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Racquet Trend Expo

Vi raccontiamo il nostro Racquet Trend Expo

Racquet Trend Expo, un evento straordinario per la community degli sport di racchetta: innovazione, networking e due speech esclusivi su AI e marketing sportivo.

Il Racquet Trend Expo 2025 si è confermato come un punto di riferimento per il mondo del padel, del tennis e degli sport di racchetta. Wansport ha giocato un ruolo da protagonista con oltre 2.500 download dell’app, più di 50 club incontrati, la gestione esclusiva delle Clinic ufficiali e due speech di grande impatto. Questo evento non è stato solo un’opportunità di visibilità, ma un vero e proprio hub di connessioni e innovazione per il futuro dello sport.

Un’esperienza indimenticabile per Wansport

Uno dei momenti più entusiasmanti della nostra presenza a Racquet Trend Expo è stato il lancio in anteprima della racchetta intelligente, una tecnologia che rivoluziona il modo di allenarsi. Questa racchetta, collegata direttamente all’app Wansport, permette di analizzare l’accuratezza dei colpi, la potenza e la tecnica dei giocatori, fornendo dati utili sia agli atleti che ai maestri. Grazie a questa innovazione, gli istruttori possono finalmente ottenere un punteggio di livellamento più preciso, migliorando la qualità degli allenamenti e garantendo sessioni più mirate.

Il nostro obiettivo è chiaro: integrare strumenti di intelligenza artificiale e analisi dati per rendere l’allenamento e il livellamento dei giocatori sempre più efficace, personalizzato e coinvolgente offrendo ai maestri di padel uno strumento di lavoro mai visto prima.

Racquet Trend Expo
Stefano la Forgia – Sport Marketing & Partnership Manager di Wansport e Pasquale Di Pietro CEO & Founder di X3 Por Tres

I nostri partner: eccellenza al servizio dello sport

Durante il Racquet Trend Expo, abbiamo avuto il piacere di collaborare con partner di primissimo livello, che hanno contribuito a rendere l’evento ancora più speciale:

  • X3 Por Tres – Brand di abbigliamento sportivo specializzato nel padel, fornitore ufficiale della fiera. Grazie a loro, i partecipanti hanno potuto scoprire capi tecnici all’avanguardia, pensati per migliorare il comfort e le performance in campo oltre ad un design 100% made in Italy
  • Nucleon1 – Leader nella produzione di palline da padel di alta qualità. In qualità di fornitore ufficiale delle palline utilizzate durante l’evento, Nucleon1 ha garantito un’esperienza di gioco ai massimi livelli.
  • Spash – Partner francese specializzato in streaming e video analisi basata sull’intelligenza artificiale. La loro tecnologia ha permesso di catturare ogni momento saliente delle partite, fornendo strumenti avanzati per l’analisi delle performance.


Queste collaborazioni rafforzano la nostra visione: creare un ecosistema sportivo interconnesso, in cui ogni aspetto – dalla tecnologia all’abbigliamento, dalle attrezzature alla formazione – lavori in sinergia per migliorare l’esperienza degli atleti e dei club.

Racquet Trend Expo

Un tuffo nella nostra community con Guarnacho e Myriam Sava

Oltre alla tecnologia e ai partner, ciò che ha reso unico il Racquet Trend Expo è stata la straordinaria energia della nostra community. Tra le tante attività, un momento speciale è stato l’incontro con Guarnacho nostro Brand ambassador e la piacevole partecipazione della content creator Myriam Sava

@wansport_ Ecco cosa accade quando @Guarnacho e @Myriam Sava si aggirano al Racquet Trend Expo 👀 #padel #tennis #racquettrend #wansport ♬ suono originale – WANSPORT_

Durante l’evento, Guarnacho e Myriam hanno coinvolto il pubblico con sfide divertenti, distribuzione di gadget Wansport e momenti di interazione spontanea con i visitatori. Il loro entusiasmo ha creato un’atmosfera unica, dimostrando quanto sia importante per noi costruire una community autentica e partecipativa.

Racquet Trend Expo

1. AI & Technology Solutions per i Club Sportivi

Il nostro CEO, Michele Granieri, ha guidato una discussione sull’intelligenza artificiale applicata allo sport, esplorando come strumenti come la racchetta intelligente, il video streaming avanzato e l’analisi dei dati in tempo reale possano trasformare la gestione dei club sportivi.

2. Marketing, Storytelling & Sponsorship per l’industria sportiva

Il nostro Marketing Manager, Dario De Robertis, ha affrontato il tema della comunicazione per i club sportivi, spiegando come il marketing digitale, il personal branding e le sponsorship strategiche possano aiutare i circoli sportivi a emergere e attrarre nuove opportunità.

Questi speech hanno dimostrato come tecnologia e strategia di marketing possano lavorare insieme per creare un futuro più innovativo e sostenibile per lo sport, specialmente nel settore del padel Milano, tennis Milano e sport Milano in generale.

Grazie a tutti per un evento indimenticabile!

Il Racquet Trend Expo 2025 è stato un’esperienza straordinaria di innovazione, networking e crescita per il mondo dello sport. Grazie a tutti i club, gli atleti, i partner e la community per aver condiviso con noi questa incredibile avventura!

Il nostro impegno non si ferma qui: continueremo a lavorare per offrire nuove soluzioni tecnologiche, supportare i club e rendere lo sport sempre più accessibile e coinvolgente.


#Wansport #SportMilano #PadelMilano #TennisMilano #Innovazione #WePlay


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intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale sta cambiando lo Sport

Siamo ancora agli inizi ma già si intravedono le tracce di una rivoluzione che cambierà il nostro modo fare e di fruire lo sport: parliamo di intelligenza artificiale

Da una manciata di anni a questa parte il progresso e le innovazioni tecnologiche stanno cambiando le nostre abitudini e il nostro modo di vivere nella società. Piattaforme digitali, app, dispositivi tecnologici, wearable (dispositivi indossabili come smartwatch) scandiscono quotidianamente le nostre routine, ci forniscono strumenti di intrattenimento, monitorano il sonno, le nostre performance sportive, sono luoghi virtuali di incontri e scambi ecc.. L’utilizzo di questi strumenti ha come conseguenza la produzione e l’immagazzinamento di una mole inimmaginabile di dati di profilazione, spesso senza che l’utente ne sia totalmente consapevole. Uno smartwatch che monitora il sonno, ad esempio, conserva nei suoi server i dati raccolti dal primo giorno di utilizzo, lo smartphone traccia e registra i tuoi movimenti, le piattaforme di intrattenimento ti suggeriscono dei contenuti sulla base dei tuoi gusti esaminati grazie alle tue scelte precedenti. 

Tutti questi dati immagazzinati alimentano gli ecosistemi tecnologici alla base dell’IA, Intelligenza Artificiale.

Cos’è l’intelligenza artificiale?

Alla base dell’intelligenza artificiale c’è l’intenzione di assimilare i comportamenti dell’intelligenza umana per inserirli in sistemi hardware e software per fornire alle macchine caratteristiche tipicamente umane come riconoscere oggetti, valutare situazioni e prendere decisioni, guidare automobili, studiare strategie di marketing e molto molto altro. 

La particolarità è che tutto questo viene fatto in totale autonomia dell’intelligenza artificiale senza che l’uomo debba intervenire attivamente. L’intelligenza artificiale è in grado di fare ciò perché, grazie all’analisi dell’enorme quantità di dati di cui può disporre su abitudini, acquisti, ecc., apprende e prevede comportamenti e aspettative.

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L’AI è ormai ovunque, anche nello sport

Oggi l’intelligenza artificiale è dappertutto: sui nostri cellulari, sui nostri pc, tablet, automobili, piattaforme streaming, assistenti vocali ecc. Nella sport industry l’AI ha avuto sin da subito un impatto molto importante e non è difficile capirne il motivo: l’abbondanza dei dati di cui si dispone la rendono un terreno estremamente fertile per sviluppare tale tecnologia. 

Ad oggi l’AI nello sport viene impiegata in diverse applicazioni:

  • Scouting and recruiting: viene utilizzata nella valutazione del potenziale di un atleta stimando il suo valore di mercato e contemporaneamente fornisce supporto alle società sportive per prendere le migliori decisioni sull’opportunità o meno di acquistare le sue prestazioni sportive.
  • Training and coaching: durante le sessioni di allenamento l’AI fornisce agli atleti, al coach e ai preparatori supporto per monitorare le condizioni fisiche e le performance suggerendo il training migliore per specifico atleta in modo da preparare il match nel modo migliore
  • Media and fan experience: assistenti virtuali come chatbot che rispondono alle domande dei fan su competizioni, ticketing, statistiche, parcheggio nei pressi dello stadio ecc. La stessa AI può inoltre monitorare e registrare i picchi di reazione del pubblico e grazie a ciò riesce a montare in autonomia video con gli highlights più interessanti
  • Broadcasting: si tratta di tutto quello che viene messo in campo per fornire al tifoso la migliore esperienza di fruizione di un evento live. L’AI seleziona le migliori inquadrature per fornire una visione più immersiva. Inoltre questa tecnologia viene usata per fornire live allo spettatore i dati delle performance, calcolati ed esposti in tempo reale come il numero di passaggi effettuati o i km percorsi durante la partita.

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Non si torna indietro

Questi progressi non sono certo da considerare il punto di arrivo ma solo l’inizio di quello che si prospetta essere un’autentica rivoluzione. Perché l’AI è in continua evoluzione e le sue applicazioni si moltiplicano in tempi rapidissimi. Questa tecnologia è davvero in continua evoluzione, i dati raccolti crescono esponenzialmente, i costi si abbassano e la fruizione diventa sempre più accessibile. Senza parlare della potenza di calcolo di cui le intelligenze artificiali possono disporre e che aumentano a distanza di pochissimo tempo permettendo loro di evolversi e di svilupparsi sempre di più.

Gli effetti migliorativi nello sport hanno una portata davvero notevole. 

Raccogliere dati sulle sessioni di allenamento o durante il match, confrontarli con dati storici o con benchmark del passato, analizzarli insieme ad esperti. Tutto questo finisce per definire strategie di gioco e training sempre più accurate ed efficaci

Inutile dire che questo aiuta anche il lavoro degli allenatori e dei tecnici che avranno più parametri a disposizione per definire e giudicare le preparazioni dei singoli atleti. L’AI inoltre può essere configurato come un vero e proprio assistente virtuale in grado di analizzare in tempo reale le tattiche di gioco avversarie e di proporre contromisure. Grazie all’analisi dei dati, infatti, l’AI è in grado di prevedere quali giocatori potrebbero in quello specifico momento essere risolutivi nella partita e quando. Tutto questo analizzando enormi dati che vengono prodotti e analizzati in tempo reale. Nel campionato americano di NFL questo succede già.

Questa modalità di analisi è, con ogni probabilità, in grado di scoprire intuizioni strategiche “sovraumane” o fornire ai direttori sportivi delle società delle dritte molto interessanti per differenziare la campagna acquisti. O può sostituirsi ad un procuratore come fece nel 2021 Kevin De Bruyne, forte centrocampista del Manchester City, che si avvalse di un team di data analyst per ridiscutere il suo rinnovo contrattuale.

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L’AI cambierà anche il modo di interagire con il pubblico

Il modo in cui lo spettatore fruirà del prodotto sportivo potrebbe in un prossimo futuro subire variazioni che non riguardano solo alcune sovrimpressioni con statistiche sui Km svolti dall’atleta o il numero di punti o passaggi riusciti come avviene ora. L’idea è quella di fornire al fan un’esperienza del tutto personalizzata che in un certo senso possa adattarsi al risultato o alle aspettative del tifoso. In termini pratici questo significa che sarà possibile proporre dei prodotti o servizi commerciali basandosi sul “sentiment” dei tifosi, monitorandolo in tempo reale: se la squadra o l’atleta preferito sta vincendo è probabile che il mio “mood” sia positivo e forse più propenso ad acquistare un prodotto, di contro se le cose non vanno benissimo per la mia squadra o atleta del cuore magari posso essere “consolato” con una promozione o un forte sconto consolatorio. 

Come mostrato nella infografica, possiamo dividere le fasi in Pre-Game, In-Game e Post-Game

Una infografica sulle fasi degli interventi dell’AI in ambito sportivo – Wansport Blog

Fase Pre-Game

Come già spiegato ad inizio articolo l’AI interverrà nella fase “Pre-Game” nel processo di “training & coaching” attraverso il monitoraggio e la reportistica delle performance dell’atleta e del suo stato di forma, fornendo all’allenatore info sulle prestazioni e consigli tecnico-tattici per una migliore strategia di gioco.

Fase In-Game

Durante il match l’intelligenza artificiale diventa un partner indispensabile dei giudici di gara con sistemi di assistenza all’arbitraggio (VAR, Gol Line Technology, Fuorigioco semiautomatico, occhio di falco ecc. ecc.) e un partner del coach con statistiche ed elaborazioni in real time di strategie adattive e suggerimenti di nuove soluzioni tattiche.

Fase Post-Game

A gara terminata l’intelligenza artificiale è usata per ottimizzare e rendere più permeabile ed efficace l’interazione con i fan, con la creazione di contenuti a loro dedicati, highlights automatiche e in generale un sistema di intrattenimento che tenga conto del sentiment attuale così da risultare più memorabile ed efficace.

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Cosa ci riserva futuro?

L’intelligenza artificiale applicata allo sport non ha faticato a trovare immediatamente applicazioni pratiche alle società sportive, agli arbitri e al marketing. 

L’AI offre quindi moltissime opportunità in ambiti anche molto diversi fra loro. Capire dove stiamo andando e cercare di svelare il futuro di questa tecnologia rivoluzionaria è attualmente un compito piuttosto arduo. 

Grandi storie di sport sono costellate di decisioni sotto pressione, grandi errori strategici o di valutazione, che oltre a rendere le partite uniche e memorabili, rappresentano anche un fattore di engagement importantissimo per i fan, sia in positivo che in negativo: le sconfitte sono emozionati al pari delle vittorie, dopotutto. Insomma, lo sport appassiona perché è una pratica umana che più umana non si può. Se l’AI in futuro suggerirà decisioni sempre perfette c’è forse il concreto rischio che non si provi più entusiasmo o frustrazione e che lo sport diventi una pratica fredda e poco coinvolgente? 

E’ difficile rispondere, probabilmente il segreto sta nel trovare un giusto equilibrio ma solo il tempo e le esperienze potranno fornirci una risposta.


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