia nel Sei Nazioni iniziò sotto i migliori auspici, con una storica vittoria casalinga contro la Scozia. Ciò nonostante, il percorso successivo della nazionale nel torneo si è caratterizzato per lo più da piazzamenti al penultimo posto o, più frequentemente, all’ultimo. La squadra italiana, nella maggior parte delle edizioni del Sei Nazioni a cui ha partecipato, non è riuscita a vincere alcuna partita e solo in due occasioni, nel 2007 e nel 2013, è riuscita a ottenere due vittorie su cinque partite. Sebbene un iniziale periodo di ambientamento al livello di competizione del Sei Nazioni fosse prevedibile, il vero problema è stato l’apparente assenza di progresso negli anni più recenti, con una fase che alcuni hanno interpretato addirittura come un regresso.

Tra il 2016 e il 2021, l’Italia non ha vinto neanche un match del torneo, subendo spesso sconfitte pesanti. Al termine del 2023, l’Italia contava 120 incontri nel Sei Nazioni, con solamente 13 vittorie all’attivo.

Parallelamente, l’Italia ha partecipato a sei edizioni della Coppa del Mondo di rugby, venendo eliminata sempre nella fase a gironi. La squadra si è trovata a fronteggiare le potenze rugbistiche sia dell’emisfero Nord, le stesse con cui si confronta nel Sei Nazioni, sia quelle dell’emisfero Sud, incluse Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Argentina, che annualmente competono nel torneo del Rugby Championship. L’ultima esperienza mondiale, in Francia nel 2023, ha visto l’Italia prevalere contro Uruguay e Namibia, ma subire pesanti sconfitte da Nuova Zelanda e Francia, con un bilancio di 156 punti incassati contro i 24 segnati, 3 mete realizzate e 22 subite.

Da quando è entrata a far parte del Sei Nazioni, l’Italia ha affidato la guida tecnica della sua nazionale di rugby a nove allenatori, tutti provenienti dall’estero: tre neozelandesi, due francesi, due sudafricani, un irlandese e, più recentemente, un argentino. Questa scelta riflette una tendenza comune anche nel calcio, dove tecnici italiani sono spesso chiamati a guidare nazionali di paesi con una minore tradizione calcistica. Allo stesso modo, nel rugby, l’Italia ha puntato su allenatori dall’ampia esperienza internazionale e originari di nazioni con una storia rugbistica più ricca, nel tentativo di accrescere il proprio livello competitivo.

L’obiettivo per l’Italia negli ultimi vent’anni è stato quello di crescere, stabilire cicli di sviluppo pluriennali e colmare il divario con le altre nazionali del Sei Nazioni. Questo processo ha implicato non solo la ricerca di una propria identità di gioco, oscillante tra un approccio più aggressivo o difensivo, audace o cauto, ma anche la valutazione di come i vari giocatori potessero adattarsi a diversi stili di gioco. Tutto ciò è avvenuto in un contesto in cui il rugby a livello globale ha subito significative evoluzioni, orientandosi negli ultimi anni verso un approccio più tattico e difensivo.

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Il fattore Gonzalo Quesada

Prima dell’arrivo di Gonzalo Quesada, la squadra era stata guidata da Kieran Crowley per due edizioni del Sei Nazioni e per la Coppa del Mondo del 2023. Sotto la guida di Crowley, l’Italia ha vinto solo una partita nel Sei Nazioni, ma si è distinta per un approccio audace e arrembante, cercando di sorprendere le avversarie con l’imprevedibilità del suo gioco. Anche nelle sconfitte, spesso di misura, la squadra ha mostrato una notevole propensione all’attacco e una grande fiducia nelle proprie capacità, tentando di vincere con uno spirito combattivo e innovativo.

Nell’articolo pubblicato sul sito Ultimo Uomo, Mauro Mondello ha evidenziato una trasformazione sostanziale nell’approccio al gioco offensivo della nazionale italiana di rugby, descrivendo un’evoluzione verso uno stile di gioco caratterizzato da ritmi vivaci e movimenti imprevedibili. Questa nuova mentalità ha portato a un rugby ambizioso, praticato in ogni area del campo, dove i giocatori non esitano a tentare azioni audaci, persino partendo dalla propria zona dei 22 metri difensivi. Un cambiamento notevole per una squadra che per anni era stata configurata come una formazione prevalentemente difensiva, mirata a contrastare e neutralizzare le strategie avversarie, piuttosto che a imporre il proprio gioco.

In questo contesto di rinnovamento e sperimentazione, è emersa la figura di Ange Capuozzo, talento eccezionale del rugby italiano, che si è distinto per le sue qualità creative e per la capacità di apportare un elemento di imprevedibilità e genialità alla squadra. Capuozzo rappresenta non solo uno dei più brillanti talenti italiani degli ultimi anni ma anche un simbolo del nuovo corso che la nazionale italiana sta cercando di seguire, mirando a superare gli schemi tradizionali e a confrontarsi con le potenze rugbistiche a testa alta, grazie anche alla freschezza e all’estro dei suoi giovani protagonisti.

Alla fine del 2023, dopo gli amari risultati ottenuti dalla nazionale italiana di rugby nella Coppa del Mondo, Gonzalo Quesada ha assunto l’incarico di tecnico di una squadra che, nonostante fosse considerata piacevole da seguire in campo, non riusciva a concretizzare il proprio gioco in vittorie. Caratterizzata da una certa gioventù e da una nascente autoconsapevolezza, questa formazione mostrava al contempo segni di fragilità. Quesada ha immediatamente comunicato la sua intenzione di cercare un equilibrio, ponendo un accento maggiore sulla fase difensiva e considerando l’approccio offensivo promosso dal suo predecessore, Kieran Crowley, come una delle varie strategie applicabili piuttosto che come un percorso obbligato.

Nel suo debutto mediatico come allenatore dell’Italia, Quesada ha sottolineato l’importanza di “rafforzare le basi e migliorare i fondamentali“, pur esprimendo apprezzamento per il dinamismo offensivo introdotto da Crowley, da utilizzare con oculatezza in determinate zone del campo.

In un’intervista rilasciata all’inizio dell’anno al Corriere della Sera, Quesada ha utilizzato una metafora calcistica per illustrare la sua visione, paragonando i suoi gusti tattici a quelli di Pep Guardiola e Diego Simeone. Mentre Guardiola è rinomato per il suo calcio di possesso e controllo, Simeone è celebre per un approccio più pragmatico e difensivo, ma altrettanto vincente. Quesada ha chiarito che, nonostante l’ammirazione per entrambi gli stili, l’Italia non può aspirare a emulare l’Atletico Madrid a causa delle differenze fisiche rispetto a squadre come l’Inghilterra, e quindi dovrebbe puntare sulla velocità e sulla coesione di squadra come suoi punti di forza.

Conosciuto per la sua attenzione ai dettagli e per la capacità di integrare aspetti emotivi e strategici, Quesada si è impegnato a forgiare un’Italia più solida, versatile e disciplinata, in linea con le tendenze attuali del rugby internazionale.

Escludendo la battuta d’arresto contro l’Irlanda, nel corso del Sei Nazioni, l’Italia ha dimostrato una notevole solidità e pragmatismo nella gestione delle partite, efficacia nel capitalizzare ogni opportunità di segnare, sia attraverso mete che calci di punizione, oltre a un’organizzazione difensiva compatta e placcaggi convincenti. Un aspetto fondamentale del successo italiano è stata la disciplina: nel rugby, sport regolamentato da molteplici norme, è facile commettere falli, specialmente contro avversari tecnicamente superiori, che possono facilmente tradursi in punti per l’avversario. Una rigorosa disciplina in campo aiuta a limitare tali rischi.

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L’ottimo lavoro della Federazione Italiana Rugby

Al centro di questa rinascita non ci sono solo le strategie dell’allenatore Gonzalo Quesada, ma anche il lavoro svolto dalla Federazione Italiana Rugby, guidata dal 2021 da Marzio Innocenti, successore di Alfredo Gavazzi, presidente dal 2012. Fondamentale è stato anche il contributo diretto dei giocatori, il cui impegno e talento sul campo hanno portato risultati tangibili.

La nazionale italiana si caratterizza per essere una squadra relativamente giovane, arricchita da alcuni talenti eccezionali che, nei loro specifici ruoli, si stanno affermando o hanno il potenziale per essere riconosciuti tra i migliori a livello mondiale. Tra questi spiccano nomi come Ange Capuozzo, il mediano di mischia Martin Page-Relo e il mediano di apertura Paolo Garbisi, che, nonostante la giovane età, vantano già esperienze significative come partecipazioni alla Coppa del Mondo e al Sei Nazioni. Al loro fianco, ci sono giocatori esperti quali Ignacio Brex, emerso come uno dei migliori atleti dell’ultimo Sei Nazioni, e giovani promesse al debutto come Ross Vintcent o Louis Lynagh, quest’ultimo di origini italiane per parte di madre e figlio dell’ex stella del rugby australiano Michael Lynagh.

Va inoltre sottolineato il progresso del settore giovanile, con l’Italia Under 20 che negli ultimi anni ha mostrato miglioramenti sostanziali nelle sue prestazioni nel Sei Nazioni di categoria, piazzandosi terza l’anno precedente e quarta nell’edizione corrente, segno di un movimento rugbistico nazionale in crescita e di una base solida su cui costruire il futuro della squadra senior.

Le prossime sfide del rugby italiano

Nonostante il crescente ottimismo che circonda la nazionale italiana di rugby, permangono alcune sfide significative. Una questione centrale è la dipendenza della squadra da giocatori con origini italiane ma formatisi all’estero, lontani quindi dal sistema rugbistico nazionale. In aggiunta, una porzione rilevante del roster proviene dalla Benetton Treviso, il club più prestigioso d’Italia, che tuttavia non compete nel campionato italiano, limitando così la visibilità e l’esperienza di gioco nel contesto nazionale.

Sebbene il rugby italiano goda di un seguito capace di riempire lo Stadio Olimpico di Roma e sia supportato da una delle federazioni sportive più benestanti del paese, grazie anche ai proventi generati dal Sei Nazioni, il numero di praticanti è relativamente basso, attestandosi intorno ai 70.000. Questo restringe il bacino disponibile per la scoperta e la crescita di nuovi talenti.

Guardando al Sei Nazioni, vi sono motivi di speranza, come dimostrato dalla leadership dell’Italia nella classifica dei placcaggi, con nessuno che ha placcato quanto il capitano Michele Lamaro. Tuttavia, si registrano anche aspetti meno positivi: la nazionale si trova all’ultimo posto per mete segnate e punti complessivi, oltre che per metri corsi con la palla in mano e per passaggi totali nel corso del Sei Nazioni 2024. Per il secondo anno consecutivo, il torneo è stato vinto dall’Irlanda, ponendo in evidenza il divario ancora da colmare per l’Italia sul piano del rendimento offensivo e della capacità di convertire le opportunità in punti.

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Wansport
Il Club del Futuro

Come sarà il Club sportivo del futuro?

E quale sarà il ruolo del padel? Una riflessione sui percorsi innovativi e strategie di sviluppo che prova a rispondere ad alcune interessanti domande sul Club del futuro

Il mondo dei centri sportivi sta attraversando una rivoluzione senza precedenti, ispirata dalle tendenze provenienti dal mercato americano. La visione del “Club del Futuro” abbraccia un concetto polifunzionale e multisportivo, dove l’offerta va oltre la pratica sportiva tradizionale, includendo una vasta gamma di servizi correlati. In questo scenario di evoluzione, ci interrogammo sul ruolo chiave che il padel potrebbe svolgere, diventando il fulcro attorno al quale si sviluppa la diversificazione dell’offerta. Esploriamo anche come il marketing intelligente e l’implementazione di tecnologie avanzate, come quelle offerte da gestionali già pronti per una gestione a 360 gradi come Wansport e la relativa app di prenotazione che connette in modo sempre più coinvolgente gli sportivi con i club, possano plasmare il successo dei centri sportivi del futuro.

Il Club del futuro
Il Padel come fulcro di una proposta sportiva polifunzionale – Wansport Newsroom

Il Club multifunzionale del futuro

Nel club sportivo del futuro la diversificazione è la chiave di volta. I centri sportivi non saranno più meri luoghi di allenamento o strutture dove farsi la partita con gli amici dove l’esperienza si esaurisce all’interno della semplice prenotazione del campo, ma vivaci hub multisport. Oltre al padel, troveremo campi da tennis, spazi fitness, corsi di yoga e molto molto altro, creando un ambiente dinamico e coinvolgente e adatto a tutte le età e alle esigenze.

La focalizzazione sul padel è cruciale. Questo sport diventa il catalizzatore dell’esperienza, attraendo una vasta gamma di partecipanti grazie alla sua natura sociale e divertente. Il padel si configura come il punto di partenza ideale per coinvolgere gli utenti in un’ampia gamma di attività, rendendo il centro uno spazio adatto a tutti.

La diversificazione non si ferma solo agli sport tradizionali. Il Club del Futuro offre servizi extra come saune, corsi di yoga, ristorazione ecc. L’obiettivo è creare un ambiente dove il benessere si intreccia con l’attività fisica, rendendo il centro uno spazio completo e appagante pensato come spazio di intrattenimento e attività per tutta la famiglia.

Esplorare il ruolo distintivo del padel in questa diversificazione è fondamentale. Vedremo come questo sport, con la sua combinazione unica di socialità e divertimento, diventi il cuore pulsante che catalizza l’offerta variegata, attirando un pubblico sempre più vasto.

Il Monviso Sporting Club – Wansport Newsroom

Marketing per il Club del Futuro: sfide e strategie vincenti

Nel contesto in continua evoluzione dei centri sportivi del futuro, la prospettiva di attirare e trattenere una clientela fedele richiede un approccio di marketing raffinato e innovativo. Esaminiamo tre pilastri chiave che delineano il successo del Club del Futuro in questo panorama dinamico.

Strategie per aumentare e fidelizzare la clientela:

Le strategie di marketing devono essere quanto più diversificate e mirate possibile per affrontare la sfida di attrarre e trattenere la clientela. Una combinazione intelligente di promozioni coinvolgenti, programmi di fedeltà personalizzati e esperienze uniche durante gli eventi tematici può creare un ambiente accattivante. La chiave è trasformare gli occasionali visitatori in membri abituali, instaurando un legame emozionale con il Club.

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Creare esperienze memorabili, come competizioni interne, eventi tematici o incontri con ospiti speciali, o anche offrire servizi pensati per famiglie non solo attira l’attenzione ma costruisce una connessione più profonda con il pubblico. Una strategia mirata e personalizzata è essenziale, riconoscendo che ogni cliente è unico e risponde a stimoli diversi.

Utilizzo di dati e strumenti di marketing per comunicare in modo efficace:

I dati sono il cuore pulsante di una strategia di marketing efficace. Strumenti avanzati, come Wansport, permettono di raccogliere e analizzare dati dettagliati sul comportamento degli utenti. Capire le preferenze individuali, le abitudini di prenotazione e le attività preferite offre un vantaggio competitivo. La personalizzazione delle comunicazioni, dalle offerte speciali alle raccomandazioni personalizzate, basate sui dati, aumenta la rilevanza e l’efficacia del messaggio.

La chiave è tradurre questi dati in azioni concrete. L’automazione del marketing, basata su informazioni dettagliate, consente di inviare comunicazioni mirate e tempestive. Un cliente che prenota regolarmente campi da tennis potrebbe ricevere offerte esclusive su lezioni di tennis o sconti per la palestra, creando un’esperienza personalizzata che si traduce in fedeltà.

Approccio verticale e customizzabile attraverso le App di prenotazione:

Le app di prenotazione non sono più semplici strumenti operativi; diventano piattaforme di coinvolgimento chiave. Offrendo un approccio verticale, queste app vanno oltre la semplice prenotazione di un campo sportivo. Consentono agli utenti di personalizzare la propria esperienza, scegliendo le attività preferite, ricevendo notifiche su eventi o offerte speciali e gestendo la propria routine sportiva in modo flessibile.

Un approccio verticale significa pensare in modo olistico, offrendo servizi che vanno oltre il singolo atto di prenotare un campo. L’integrazione di sistemi di pagamento, notifiche in tempo reale e feedback immediato crea un ecosistema virtuale che si adatta alle esigenze individuali. La customizzazione diventa la chiave per soddisfare le aspettative sempre crescenti della clientela moderna.

In conclusione, affrontare la sfida del marketing per il Club del Futuro richiede un mix equilibrato di strategie di coinvolgimento, utilizzo intelligente dei dati e approccio personalizzato attraverso le app di prenotazione. Questi pilastri sono interconnessi, lavorando sinergicamente per costruire e mantenere una clientela fedele, fondamentale per il successo e la sostenibilità del Club del Futuro nell’ambiente competitivo dei centri sportivi moderni.

Tecnologia al servizio del Club: ottimizzare l’esperienza utente con innovazione digitale

Nel panorama dinamico del Club del Futuro, l’utilizzo intelligente della tecnologia si rivela fondamentale per offrire un’esperienza utente superiore. Esploriamo come l’integrazione di tecnologie, l’impiego di gestionali avanzati come Wansport e l’integrazione delle app di prenotazione possano sinergicamente plasmare il Club e promuoverne le offerte in modo efficace.

Utilizzo di Tecnologie per Migliorare l’Esperienza dell’Utente:

L’adozione di tecnologie innovative è il cuore della trasformazione del Club del Futuro. Dall’accesso digitale ai campi sportivi tramite dispositivi mobili alla realtà aumentata per migliorare le sessioni di allenamento, ogni aspetto dell’esperienza dell’utente è permeato da soluzioni tecnologiche. L’obiettivo è creare un ambiente moderno, intuitivo e all’avanguardia, rispondendo alle aspettative sempre crescenti degli sportivi digitali.

Le soluzioni tecnologiche devono essere progettate per semplificare le interazioni e migliorare la fruibilità. L’accesso rapido alle informazioni, la facilità di prenotazione attraverso piattaforme user-friendly e l’integrazione di elementi interattivi contribuiscono a un’esperienza utente fluida e appagante.

App Wansport
La App di Wansport

Ruolo dei gestionali come Wansport nel fornire dati utili per il marketing:

I gestionali, come Wansport, emergono come elementi chiave nell’ecosistema tecnologico del Club. Oltre a gestire le operazioni quotidiane, questi strumenti forniscono dati preziosi per il marketing. Analizzando il comportamento degli utenti, le tendenze di prenotazione e le preferenze individuali, i gestionali diventano fonti ricche di informazioni strategiche.

Wansport, ad esempio, consente di personalizzare le offerte, ottimizzare gli orari delle attività in base alla domanda e monitorare l’efficacia delle promozioni. L’integrazione di dati dettagliati contribuisce a plasmare una strategia di marketing più mirata, rispondendo alle esigenze specifiche della clientela e migliorando la rilevanza delle comunicazioni.

Integrazione delle App di Prenotazione per Promuovere le Offerte del Club:

Le app di prenotazione svolgono un ruolo cruciale nel connettere la tecnologia alle strategie di marketing. Oltre a semplificare il processo di prenotazione, queste app diventano veicoli dinamici per promuovere le offerte del club. Notifiche personalizzate su eventi, sconti esclusivi e nuove attività tengono gli utenti costantemente informati e coinvolti.

L’integrazione delle app di prenotazione con i gestionali consente una gestione centralizzata delle offerte. Dalle lezioni speciali ai pacchetti promozionali, tutto può essere facilmente promosso attraverso queste piattaforme digitali. L’accessibilità immediata e la personalizzazione delle offerte aumentano l’efficacia della promozione, creando un ciclo virtuoso di coinvolgimento e partecipazione.

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In conclusione, l’innovazione digitale nel Club del Futuro non è solo un ornamento, ma un elemento chiave per migliorare l’esperienza dell’utente e promuovere in modo efficace le offerte del club. Dall’utilizzo di tecnologie all’avanguardia all’impiego strategico dei gestionali come Wansport e all’integrazione sinergica delle app di prenotazione, la tecnologia diventa un catalizzatore per il successo, creando un ambiente sportivo moderno, efficiente e orientato al cliente.

Creare proposte di valore con la tecnologia: guida pratica per i proprietari dei Club

Nell’era digitale, la tecnologia è un alleato prezioso per i proprietari dei club che aspirano a creare proposte di valore irresistibili per la loro clientela. Esploriamo come l’integrazione intelligente di soluzioni tecnologiche possa aprire nuove possibilità per la personalizzazione delle offerte, l’ottimizzazione delle operazioni e un’esperienza complessiva sorprendente.

Il Club Del Futuro
Creare Valore nello sport grazie alla tecnologia – Wansport Newsroom

Sfruttare la tecnologia per creare proposte di Valore:

La tecnologia è una leva strategica per trasformare il concetto di proposta di valore. L’implementazione di soluzioni innovative consente ai proprietari dei club di offrire esperienze uniche e coinvolgenti. Dall’accesso senza soluzione di continuità ai servizi tramite app di prenotazione avanzate alla creazione di programmi fedeltà basati su dati dettagliati, la tecnologia diventa il fondamento per la creazione di proposte di valore che vanno oltre le aspettative.

L’integrazione di funzionalità avanzate, come realtà aumentata per migliorare le sessioni di allenamento o sistemi di punteggio in tempo reale per le competizioni interne, aggiunge un elemento di innovazione che distingue il club dalla concorrenza. La chiave è utilizzare la tecnologia come catalizzatore per offrire un valore tangibile e differenziato.

Personalizzazione delle offerte in base alle preferenze degli utenti:

La personalizzazione è il fulcro della creazione di proposte di valore efficaci. Attraverso l’analisi dei dati degli utenti, i proprietari dei club possono comprendere le preferenze individuali e adattare le offerte di conseguenza. Le app di prenotazione, integrate con i gestionali come Wansport, giocano un ruolo centrale nell’ottenere dati dettagliati sul comportamento degli utenti.

Dalla creazione di pacchetti personalizzati alla raccomandazione di attività in base alle preferenze storiche, la personalizzazione delle offerte si traduce in una maggiore soddisfazione del cliente. La tecnologia offre strumenti avanzati per anticipare le esigenze degli utenti, creando un’esperienza su misura che genera fedeltà.

Ottimizzazione delle operazioni e dell’esperienza complessiva:

La tecnologia non solo migliora le offerte, ma ottimizza anche le operazioni dietro le quinte. I gestionali come Wansport consentono una gestione integrata, dall’amministrazione delle prenotazioni alla monitoraggio delle prestazioni degli istruttori. L’automazione dei processi, come la gestione delle iscrizioni o la pianificazione delle attività, libera tempo prezioso per il focus sull’esperienza del cliente.

L’esperienza complessiva, arricchita dalla tecnologia, include elementi come accesso rapido alle informazioni, procedure di check-in senza contatto e feedback istantaneo. Questi dettagli, spesso trascurati, contribuiscono a un ambiente accogliente e moderno, consolidando l’immagine del club come un luogo all’avanguardia e orientato al cliente.

In conclusione, la tecnologia è una risorsa chiave per i proprietari dei club che cercano di creare proposte di valore significative. Dall’uso innovativo delle app di prenotazione all’integrazione intelligente dei gestionali come Wansport, la tecnologia è la forza trainante per personalizzare le offerte, ottimizzare le operazioni e migliorare complessivamente l’esperienza del cliente. Investire in queste soluzioni non solo distingue il club nella competizione, ma crea un terreno fertile per una crescita sostenibile e la fedeltà duratura della clientela.

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Nel club del futuro giocatori e club sono interconnessi – Wansport Newsroom

Il Club del Futuro è qui

Il Club del Futuro si presenta come una realtà dinamica e all’avanguardia, plasmata da tendenze polifunzionali e dal ruolo cruciale del padel. In questa sintesi conclusiva, esaminiamo i vantaggi chiave di questa rivoluzione, invitiamo all’adozione di strategie di marketing e tecnologie innovative, e gettiamo uno sguardo al futuro dell’evoluzione dei centri sportivi.

Vantaggi della Tendenza Polifunzionale e del Ruolo del Padel:

La tendenza polifunzionale nei centri sportivi del futuro non è solo un’evoluzione, ma una rivoluzione nella concezione stessa di uno spazio sportivo. La diversificazione delle offerte, dall’inclusione di sport come il padel a una vasta gamma di servizi correlati, crea un ambiente accattivante e multisensoriale. Il padel, in particolare, emerge come il catalizzatore, attirando il pubblico e aprendo le porte a una varietà di attività sportive e di benessere.

L’integrazione del padel non è solo una scelta di sport, ma un modo per creare un punto focale per la diversificazione. La sua natura “sociale” si propaga attraverso il centro sportivo, incanalando l’energia e l’interesse verso una gamma più ampia di attività, dall’allenamento tradizionale a esperienze più raffinate come il pilates, lo yoga e i centri benessere. Questa tendenza polifunzionale crea un ambiente inclusivo, adattabile alle diverse esigenze e preferenze degli utenti.

Invito all’adozione di strategie di marketing e tecnologie innovative:

Per i gestori dei club sportivi, l’adozione di strategie di marketing e tecnologie innovative è imperativa per capitalizzare appieno sulle opportunità offerte dal Club del Futuro. La personalizzazione delle offerte attraverso dati dettagliati, strategie di coinvolgimento della comunità e l’uso intelligente delle app di prenotazione sono solo l’inizio. Le sfide del futuro richiederanno soluzioni creative e un approccio continuo all’innovazione.

Wansport e altri gestionali avanzati diventano alleati indispensabili, fornendo non solo un sistema organizzato per la gestione quotidiana, ma anche un tesoro di dati utili per informare decisioni strategiche di marketing. L’invito è a non vedere la tecnologia come un semplice strumento, ma come un partner strategico nella creazione di esperienze uniche e nell’ottimizzazione delle operazioni.

Prospettive future per l’evoluzione dei Centri Sportivi:

Guardando al futuro, l’evoluzione dei centri sportivi si profila verso una maggiore diversificazione e personalizzazione. La tendenza polifunzionale sarà sempre più centrale, con centri sportivi che fungono da hub multisportivi e multifunzionali. La personalizzazione diventerà la norma, con esperienze su misura che rispondono alle esigenze individuali e creano legami più profondi con la clientela.

Le prospettive future abbracciano l’innovazione continua, l’adozione di tecnologie emergenti e la creazione di partnership strategiche. L’evoluzione non sarà solo tecnologica ma abbraccerà un approccio più umano, in cui il Club del Futuro diventa non solo uno spazio sportivo, ma un luogo di comunità, benessere e connessione.

In conclusione, il Club del Futuro è qui e ora. La sfida è abbracciare il cambiamento, adottare strategie all’avanguardia e sfruttare la potenza della tecnologia per plasmare una nuova era nei centri sportivi. La strada è aperta per una rivoluzione che va oltre le aspettative, creando non solo luoghi di attività fisica ma esperienze dinamiche e coinvolgenti che ridefiniranno il concetto stesso di “club sportivo”.

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Grande Slam

Tra storia e ambizioni: l’Importanza dei Grandi Slam

Un’analisi dell’importanza storica e delle ambizioni dei tennisti nei tornei del Grande Slam.

Nel mondo del tennis, ci sono quattro tornei di grande prestigio e importanza che spiccano tra tutti gli altri. Questi eventi sono conosciuti come i tornei del Grande Slam, o semplicemente “Slam” o “Major”. Rappresentano l’apice delle ambizioni di ogni tennista e sono al centro dell’attenzione della stagione tennistica, sia per le loro radici storiche che per il loro impatto economico e sportivo. Questi quattro tornei sono famosi anche tra coloro che non seguono regolarmente il tennis e i loro nomi possono risultare familiari anche a chi non è un appassionato del mondo della racchetta. I tornei del Grande Slam includono:

  • Australian Open: Questo torneo si svolge a Melbourne, in Australia, ed è il primo dei quattro eventi del Grande Slam dell’anno. Si tiene a gennaio, caratterizzato dal caldo estivo australiano, e rappresenta un inizio emozionante per la stagione tennistica.
  • Roland Garros: Conosciuto anche come il torneo di tennis su terra rossa, si tiene a Parigi, Francia, tra maggio e giugno. Questo torneo si distingue per le sue superfici in terra battuta, che rendono il gioco unico e impegnativo per i giocatori.
  • Wimbledon: Il torneo più antico e prestigioso del tennis, si svolge a Londra, Regno Unito, a luglio. Wimbledon è noto per i suoi campi di erba impeccabili e per la tradizione dei giocatori che indossano abiti bianchi. È un evento molto atteso e seguito da appassionati di tennis di tutto il mondo.
  • US Open: Conclusione della stagione del Grande Slam, questo torneo si tiene a New York, negli Stati Uniti, a settembre. È noto per la sua atmosfera vibrante e l’energia della città di New York, attirando giocatori e spettatori da tutto il mondo.

I più grandi nella storia degli Slam

I risultati ottenuti nei tornei del Grande Slam sono spesso utilizzati come un indicatore fondamentale per valutare il livello di abilità e il successo di un tennista. Questi tornei rappresentano una sorta di misura della grandezza nel mondo del tennis, ed è comunemente il primo dato che viene citato per determinare il prestigio di un giocatore o di una giocatrice. Ad esempio, quando si dice che un tennista ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon, si sottolinea il fatto che ha avuto una carriera di alto livello.

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Tra gli uomini, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer sono universalmente riconosciuti come alcuni dei tennisti più straordinari di tutti i tempi, proprio perché hanno vinto un numero impressionante di titoli del Grande Slam. Djokovic ne ha conquistati 24, Nadal 22 e Federer 20, stabilendo così un record che li colloca al vertice della storia del tennis maschile.

Nel tennis femminile, la tennista statunitense Serena Williams è spesso considerata la più grande di tutti i tempi. La sua incredibile carriera è sottolineata dal record di 23 vittorie nei tornei del Grande Slam, un risultato impressionante che la rende un’icona della disciplina. È importante notare che questo record è stato stabilito nell’era Open, un periodo in cui i tornei del Grande Slam sono stati aperti sia agli uomini che alle donne, aumentando ulteriormente il significato dei suoi successi.

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Lo Slam è un biglietto per la gloria

Spesso ai tennisti viene chiesto se preferiscono essere il numero 1 del ranking mondiale o vincere uno Slam. La risposta è solitamente simile a quella di Casper Ruud, che ha detto recentemente: “Se diventassi il numero uno senza uno Slam, mi sentirei strano.”

I giovani talenti del tennis sono costantemente sotto pressione per il momento in cui vinceranno il loro primo Slam, visto come una sorta di consacrazione agli occhi del pubblico e l’indicazione che sono realmente forti. Fino a poco tempo fa, molti si chiedevano perché Jannik Sinner, il campione italiano degli Australian Open 2024, non avesse ancora vinto uno Slam, nonostante il suo indiscusso talento. Questa pressione era ulteriormente accentuata dal fatto che lo spagnolo Carlos Alcaraz, anch’egli considerato uno dei giovani più promettenti del circuito, aveva già conquistato il suo primo Slam a soli 19 anni.

Roger Federer, ad esempio, conquistò il suo primo Slam all’età di 22 anni, nel 2003, proprio come Jannik Sinner. Tuttavia, prima di raggiungere questa pietra miliare, il talento di Federer era oggetto di dibattito, poiché spesso si avvicinava alla vittoria ma non riusciva a conquistarla. Questo lo portò ad essere soprannominato “il miglior tennista al mondo a non aver mai vinto uno Slam”. Tuttavia, nel corso dei successivi sette anni, dal 2003 al 2009, Federer avrebbe vinto ben 15 Slam, stabilendo un record mai eguagliato.

Forse è proprio a causa di queste immense pressioni che molti tennisti, dopo aver segnato l’ultimo punto in una finale Slam, reagiscono lasciandosi cadere a terra, una miscela di sollevazione e stanchezza prima ancora che di felicità. L’esempio di Dominic Thiem, campione degli US Open nel 2020, illustra bene questa realtà. Dopo quella vittoria epocale, Thiem ha faticato a mantenere gli stessi livelli di prestazione nell’anno successivo. È scivolato fuori dai primi cento nel ranking mondiale (attualmente è 92°) e ha attraversato un periodo buio di 14 mesi senza vittorie. Egli stesso ha ammesso che la pressione accumulata nel perseguire il sogno di vincere uno Slam aveva avuto un pesante impatto psicologico su di lui: “Quando dedichi tutta la tua vita a un obiettivo che condiziona ogni aspetto di essa, una volta raggiunto, la prospettiva cambia radicalmente“.

Come si partecipa ad un torneo del Grande Slam

Durante una stagione di tennis, si tengono circa una sessantina di tornei oltre agli Slam, sparsi in diverse parti del mondo. Tuttavia, quando si avvicina il periodo degli Slam, tutto il resto del circuito subisce una sospensione temporanea. Questi prestigiosi tornei richiamano tutti i migliori giocatori e giocatrici del mondo, mentre altri aspiranti devono affrontare lunghe qualificazioni per cercare di ottenere un posto nel tabellone principale. Le qualificazioni stesse sono eventi di rilevanza, almeno per gli appassionati, poiché offrono l’opportunità di emergere.

Inoltre, alcuni tennisti e tenniste che potrebbero non soddisfare i requisiti di classifica per partecipare agli Slam, ad esempio per la giovane età o il ritorno da un infortunio, possono essere invitati dai tornei tramite le cosiddette wild card. Questi inviti speciali consentono a giocatori promettenti o a ritorno da infortuni di competere a livelli elevati e contribuiscono a rendere il torneo ancora più interessante.

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Effettivamente, nei tornei del Grande Slam, sia nel maschile che nel femminile, i posti nel tabellone principale sono limitati a 128 partecipanti. I primi 32 giocatori o giocatrici dei rispettivi ranking mondiali sono disposti nel tabellone in modo da evitare incontri tra loro fino al terzo turno. Questo meccanismo mira a garantire che i tennisti più forti e attesi si sfidino solo nelle fasi avanzate del torneo, aumentando la suspense e l’interesse per le partite.

Tuttavia, questo approccio può talvolta rendere difficile per i giocatori meno quotati sfidare i migliori e scalare le classifiche. Per vincere il torneo, un giocatore o una giocatrice deve essere in grado di superare il duro percorso di sette vittorie consecutive in sole due settimane, il che è un compito estremamente impegnativo.

Una differenza non da poco

Nei tornei del Grande Slam maschili, vi è una distinzione significativa rispetto agli altri eventi tennistici: qui si gioca al meglio dei 5 set, il che significa che un giocatore deve vincere tre set per ottenere la vittoria, invece che al meglio dei 3 set. Questa regola contribuisce a generare partite incredibilmente lunghe ed estenuanti, ma allo stesso tempo epiche e spettacolari, che rimangono indelebili nella memoria del pubblico.

Per i tennisti, questa modalità di gioco rende la vittoria in uno Slam ancora più impegnativa. Infatti, una partita in 5 set può protrarsi per diverse ore, richiedendo non solo eccezionali doti atletiche ma anche una straordinaria solidità mentale. La resistenza fisica è essenziale, ma la capacità di rimanere concentrati, di gestire la pressione e di affrontare situazioni sfidanti è altrettanto cruciale.

Fino a qualche anno fa, sia negli incontri maschili che in quelli femminili dei tornei del Grande Slam, non era previsto il tie-break nel set decisivo. Questo significava che nei set finali, quando il punteggio arrivava a 6-6, i giocatori dovevano continuare a disputare il set senza fine, il che poteva portare a partite incredibilmente lunghe. Questa regola è stata abolita completamente nel 2022, ma gli Slam hanno comunque mantenuto una loro caratteristica distintiva, come spesso accade: nei tie-break dei set decisivi, invece di raggiungere i consueti 7 punti, si arriva fino a 10 punti.

Grande Slam e grandi guadagni

I tornei del Grande Slam sono senza dubbio i tornei che offrono il maggior numero di punti in classifica ai vincitori, con un totale di duemila punti (mentre i tornei di livello Masters 1000 ne assegnano la metà). Inoltre, sono anche noti per avere i montepremi in denaro più generosi nel mondo del tennis. Ad esempio, vincendo la finale degli Australian Open, come ha fatto Sinner nel 2024, è stato premiato con un premio in denaro di quasi 2 milioni di euro.

Inoltre, anche solo l’accesso al tabellone principale di uno Slam garantisce ai giocatori un premio in denaro significativo. Nei recenti Australian Open del 2024, l’equivalente di circa 19mila euro era riservato ai partecipanti al tabellone principale. Questo premio aumentava a 72mila euro per coloro che riuscivano a vincere la loro prima partita nel torneo.

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I quattro tornei del Grande Slam rappresentano il fulcro della stagione tennistica per una serie di motivi pratici. Anche solo vincere una partita in uno di questi prestigiosi eventi può avere un impatto significativo per l’intera stagione di un tennista. Questi motivi includono l’opportunità di guadagnare punti preziosi in classifica, che possono influenzare l’accesso a futuri tornei importanti, e l’aspetto economico, con premi in denaro sostanziosi.

Ogni tennista deve sostenere notevoli spese per mantenere un team di supporto che li segua in giro per il mondo, e spesso, a meno che non siano tra i più forti, dipendono finanziariamente dai loro risultati. Da questo punto di vista, i tornei del Grande Slam possono essere considerati tra i più democratici nel mondo del tennis. Hanno una partecipazione più ampia, consentendo a un maggior numero di tennisti di avere l’opportunità di competere. Inoltre, una singola vittoria in uno Slam può avere un impatto straordinario sulla carriera di un giocatore, permettendo loro di scalare le classifiche e migliorare la loro situazione economica.

Una fucina di leggende sportive: un po’ di storia

È vero che, alla fine, la vittoria nei tornei del Grande Slam è riservata a un gruppo molto esclusivo di tennisti e tenniste, con rare eccezioni sorprendenti. Nel tennis maschile, in particolare, negli ultimi vent’anni questa esclusività è stata particolarmente evidente, con Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer che hanno dominato la scena. Questi tre straordinari giocatori hanno conquistato ben 66 dei 83 Slam disputati tra il 2003 e il 2023, dimostrando una supremazia senza precedenti.

Questa straordinaria continuità di successo da parte di un numero così limitato di giocatori ha reso il tennis maschile ancora più competitivo e ha stabilito nuovi standard di eccellenza. È un’impresa straordinaria che ha reso questi tennisti veri e propri miti del tennis e ha catturato l’ammirazione degli appassionati di tutto il mondo.

I tornei del Grande Slam sono considerati i più prestigiosi nel mondo del tennis perché hanno origini storiche legate ai primi campionati internazionali organizzati dalle quattro federazioni dei principali paesi che si erano distinti nella Coppa Davis tra gli anni Venti e Trenta. Questi paesi erano l’Australia, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti, che rimasero gli unici vincitori della Coppa Davis fino al 1974.

Inoltre, i tornei del Grande Slam hanno una lunga tradizione nel tennis e sono tra i tornei più antichi. Wimbledon, in particolare, è il più antico di tutti, avendo avuto la sua prima edizione nel lontano 1877. Questa antichità conferisce loro un’aura di prestigio e storicità che li rende unici e apprezzati nel mondo dello sport.

Fino agli anni Settanta, tre dei quattro tornei del Grande Slam venivano disputati su campi erbosi, con solo il Roland Garros che si svolgeva su terra rossa (e che continua a farlo ancora oggi). Nel 1974, gli US Open hanno deciso di cambiare la superficie, passando al cemento, una mossa che aveva anche l’obiettivo di differenziarsi dagli altri tornei del Grande Slam. Successivamente, nel 1987, anche gli Australian Open hanno adottato il cemento come superficie.

Lo Slam adesso

Nella loro organizzazione attuale, il primo Slam dell’anno sono sempre gli Australian Open, che si tengono nelle ultime due settimane di gennaio. Successivamente, c’è il Roland Garros, programmato tra maggio e giugno, seguito da Wimbledon, che ha luogo tra giugno e luglio. Infine, gli US Open chiudono la stagione dei Grand Slam tra agosto e settembre.

Questo calendario ben strutturato e la diversità delle superfici contribuiscono a rendere ogni torneo del Grande Slam un’esperienza unica e affascinante per giocatori e appassionati di tennis di tutto il mondo.

Col passare degli anni, il prestigio dei tornei del Grande Slam si è solidamente consolidato. Le federazioni nazionali che li organizzano si sono unite per lavorare all’incremento e alla preservazione di questo prestigio. Hanno adottato un approccio conservatore in uno sport in cui tradizioni e solennità hanno sempre avuto un ruolo centrale. È importante notare che gli Slam sono gli unici tornei del circuito professionistico che non sono organizzati da ATP (Associazione dei Tennisti Professionisti) e WTA (Associazione delle Tenniste Professioniste), le due principali associazioni mondiali di tennis maschile e femminile. Pertanto, essi operano con una propria organizzazione, seguono un regolamento interno di condotta e prendono decisioni congiunte, talvolta anche in opposizione alle decisioni di ATP e WTA. Inoltre, il termine “Grand Slam” è un marchio registrato in inglese.

Grande Slam e Golden Slam

“Grande Slam” è anche il termine utilizzato per descrivere l’impresa sportiva più prestigiosa che un tennista può compiere, cioè vincere consecutivamente tutti e quattro i tornei del Grande Slam in un solo anno. Nel 2021, Novak Djokovic è arrivato molto vicino a compiere questa straordinaria impresa, avendo vinto i primi tre tornei della stagione. Tuttavia, nella finale degli US Open, Djokovic ha perso contro il russo Daniil Medvedev, sfumando così l’opportunità di realizzare il Grande Slam.

Quella partita è stata giocata con una tensione straordinaria, tanto che Djokovic ha mostrato segni di emozione intensa durante una pausa, coprendosi il volto con un asciugamano. Questo momento ha dimostrato quanto sia straordinaria e difficile da realizzare questa impresa nel mondo del tennis, aggiungendo ulteriormente dramma e intensità alla sfida.

Solo tre giocatori sono riusciti a compiere un Grande Slam nella cosiddetta “Era Open”, che ha avuto inizio nel 1968 quando il tennis amatoriale e quello professionistico sono stati unificati. Il primo a riuscirci è stato l’australiano Rod Laver nel 1969, seguito dalla connazionale Margaret Court nel 1970. Tuttavia, in quegli anni, per i tennisti provenienti da altri paesi era spesso molto difficile raggiungere l’Australia, il che ha portato molti a rinunciare agli Australian Open.

La terza e finora l’ultima persona a realizzare un Grande Slam nell'”Era Open” è stata la tedesca Steffi Graf nel 1988. In quell’anno, Graf non solo ha vinto tutti e quattro i tornei del Grande Slam, ma ha anche conquistato la medaglia d’oro olimpica nel tennis ai Giochi Olimpici di Seul. Questa straordinaria impresa è stata chiamata “Golden Slam” o “Grande Slam d’oro” ed è rimasta un risultato senza precedenti nella storia del tennis.

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Serena Williams è riuscita a vincere quattro tornei del Grande Slam consecutivamente per due volte nella sua carriera, anche se non nello stesso anno. La prima volta è stata nel 2002 quando ha vinto Roland Garros, Wimbledon, gli US Open e successivamente gli Australian Open del 2003. La sua seconda impresa è stata nel 2014 quando ha vinto gli US Open e poi i primi tre Slam dell’anno successivo. Questa striscia di vittorie, divisa su due anni, è stata chiamata “Serena Slam” ed è stata un risultato eccezionale nel mondo del tennis.

Va notato che, tra il 2015 e il 2016, Novak Djokovic è riuscito a compiere la stessa impresa di vincere quattro Slam consecutivi in un periodo di due anni. In passato, questa straordinaria impresa era stata realizzata una volta ciascuna anche da Martina Navratilova e Steffi Graf, dimostrando quanto sia rara e difficile da ottenere.

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Wansport
Wansport al Padel Trend Expo 2024

Vi raccontiamo il nostro Padel Trend Expo 2024

Una 3 giorni in cui siamo stati immersi nella Community del padel, tra incontri esaltanti, sinergie e ambizioni globali

Durante il recente Padel Trend Expo 24, Wansport ha lasciato un’impronta indelebile con uno stand di forte impatto visivo. Grazie alla partnership con Tecnovision il nostro stand aveva 2 pareti formate da un’imponente ledwall dove veniva proiettato un video in 3d motion sviluppato dal nostro team creativo che ha garantito un “wow effect” per tutti i visitatori. L’evento è stato l’occasione perfetta per mettere in mostra le potenzialità di tutta la nostra azienda e del nostro gestionale sportivo per presentarlo a un vasto pubblico internazionale. Oltre a catturare l’attenzione dei visitatori con la nostra presenza visiva, abbiamo anche avuto l’opportunità di stabilire contatti preziosi con centri sportivi italiani ed esteri interessati a implementare le nostre soluzioni innovative.

Padel Trend
L’imponente Ledwall di Tecnovision nello stand Wansport

Wansport: Innovazione nel Mondo del Padel con la Nuova App

Uno dei punti salienti dell’evento è stata la presentazione della nostra nuova app, che offre funzionalità avanzate per la prenotazione di campi e condivide le esperienze sportive dei giocatori. Questa app non solo semplifica la vita dei giocatori, ma ha anche il merito di riunire oltre 2000 circoli sportivi italiani ed esteri in un’unica piattaforma. Gli utenti possono organizzare partite, prenotare strutture sportive e condividere le proprie avventure sportive, creando una comunità globale di appassionati di padel. Questa novità è stata accolta con grande entusiasmo dai visitatori della fiera, che hanno apprezzato la sua praticità e funzionalità.

Padel Trend
Lo stand di Wansport al Padel Trend Expo 2024

Abbiamo incontrato la nostra numerosa community presentando la nuova app e le nuove soprendenti funzionalità appena rilasciate. Durante l’evento abbiamo coinvolto la nostra community nel nostro stand regalando dei gadget e delle foto ricordo della manifestazione.

A tal proposito ci teniamo a ringraziare Tap in, noto marchio sportivo tra i più amati dai padelisti, che per l’occasione ha prodotto una maglia celebrativa Wansport Limited Edition oltre ad altri gadget che ci ha gentilmente messo a disposizione. Se la nostra presenza al Padel Trend Expo è stata un successo è anche merito loro, per cui: GRAZIE.

Incontri con nuovi e vecchi amici di Wansport

Durante il Padel Trend Expo, abbiamo avuto l’opportunità di stringere collaborazioni promettenti con brand interessati a co-branding e co-marketing. Queste partnership potrebbero portare a iniziative entusiasmanti che beneficeranno sia i nostri utenti che i partner coinvolti. Inoltre, l’evento ha visto la partecipazione di personalità del mondo dello sport. In particolare hanno visitato il nostro stand la leggendaria tennista italiana Flavia Pennetta (già amica di Wansport con il CT Brindisi) e il geniale e funambolico Tolito Aguirre. Questi incontri sono stati un’occasione per condividere idee, discutere delle tendenze nel mondo dello sport e consolidare relazioni importanti nel settore.

Il team di Wansport con Flavia Pennetta
Padel Trend
Con Tolito Aguirre

Il Club del futuro e il ruolo cruciale della tecnologia

Durante la fiera, Dario de Robertis, Direttore Marketing di Wansport, ha tenuto un’eloquente presentazione al convegno “Padel: il club del futuro“, organizzato da Sport&Impianti. Questo evento ha offerto una panoramica illuminante sul futuro dei centri sportivi, con un focus particolare sul padel, sport in rapida ascesa.

Il padel non è solo un’attività in voga,” spiega de Robertis, “è un vero e proprio trampolino per un’offerta più ampia di servizi all’interno dei club. Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione, dove il padel funge da catalizzatore per l’introduzione di nuovi sport e attività ricreative.

Padel Trend
Dario de Robertis, CMO Wansport – Convegno “I Club del Futuro”

Si sottolinea anche come la tecnologia stia giocando un ruolo cruciale nella gestione e nell’evoluzione dei club sportivi. “L’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate è fondamentale per la gestione efficiente delle attività del club. Un software gestionale scalabile e modulare, per esempio, può aiutare i club a gestire in modo ottimale prenotazioni, amministrazione, marketing e coinvolgimento dei clienti.

Wansport guarda al futuro: nuove sfide globali

Il nostro CEO Michele Granieri ha condiviso la sua prospettiva sull’evento. Ha dichiarato: “Il successo al Padel Trend Expo è un segno tangibile del nostro impegno nel campo dello sport. Siamo determinati ad ampliare e consolidare la nostra presenza in mercati chiave come il Medio Oriente, l’Asia, l’Europa e gli Stati Uniti. Continueremo a innovare e a offrire soluzioni avanzate per soddisfare le esigenze dei nostri utenti in tutto il mondo. Le sfide globali ci attendono, ma siamo pronti a superarle con passione e dedizione.

Michele Granieri CEO Wansport
Michele Granieri CEO Wansport

In conclusione, il Padel Trend Expo 24 è stato un successo straordinario per Wansport. Con un’immagine di impatto, una nuova app rivoluzionaria e incontri significativi, abbiamo dimostrato la nostra presenza inarrestabile nel mondo dello sport. Guardiamo con entusiasmo alle sfide globali che ci attendono e continueremo a lavorare instancabilmente per portare innovazione e eccellenza nei servizi sportivi a livello internazionale.

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Wansport
Badminton

Dovremmo tenere d’occhio il Badminton

La storia del badminton, la sua crescita globale e le prospettive future di uno sport che secondo Pinterest potrebbe diventare il trend del 2024.

Il badminton, uno sport affascinante e dinamico, vanta una storia ricca e complessa che affonda le sue radici in diverse culture e epoche. Questa disciplina, che oggi conta milioni di appassionati in tutto il mondo, ha iniziato il suo viaggio come un semplice passatempo per poi evolversi in uno sport competitivo di rilievo internazionale.

Le origini del badminton possono essere fatte risalire a giochi antichi praticati in Asia e in Europa, dove venivano utilizzati una piuma e delle racchette. Tuttavia, è nel 19° secolo che questo sport comincia a prendere la forma che conosciamo oggi, grazie soprattutto all’interesse e alla passione dei coloni britannici in India. Da quel momento, il badminton ha iniziato il suo viaggio verso l’Occidente, guadagnandosi un posto di rilievo nelle attività sportive di molti paesi.

Questo sport si distingue per la sua capacità di combinare velocità, agilità e precisione, richiedendo ai giocatori un alto livello di coordinazione e resistenza. Le regole del badminton, sebbene semplici, richiedono una profonda comprensione strategica del gioco. I giocatori devono colpire un volano, cercando di farlo cadere nel campo avversario, senza che questo tocchi il suolo nel proprio campo

L’equipaggiamento per il badminton è altrettanto distintivo: le racchette leggere ma robuste e i volani, che possono essere di piume o sintetici, sono elementi essenziali di questo sport. Questi, combinati con la velocità e la traiettoria imprevedibile del volano, rendono il badminton uno sport entusiasmante e stimolante sia per i giocatori che per gli spettatori.

Badminton
Wansport Newsroom

Le regole essenziali del Badminton

Il badminton è uno sport che, sebbene semplice nelle sue fondamenta, si distingue per un insieme di regole dettagliate che ne definiscono il carattere dinamico e strategico. Al centro dell’azione c’è il volano, un oggetto leggero ma aerodinamicamente complesso, che i giocatori devono colpire alternativamente con la racchetta per mandarlo oltre la rete nel campo avversario.

Una partita di badminton può essere giocata sia in singolo (uno contro uno) sia in doppio (due contro due), con lievi variazioni nelle regole per ciascuna modalità. Il campo, rettangolare e diviso da una rete posta al centro, ha dimensioni specifiche che variano a seconda che si giochi in singolo o in doppio. La partita inizia con un servizio, che deve essere eseguito sotto il livello della vita e diretto diagonalmente verso il campo avversario. Da quel momento, il gioco procede con scambi rapidi e agili, dove il badminton mostra tutta la sua essenza di velocità e riflessi.

Badminton
Il campo da Badminton – Wansport Newsroom

Il punteggio nel badminton segue un sistema piuttosto diretto: ogni volta che un giocatore o una coppia vince uno scambio, guadagna un punto e il diritto a servire. Una partita è generalmente divisa in set, e il primo giocatore o coppia che raggiunge 21 punti vince il set. Tuttavia, se il punteggio raggiunge il 20-20, il set viene vinto dal primo giocatore o coppia che guadagna un vantaggio di due punti. Se il punteggio raggiunge il 29-29, il set è vinto dal prossimo giocatore o coppia che fa punto.

Le infrazioni, come colpire il volano fuori dal campo, farlo cadere nel proprio campo, o commettere errori di servizio, risultano in punti per l’avversario. Queste regole, pur sembrando semplici, richiedono una notevole precisione e controllo, rendendo il badminton uno sport estremamente tattico e avvincente.

Il Badminton nel Mondo e in Italia

Il badminton, un tempo considerato semplicemente un passatempo, si è trasformato in un fenomeno sportivo globale, con una presenza significativa in numerosi paesi, inclusa l’Italia

A livello internazionale, il badminton ha guadagnato popolarità in modo esponenziale, soprattutto in paesi asiatici come la Cina, la Malesia e l’Indonesia, dove è diventato uno degli sport più seguiti e praticati. L’inclusione del badminton nei Giochi Olimpici del 1992 a Barcellona ha segnato un punto di svolta per la sua reputazione globale, elevandolo da sport di nicchia a disciplina olimpica. Questo ha acceso l’interesse in tutto il mondo, portando alla creazione di tornei internazionali, sponsorizzazioni e una crescente copertura mediatica.

In Italia, il badminton ha intrapreso un percorso simile, sebbene più graduale. Inizialmente percepito come un’attività ricreativa, ha iniziato a guadagnare terreno negli anni ’80 e ’90, con la nascita di club e associazioni dedicate. L’istituzione della Federazione Italiana Badminton (FIBa) ha rappresentato un momento cruciale per la strutturazione dello sport a livello nazionale. Con il passare degli anni, l’Italia ha visto una crescita costante del numero di atleti, club e competizioni di badminton, testimoniando un interesse crescente tra gli appassionati di sport e i professionisti.

Il badminton in Italia ha beneficiato anche della crescente attenzione a sport meno tradizionali, con una maggiore enfasi sulle attività che promuovono la salute e il benessere. Le scuole hanno iniziato ad adottare il badminton nei loro programmi di educazione fisica, riconoscendone i benefici in termini di sviluppo motorio e coordinazione. Questo ha portato a una maggiore visibilità e accessibilità dello sport, contribuendo a un aumento del numero di praticanti di tutte le età.

Complessivamente, l’ascesa del badminton in Italia riflette una tendenza globale verso sport dinamici e inclusivi. Wansport, con la sua piattaforma tecnologica, gioca un ruolo essenziale nel supportare questa crescita, offrendo soluzioni digitali che facilitano la gestione dei club, l’organizzazione di eventi e la partecipazione degli atleti. La combinazione di un interesse crescente per il badminton e l’adozione di strumenti tecnologici avanzati promette un futuro luminoso per questo sport in Italia e nel mondo.

Un trend in ascesa per il 2024

Il 2023 ha segnato un punto di svolta significativo per il badminton, trasformandolo in uno dei trend sportivi più in voga dell’anno. Secondo le previsioni di Pinterest, il badminton non è solo cresciuto in popolarità come attività fisica, ma è anche emerso come un fenomeno culturale e di stile di vita. 

Uno degli aspetti più rilevanti nella crescita del badminton è la sua natura accessibile e inclusiva. A differenza di molti altri sport, il badminton non richiede un’attrezzatura costosa o infrastrutture elaborate, rendendolo accessibile a un vasto pubblico. Questa facilità di accesso ha contribuito a una diffusione capillare dello sport, attirando giocatori di tutte le età e livelli di abilità.

Badminton Pinterest
Screenshot da Pinterest Predict 2024 – Wansport Newsroom

Inoltre, il badminton è stato riconosciuto per i suoi numerosi benefici per la salute, inclusi il miglioramento della coordinazione, l’agilità e la resistenza cardiovascolare. Durante un periodo in cui la salute e il benessere sono diventati prioritari per molti, questo aspetto del badminton ha rafforzato ulteriormente il suo appeal.

La crescente copertura mediatica e il sostegno da parte di influencer e celebrità stanno giocando un ruolo significativo nel posizionare il badminton come uno sport alla moda. Social media, blog e piattaforme online hanno contribuito a creare una comunità globale di appassionati, condividendo esperienze, consigli e ispirazione legati al badminton.

Infine, la partecipazione del badminton in eventi sportivi internazionali ha contribuito a rafforzare la sua immagine come sport di prestigio. L’inclusione in competizioni prestigiose e la sua rappresentazione come uno sport accessibile ma sfidante hanno catturato l’interesse di un pubblico più ampio, consolidando la sua posizione come trend in ascesa nel 2024.

L’abbigliamento trendy del Badminton – Wansport Newsroom

Prospettive future

Mentre il badminton continua a crescere in popolarità, si prospetta un futuro promettente, ricco di innovazioni e opportunità

Una delle prospettive più entusiasmanti per il badminton è l’integrazione della tecnologia nel gioco. L’uso di analisi avanzate, realtà aumentata e app per il miglioramento delle prestazioni sono solo alcune delle innovazioni che potrebbero rivoluzionare il modo in cui si pratica e si segue il badminton. Ad esempio, si potranno offrire allenamenti personalizzati, analisi delle prestazioni e strategie di gioco, rendendo lo sport più accessibile e coinvolgente per i giocatori di tutti i livelli.

Inoltre, l’enfasi sulla formazione e lo sviluppo giovanile è un altro aspetto cruciale per il futuro del badminton. Investire in programmi per giovani talenti e iniziative educative può contribuire a nutrire la prossima generazione di campioni. Questo non solo garantisce un flusso costante di talenti, ma aiuta anche a mantenere vivo l’interesse per lo sport.

Dal punto di vista del marketing e della promozione, è probabile che si assista a una maggiore enfasi su eventi e campagne che esaltano il badminton come uno sport inclusivo e adatto a tutti. Campagne pubblicitarie, eventi di alto profilo e iniziative di sensibilizzazione possono giocare un ruolo fondamentale nel mantenere il badminton sotto i riflettori del panorama sportivo globale.

Badminton
Il Badminton sarà il trend del 2024? – Wansport Newsroom

Wansport, in questo scenario, è posizionato in modo ideale per agire come un catalizzatore per la crescita e l’innovazione nel badminton. Con la sua piattaforma tecnologica, Wansport fornisce strumenti essenziali per la gestione efficace dei club, l’organizzazione di tornei e la creazione di una comunità di badminton forte e interconnessa. Inoltre, le soluzioni offerte da Wansport, come la gestione dei dati, le app per la formazione e la comunicazione digitale, sono fondamentali per sostenere l’evoluzione dello sport.

In conclusione, il futuro del badminton appare luminoso, con innumerevoli possibilità di crescita e innovazione. L’impegno di Wansport nel fornire tecnologie avanzate e soluzioni personalizzate assicura che lo sport continui a evolversi, attirando nuovi appassionati e mantenendo il suo posto come uno degli sport più amati e praticati a livello mondiale.

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Wansport
Borg McEnroe

5 film notevoli sul tennis

Storie avvincenti, sfide emozionanti e grandi metafore sulla vita. Ecco a voi i 5 film sul tennis che vi consigliamo di vedere almeno una volta

Il tennis, uno sport elegante e intenso, ha sempre avuto un posto speciale nel mondo del cinema. Con una storia ricca e personaggi carismatici, il tennis offre una tela perfetta per storie di trionfo, tragedia e trasformazione personale. In questo articolo, esploreremo cinque film sul tennis che non solo hanno catturato l’essenza dello sport, ma hanno anche lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli appassionati di cinema. Preparati a immergerti in narrazioni che oscillano tra la realtà e la finzione, tutte legate dall’amore per questo gioco.

Film sul tennis
Borg McEnroe, la locandina del film – Wansport Newsroom

1. Battaglie in campo e fuori: “Borg McEnroe”

Borg McEnroe“, uscito nel 2017, è un film che va ben oltre il semplice racconto di una rivalità sportiva. Diretto da Janus Metz Pedersen, il film si concentra sul leggendario scontro tra due delle più grandi icone del tennis: Björn Borg e John McEnroe, interpretati rispettivamente da Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf. La pellicola si distingue per il suo approccio umanistico e psicologico, esplorando non solo l’intensità delle loro battaglie in campo ma anche le complesse dinamiche psicologiche dietro le quinte.

La narrazione si snoda attorno alla finale di Wimbledon del 1980, una delle partite più emozionanti e significative nella storia del tennis. Tuttavia, più che concentrarsi sul solo evento, il film si immerge nei background dei due giocatori, mostrando come le loro personalità e stili di gioco contrastanti si riflettano nelle loro vite personali e nel loro approccio allo sport.

Borg, ritratto come un atleta metodico, disciplinato e introspettivo, lotta contro il peso delle aspettative e la pressione di mantenere il suo status nel mondo del tennis. La sua ricerca della perfezione e il controllo quasi ossessivo sulle sue emozioni emergono come temi centrali. D’altra parte, McEnroe è presentato come un genio impulsivo, la cui intensità emotiva e il comportamento esplosivo in campo mascherano la sua profonda vulnerabilità e il bisogno di accettazione.

LaBeouf e Gudnason offrono interpretazioni straordinarie, catturando l’essenza dei due campioni in modo impressionante. LaBeouf, in particolare, incarna perfettamente il carisma e la complessità di McEnroe, mentre Gudnason cattura con precisione la compostezza glaciale e l’intensità interiore di Borg.

Visivamente, il film è un trionfo. La fotografia cattura magnificamente l’eleganza e la tensione del tennis, soprattutto nelle scene di partita, che sono filmate in modo da far sentire lo spettatore come se fosse sul campo. La colonna sonora, sia sottile che evocativa, si adatta perfettamente all’atmosfera del film, accentuando i momenti di tensione e di quiete introspezione.

In definitiva, “Borg McEnroe” è molto più di un film sportivo. È un’opera che parla di passione, pressione e la solitudine dell’atleta di alto livello. Offre uno sguardo empatico e profondo non solo su ciò che accade sul campo da tennis, ma anche sui combattimenti interni e le sfide emotive affrontate dai giocatori. Con le sue potenti performance, la regia incisiva e una narrazione coinvolgente, questo film è un must per gli appassionati di tennis e gli amanti del cinema di qualità.

Film sul tennis
La locandina del film “Match Point” di Woody Allen – Wansport Newsroom

2. Da che parte cadrà la pallina?: “Match Point”

Match Point“, diretto dal celebre regista Woody Allen nel 2005, si distingue nel panorama cinematografico come una sottile e intrigante esplorazione dei temi dell’ambizione, del caso e della moralità. Sebbene il tennis non sia il fulcro principale del film, lo sport serve come potente metafora per la trama che si dipana.

Il film si apre con una scena che simboleggia l’intera narrazione: una pallina da tennis sospesa a metà rete, una metafora visiva che rappresenta l’equilibrio precario tra fortuna e sfortuna, tra successo e fallimento. Questo momento incarna l’intera essenza del film, dove la vita viene paragonata a un gioco di tennis, dove il risultato di una partita può essere deciso da un colpo fortunato o sfortunato.

Il protagonista, Chris Wilton, interpretato magistralmente da Jonathan Rhys Meyers, è un ex giocatore professionista di tennis che cerca di cambiare la sua vita. La sua storia è una discesa nell’ambizione e nella brama di un status sociale più elevato. Chris si trova intrappolato in una rete di inganni, amore e desiderio, mentre cerca di navigare tra un matrimonio di convenienza con Chloe, interpretata da Emily Mortimer, e una relazione appassionata ma pericolosa con l’affascinante Nola, interpretata da Scarlett Johansson.

La regia di Allen è impeccabile, sfruttando l’ambientazione londinese per creare un’atmosfera che è al tempo stesso elegante e minacciosa. Il film eccelle nel rappresentare la lotta interna di Chris, la sua battaglia tra ciò che desidera e ciò che è giusto, e come, a volte, un solo momento può cambiare il corso della vita. La tensione cresce in modo esponenziale, portando lo spettatore in un vortice di suspense e incertezza.

La colonna sonora, un mix di classica e opera, aggiunge un ulteriore livello di raffinatezza al film, mentre le performance degli attori sono tutte notevoli, con Rhys Meyers e Johansson che brillano particolarmente nelle loro complesse interpretazioni.

In conclusione, “Match Point” è molto più di un semplice film sul tennis. È una riflessione profonda su come le scelte, il caso e l’ambizione modellano le nostre vite. Woody Allen, con la sua tipica maestria, ci offre un’opera che rimane indelebile nella mente dello spettatore, una storia che, proprio come una partita di tennis, è carica di suspense fino all’ultimo colpo.

Film sul tennis
Film sul tennis: la locandina di “Wimbledon” del 2004

3. Storie di crescita: “Wimbledon”

Wimbledon“, uscito nel 2004, è un film che combina abilmente la passione per il tennis con una storia d’amore incantevole. Diretto da Richard Loncraine, questo film racconta la storia di Peter Colt, interpretato da Paul Bettany, un tennista inglese la cui carriera è in declino, e Lizzie Bradbury, interpretata da Kirsten Dunst, una giovane stella nascente del tennis americano. La trama si sviluppa sullo sfondo del prestigioso torneo di Wimbledon, dove i due protagonisti si incontrano e innamorano, innescando una serie di eventi che cambiano la loro vita e la loro carriera.

La magia di “Wimbledon” risiede nel suo equilibrio tra sport e romanticismo. Il film riesce a catturare l’eccitazione e la pressione di uno dei tornei di tennis più famosi al mondo, pur mantenendo un tono leggero e piacevole. La chimica tra Bettany e Dunst è palpabile, rendendo la loro storia d’amore sia credibile che avvincente.

Peter Colt, un tempo promessa del tennis britannico, si trova ad affrontare quella che potrebbe essere la sua ultima apparizione a Wimbledon. La sua storia è una di riscatto e di ritrovata passione, sia per il gioco che per la vita. L’incontro con Lizzie funge da catalizzatore per questa trasformazione, spingendolo a superare i propri limiti e a riaccendere la sua passione per il tennis.

D’altra parte, Lizzie Bradbury è ritratta come una giocatrice talentuosa ma sotto pressione, combattuta tra le aspettative professionali e i suoi desideri personali. La sua relazione con Peter le offre una nuova prospettiva, non solo sul tennis ma anche sulla vita. Dunst offre una performance solida, catturando l’energia e la determinazione del suo personaggio.

Il film brilla per la sua rappresentazione del tennis, con scene di partita girate con grande abilità, mostrando dettagli autentici del gioco e l’intensità degli scambi. La sceneggiatura bilancia efficacemente il dramma sportivo con momenti di leggerezza e humor, rendendo “Wimbledon” un film piacevole e rinfrescante.

La regia di Loncraine sfrutta al meglio l’ambientazione, catturando l’atmosfera unica di Wimbledon, con i suoi campi erbosi e la sua storia. La colonna sonora, che miscela pezzi contemporanei con classici del tennis, contribuisce ulteriormente a creare un’atmosfera coinvolgente.

In conclusione, “Wimbledon” è un film che offre una prospettiva rinfrescante sul mondo del tennis. Nonostante sia una commedia romantica, riesce a trattare il tema dello sport con rispetto e autenticità. La sua combinazione di dramma sportivo, romanticismo e umorismo lo rende un film piacevole e stimolante per un pubblico ampio, che sia o meno appassionato di tennis.

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Film sul tennis
Battle of the Sexes – 2007 – Wansport Newsroom

4. Sfide storiche: “Battle of the Sexes”

Battle of the Sexes“, rilasciato nel 2017, è un film che trascende il semplice racconto di un evento sportivo, trasformandosi in un potente commento su temi come l’uguaglianza di genere e la lotta per i diritti civili. Diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, il film si focalizza sulla storica partita di tennis del 1973 tra la campionessa Billie Jean King e l’ex campione e provocatore Bobby Riggs, interpretati rispettivamente da Emma Stone e Steve Carell.

Il film non solo ricrea con maestria l’epica “battaglia dei sessi” sul campo da tennis, ma approfondisce anche la vita personale e le sfide affrontate da Billie Jean King. La sua lotta per l’uguaglianza salariale nel mondo del tennis professionistico e la sua battaglia personale con la propria sessualità sono temi centrali che aggiungono profondità e complessità al personaggio.

Emma Stone offre una performance straordinaria come King, catturando sia la sua forza fisica sul campo che la sua vulnerabilità fuori dal campo. La sua interpretazione è sia potente che sfumata, portando alla luce la determinazione e il coraggio di King in un’epoca di profondo cambiamento sociale.

Steve Carell, nel ruolo di Bobby Riggs, offre un’interpretazione carismatica e a tratti comica, che bilancia il tono serio del film. Riggs è ritratto come un uomo alla ricerca disperata di attenzione e rilevanza, utilizzando la partita come un modo per riaccendere la sua celebrità. Tuttavia, il film riesce a mostrare anche momenti di vulnerabilità nel personaggio, evitando di ridurlo a una semplice caricatura.

La regia di Dayton e Faris è efficace nel catturare l’atmosfera degli anni ’70, dalle scene di tennis dinamiche e coinvolgenti alle sequenze più intime che esplorano le lotte personali dei personaggi. La scenografia, i costumi e la colonna sonora contribuiscono tutti a ricreare l’epoca, immergendo lo spettatore in un viaggio nostalgico e significativo.

Al di là del campo da tennis, “Battle of the Sexes” affronta temi di grande rilevanza sociale, come la parità di genere, la sessualità e l’identità personale. Il film non solo celebra le conquiste di Billie Jean King come atleta, ma anche come pioniera per i diritti delle donne e della comunità LGBTQ+.

In conclusione, “Battle of the Sexes” è molto più di un film sportivo. È un racconto stimolante e ispiratore che sfida gli stereotipi di genere e celebra il coraggio di coloro che hanno combattuto per cambiare il mondo. Con performance eccezionali, una regia attenta e una narrazione potente, questo film è un omaggio significativo a una delle sfide più emblematiche nella storia dello sport.

Film sul tennis: “7 Days in Hell” – 2015 – un mockumentary da non perdere

5. La vera essenza del tennis: “7 Days in Hell”

7 Days in Hell“, uscito nel 2015, è un mockumentary audace e irriverente che offre una satira esilarante del mondo del tennis professionistico. Diretto da Jake Szymanski, il film è una parodia che prende in giro non solo il tennis ma anche il formato dei documentari sportivi. Racconta la storia fittizia del match più lungo della storia del tennis, un incontro epico e assurdo di sette giorni tra due giocatori immaginari: Aaron Williams, interpretato da Andy Samberg, e Charles Poole, interpretato da Kit Harington.

Il film si distingue per il suo approccio umoristico e spesso assurdo alla narrazione. Aaron Williams è presentato come un’enfant terrible del tennis, un personaggio stravagante e ribelle, il cui comportamento fuori campo è tanto esagerato quanto il suo talento in campo. Al contrario, Charles Poole è un atleta britannico ingenuo e non particolarmente brillante, spinto nella ribalta da una madre dominante.

La trama si sviluppa attraverso una serie di interviste, filmati d’archivio falsificati e scene di partite di tennis esagerate, creando un ritratto esilarante e spesso assurdo del tennis e delle sue stelle. L’umorismo è una miscela di slapstick, battute acute e parodie di cliché sportivi. Nonostante l’assurdità, “7 Days in Hell” riesce a catturare alcuni aspetti veritieri del tennis professionistico, come la pressione mediatica, l’importanza dell’immagine pubblica e le eccentricità di alcuni giocatori.

Le performance di Samberg e Harington sono centrali per il successo del film. Samberg incarna il suo personaggio con una spavalderia eccessiva e irresistibile, mentre Harington offre un perfetto contrappunto con il suo Charles Poole, una figura ingenua e tragicomica. La chimica tra i due è palpabile, rendendo ogni scena condivisa un momento di puro intrattenimento.

Visivamente, il film gioca con lo stile documentaristico, mescolando immagini reali di partite di tennis con scene chiaramente fittizie e surreali. Questo approccio non solo accentua l’umorismo, ma permette anche di esplorare in modo creativo e unico il format del documentario sportivo.

“7 Days in Hell” si rivela essere una satira intelligente e divertente del tennis e della cultura delle celebrità che lo circonda. Nonostante la sua natura esagerata, il film offre momenti di sorprendente introspezione sullo sport e sulla fama. È un esempio brillante di come la commedia possa essere utilizzata per esplorare e commentare aspetti più seri della vita e dello sport.

In conclusione, “7 Days in Hell” è un’esperienza cinematografica unica nel suo genere. Con il suo umorismo irriverente, le sue stravaganti narrazioni e le performance memorabili, il film è un must per chi cerca una risata genuina e allo stesso tempo una sottile critica sociale. È un esempio vivido di come il tennis, come argomento, possa essere trasformato in un veicolo per un divertimento assolutamente inaspettato e originale.

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Wansport al Padel Trend Expo 2024: Innovazione e Connessione

L’impatto rivoluzionario di Wansport nel padel e nello sport con tecnologia avanzata e partnership strategiche al Padel Trend Expo 2024. Vi aspettiamo a Milano, dal 19 al 21 gennaio 2024.

L’attesissima partecipazione di Wansport al Padel Trend Expo 2024 rappresenta un momento cruciale nel mondo del padel e dello sport in generale. Questo evento non è solo una vetrina per le ultime innovazioni, ma anche un punto di incontro per esperti, appassionati e professionisti del settore. Wansport, con il suo impegno verso l’innovazione tecnologica e le collaborazioni strategiche, si posiziona come un leader nel campo, pronto a ridefinire l’esperienza sportiva.

Un passo avanti nella tecnologia sportiva: parla Antonio Tatoli

Antonio Tatoli, Presidente e Founder di Wansport, delinea la visione e gli sviluppi recenti dell’azienda. “In Wansport, comprendiamo che il progresso tecnologico è fondamentale per evolvere il modo in cui si pratica lo sport. Per questo, abbiamo sviluppato un’app che non solo risponde alle esigenze specifiche dei giocatori di padel, ma eleva l’intera esperienza sportiva.” Antonio descrive come la funzione ‘Voglio Giocare’ permetta ai giocatori di connettersi e organizzare partite con facilità, mentre l’introduzione di livelli di gioco personalizzati assicuri sfide sempre stimolanti e adatte a ogni abilità.

Inoltre, Antonio sottolinea l’importanza della natura multisportiva di Wansport: “Non ci limitiamo al padel. Il nostro software gestionale è versatile e si adatta a centri sportivi di varie dimensioni, offrendo soluzioni su misura per una vasta gamma di discipline sportive.”

Padel Trend Expo
Antonio Tatoli – Presidente & Founder Wansport

“La nostra app va oltre il padel, è un trampolino verso un futuro multisportivo interconnesso.”Antonio Tatoli

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Oltre il software: marketing e partnership per il futuro: parla Michele Granieri

Michele Granieri, CEO e Founder di Wansport, illustra l’espansione dell’azienda nel marketing e nelle partnership. “Il nostro obiettivo è quello di posizionare Wansport al centro dell’ecosistema sportivo. Attraverso partnership strategiche con marchi B2C e B2B, stiamo ampliando la nostra offerta ben oltre un semplice software gestionale. Sottoscrivere un abbonamento con Wansport significa accedere a un mondo di opportunità.” Michele approfondisce l’importanza delle partnership, spiegando come queste collaborazioni apportino valore aggiunto ai clienti di Wansport, inclusi sconti esclusivi, accesso a servizi professionali e opportunità di networking.

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Michele Granieri – CEO & Founder Wansport

Con Wansport, non acquistate solo un software, ma entrate in un ecosistema di opportunità illimitate nel mondo dello sport.”Michele Granieri

Venite a trovarci al Padel Trend Expo

“Venite a scoprire come le nostre soluzioni possono trasformare la vostra esperienza sportiva, sia che siate un club, un giocatore, o un appassionato dello sport. L’Expo è l’occasione perfetta per toccare con mano le innovazioni di Wansport e comprendere come possiamo portare il vostro impegno nello sport a un livello completamente nuovo.”

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Premier Padel 2024

Premier Padel 2024: Rivoluzione nel Calendario

Le novità del Premier Padel 2024: 25 tornei, 18 paesi, una stagione ricca di sorprese. Ci sono 3 tappe italiane, Roma, Genova e Milano

Il Premier Padel 2024 rappresenta un punto di svolta storico per il mondo del padel. Con un calendario esteso e una copertura globale, questo tour si posiziona come un evento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore. La stagione 2024 non è solo un torneo, ma un simbolo dell’espansione e dell’evoluzione di questo sport dinamico.

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Calendario e tappe del Tour: un viaggio nel cuore del Padel

Il Premier Padel 2024 inizia con un debutto spettacolare a Riyadh, parte della Saudi Arabia’s Riyadh Season, seguito dal Qatar Major. Questa serie di tornei attraversa diverse località esotiche e storiche, inclusi il Messico, il Venezuela, Bruxelles, e Andalusia. In aprile e maggio, il tour si sposta in Sud America, toccando per la prima volta Paraguay e Cile, prima di fare ritorno in Europa. La pausa di metà stagione in agosto precede un rientro in località come Rotterdam, Dusseldorf, Svezia, Dubai e Kuwait City. Il clou del tour si svolge a Milano, con la stagione che si conclude con le Premier Padel Tour Finals a Barcellona.

Premier Padel 2024
Il calendario della Premier Padel 2024 – Wansport Newsroom

Premier Padel 2024: crescita e innovazione

Dal suo lancio nel 2022, Premier Padel ha catturato l’attenzione mondiale, diventando uno dei circuiti in più rapida crescita. Nel suo primo anno, ha visto la partecipazione di oltre 500 giocatori maschili e, nel 2023, oltre 110 giocatrici professioniste si sono unite al tour. Con accordi di trasmissione che raggiungono oltre 180 paesi e visualizzazioni che quasi toccano i 25 milioni su YouTube, il Premier Padel è una forza dominante nello sport mondiale. La fusione con il World Padel Tour e la creazione di un unico tour mondiale di padel sotto la governance della FIP nel 2024 segnano un’era di crescita senza precedenti per questo sport.

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Visioni e Strategie: prospettive dei leader

Nasser Al-Khelaïfi ha espresso entusiasmo per il Premier Padel 2024, sottolineano l’importanza di posizionare i giocatori al centro del tour e di espandere l’audience. La visione è chiara: rendere il Premier Padel un punto di riferimento nello sport globale, ispirando nuove generazioni e ampliando la base di appassionati e giocatori in tutto il mondo. Su questo aspetto si è espresso positivamente anche Luigi Carraro, Presidente della Federazione Internazionale di padel : «La stagione 2024 segna l’inizio di una nuova era per il Premier Padel che diventa il primo tour professionale globale del padel. Insieme alle nostre Federazioni Nazionali, siamo lieti di vedere che questo sport attrae sempre più pubblico e partecipanti in tutto il mondo, mentre il tour visita nuove città e paesi ispirando le nuove generazioni. Alla Federazione Internazionale di Padel siamo orgogliosi di costruire un futuro fantastico per il nostro sport, con i giocatori al centro dell’organizzazione del tour»

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L’Impatto nel futuro del Padel

Il Premier Padel 2024 non è solo un tour, ma un catalizzatore per la crescita del padel a livello internazionale. Con un impegno verso l’innovazione e l’inclusività, il tour si prefigge di elevare lo sport a nuovi livelli di riconoscimento e partecipazione. L’impatto sulle comunità locali, il coinvolgimento dei fan e l’attenzione ai dettagli organizzativi sono tutti elementi fondamentali per il successo del tour.

Il Premier Padel 2024 si profila come un evento che cambierà il volto del padel a livello mondiale. Con un calendario ambizioso, una visione innovativa e un impegno verso la crescita dello sport, la stagione 2024 promette di essere memorabile. Per giocatori, appassionati e nuovi seguaci, il Premier Padel 2024 è un appuntamento da non perdere, segnando l’inizio di un nuovo capitolo emozionante.

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Partenariato Pubblico-Privato

Il Webinar dell’AIS sul Partenariato Pubblico-Privato

Il 15 dicembre 2023, l’AIS ospiterà un webinar gratuito sulle dinamiche del Partenariato Pubblico-Privato per la valorizzazione degli impianti sportivi comunali.

Il webinar organizzato dall’Associazione Impianti Sportivi (AIS) apre una finestra su un tema cruciale nel mondo dello sport: il Partenariato Pubblico-Privato (PPP). Questo approccio collaborativo tra enti pubblici e privati sta emergendo come una soluzione strategica per la riqualificazione e la gestione degli impianti sportivi.

PPP: un modello che porta innovazione

Il PPP è un modello di governance innovativo, non solo una metodologia di finanziamento, che facilita la collaborazione tra settori pubblico e privato per migliorare le infrastrutture sportive. Questo approccio supera le limitazioni di bilancio del settore pubblico, utilizzando l’efficienza del settore privato.  Il webinar sarà focalizzato sugli aspetti tecnici e finanziari del PPP esplorerà le strategie per una collaborazione efficace e modelli di gestione innovativi. Per strutture sportive e tennis club, comprendere il PPP è cruciale per una gestione più efficiente e sostenibile, migliorando l’esperienza degli atleti e offrendo nuove opportunità di business.

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Strumenti tecnici e finanziari nel PPP

Gli strumenti finanziari in un PPP possono variare notevolmente, spaziando da investimenti diretti, prestiti, sovvenzioni, fino a soluzioni più innovative come il project financing. Quest’ultimo, in particolare, è un modello che permette di finanziare progetti di grande scala senza impattare significativamente sui bilanci pubblici, distribuendo il rischio tra i vari attori coinvolti. Il webinar si propone di esplorare questi strumenti, fornendo esempi pratici e consigli su come accedervi e gestirli efficacemente.

Parallelamente, gli strumenti tecnici rappresentano un altro aspetto fondamentale del PPP. Questi includono software di gestione avanzati, tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica, sistemi per l’ottimizzazione degli spazi e dell’usabilità degli impianti, e strumenti per la manutenzione e la sicurezza. L’integrazione di queste tecnologie non solo migliora la qualità dei servizi offerti ma contribuisce anche a rendere gli impianti più sostenibili ed efficienti dal punto di vista economico.

Il webinar prevede di fornire una panoramica dettagliata di questi strumenti, con un’attenzione particolare su come possano essere utilizzati per massimizzare i benefici del PPP. Verranno discussi casi di studio e esempi pratici per dimostrare l’applicabilità di queste soluzioni nel contesto reale degli impianti sportivi.

Per gli operatori del settore, comprendere la gamma e la funzionalità degli strumenti tecnici e finanziari disponibili è essenziale. Questo consente non solo di valutare la fattibilità di progetti di riqualificazione o di nuove costruzioni ma anche di ottimizzare la gestione corrente, aumentando l’attrattività e la competitività delle loro strutture.

Il webinar dell’AIS mira a fornire le conoscenze e gli strumenti necessari per navigare con successo in questo panorama complesso e in continua evoluzione.

La locandina dell’evento

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Il webinar dell’AIS sul PPP – Wansport Newsroom


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