Tag: Jannik Sinner

ATP Finals Torino 24

ATP Finals 2024: Epilogo di un’Era

e ATP Finals di Torino segnano un momento cruciale nel tennis: l’assenza di Djokovic sottolinea il passaggio a nuove stelle come Sinner e Alcaraz

Il tennis mondiale assiste a un passaggio di consegne emblematico con le ATP Finals 2024. Mentre Djokovic si ritira, emergono nuovi campioni pronti a prendere il testimone in uno degli eventi più prestigiosi del circuito. L’evento si configura così come un simbolo del cambiamento generazionale in atto, offrendo uno spaccato del futuro del tennis.

Un torneo di prestigio

Le ATP Finals non sono solo un evento sportivo, ma una vera e propria celebrazione della fine della stagione tennistica, attirando i migliori talenti del mondo in una competizione di altissimo livello. Torino, la città ospitante, ha dimostrato un impegno notevole nell’abbracciare questo evento, trasformandosi in una capitale del tennis a livello globale. Questa scelta non è casuale: riflette l’ascesa del tennis in Italia, culminata con il successo di atleti come Jannik Sinner, che ha raggiunto il vertice del ranking mondiale. L’impegno della città e del paese nel sostenere e promuovere il tennis si manifesta anche attraverso investimenti significativi in infrastrutture e iniziative promozionali che non solo aumentano la visibilità dell’evento, ma anche rafforzano l’economia locale. In questo contesto, le ATP Finals diventano un simbolo di eccellenza sportiva e di orgoglio nazionale, proiettando Torino e l’Italia sotto i riflettori internazionali.

La fine di un’era

Il ritiro di Novak Djokovic dalle ATP Finals rappresenta non solo la fine della stagione sportiva 2024, ma anche la conclusione di un’epoca d’oro nel tennis, dominata dal celebre “Big Three” composto da lui, Roger Federer e Rafael Nadal. Questi giganti del tennis hanno definito un’era con le loro rivalità epiche e una collezione di titoli che ha incantato fan e appassionati per quasi due decenni. Con Djokovic che si fa da parte, il panorama tennistico si trova a un bivio, pronto a essere rimodellato da nuovi campioni che ereditano non solo il campo da gioco, ma anche l’attenzione e le aspettative del pubblico globale. Questa transizione segna un momento significativo di riflessione sulle leggende che lasciano il campo e sulle nuove storie che stanno per essere scritte nelle prossime stagioni.

Ti potrebbe interessare: Il gran momento del tennis italiano

Embed from Getty Images

Nuovi protagonisti sul palco

Con l’uscita di scena di Djokovic, le ATP Finals 2024 vedono emergere nuovi talenti pronti a diventare protagonisti del tennis mondiale. Jannik Sinner, festeggiato a casa come il numero uno del mondo, e Carlos Alcaraz, anch’egli vincitore di prestigiosi tornei Grand Slam, rappresentano le nuove speranze del tennis. La loro ascesa non è solo un cambio di guardia, ma anche l’inizio di una possibile nuova rivalità che potrebbe definire la prossima era del tennis. Questi giovani campioni portano uno stile di gioco fresco e un nuovo spirito competitivo, promettendo di elevare ulteriormente il livello del gioco e di infiammare l’interesse dei tifosi e dei media a livello globale.

ATP Finals: l’impatto economico e culturale

Le ATP Finals non solo elevano il livello sportivo, ma hanno anche un impatto economico e culturale significativo per Torino e per l’Italia intera. Questo evento attrae migliaia di spettatori da tutto il mondo, generando notevoli entrate attraverso il turismo, l’ospitalità e i media. Il successo di Torino come città ospitante rafforza la sua reputazione internazionale come centro sportivo di primo livello e promuove il tennis come veicolo di crescita economica. Inoltre, l’evento stimola l’interesse locale per il tennis, aumentando la partecipazione e il tesseramento nei club di tutto il paese.

Per concludere

Le ATP Finals 2024 non sono solo la celebrazione dei migliori talenti del tennis, ma anche un simbolo di come lo sport continui a evolversi, mantenendo la sua capacità di affascinare e ispirare pubblico e giocatori in tutto il mondo. Mentre salutiamo una leggenda come Djokovic, accogliamo con entusiasmo l’alba di nuovi campioni che saranno, senza dubbio, protagonisti delle future narrazioni del tennis.


Sei un centro sportivo? Scopri tutto quello che Wansport™ può fare per te!

Gestionale per centri sportivi

Jannik Sinner

Jannik Sinner: dall’esordio al N.1 del Mondo

La straordinaria ascesa di Jannik Sinner, da giovane promessa del tennis italiano a numero uno del mondo.

Jannik Sinner, talento precoce del tennis italiano, ha scalato rapidamente le classifiche mondiali, diventando una delle figure più influenti del circuito ATP. La sua carriera è un esempio di dedizione e passione, culminata con il raggiungimento della vetta del tennis mondiale.

Gli esordi

Jannik Sinner è nato a San Candido, comune della provincia di Bolzano, il 16 agosto del 2001. Fin da giovane, ha dimostrato una predisposizione per gli sport, praticando sia sci che tennis. A 13 anni, ha deciso di dedicarsi completamente al tennis, trasferendosi a Bordighera per allenarsi con Riccardo Piatti, uno dei coach più rinomati d’Italia. La decisione di lasciare la famiglia e la sua amata terra natale per inseguire il suo sogno non è stata facile, ma la sua determinazione è stata ripagata.

Un giovanissimo Jannik – Wansport Newsroom

Nel 2018, Sinner ha iniziato a competere nei tornei professionistici, ottenendo risultati impressionanti già dai primi match. La sua prima vittoria in un torneo ITF a soli 17 anni ha segnato l’inizio di una carriera promettente. La sua tecnica impeccabile, unita a una notevole maturità mentale, ha subito attirato l’attenzione degli esperti e degli appassionati di tennis. Nonostante la giovane età, Sinner ha dimostrato una capacità straordinaria di gestire la pressione e di mantenere la calma nei momenti decisivi.

Le sue performance nei tornei giovanili hanno confermato il suo status di prodigio del tennis italiano. Nel 2019, ha conquistato il suo primo titolo ATP Challenger a Bergamo, diventando uno dei più giovani vincitori di sempre di un torneo di questa categoria. Questo successo ha segnato un punto di svolta nella sua carriera, proiettandolo sotto i riflettori del tennis internazionale. Il suo stile di gioco aggressivo, caratterizzato da colpi potenti e precisi, ha iniziato a fare la differenza contro avversari più esperti e navigati.

Ti potrebbe interessare: Tra storia e ambizioni: l’Importanza dei Grandi Slam

Jannik Sinner con Roger Federer – Wansport

Nel corso dello stesso anno, Sinner ha continuato a stupire, raggiungendo risultati sempre più importanti e mettendo in mostra un miglioramento costante del suo gioco. La sua determinazione e la sua etica del lavoro lo hanno portato a vincere le Next Gen ATP Finals, un torneo riservato ai migliori giovani talenti del circuito. Questo trionfo non solo ha consolidato la sua reputazione come futura stella del tennis, ma gli ha anche permesso di guadagnare preziosa esperienza contro alcuni dei suoi coetanei più promettenti.

I primi successi

Il 2019 è stato l’anno della svolta per Sinner. Dopo il titolo ATP Challenger a Bergamo, la sua carriera ha preso il volo. Durante la stagione, ha partecipato a diversi tornei ATP, mettendosi in mostra per il suo gioco aggressivo e la sua impressionante compostezza in campo. A soli 18 anni, ha fatto il suo debutto in un torneo del Grande Slam agli US Open, raggiungendo il secondo turno dopo aver sconfitto Stan Wawrinka in quattro set (6-3, 2-6, 6-4, 6-3). Questo risultato ha evidenziato la sua capacità di competere ai massimi livelli nonostante la giovane età.

Sinner Next Gen Milano
Il debutto a Roma contro Musetti – Wansport

Nel 2020, Sinner ha continuato a migliorare, aggiungendo nuove vittorie al suo palmares. Ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, diventando il più giovane a farlo dal 2006, dove ha affrontato Rafael Nadal, cedendo con onore in tre set combattuti (6-7, 4-6, 1-6). Questo exploit ha ulteriormente consolidato la sua reputazione come uno dei giovani più promettenti del tennis mondiale. La sua abilità di adattarsi rapidamente a diversi tipi di superficie e il suo atteggiamento professionale sono stati fattori chiave nel suo rapido progresso.

Sempre nel 2020, Sinner ha ottenuto il suo primo titolo ATP a Sofia, battendo Vasek Pospisil in una finale emozionante (6-4, 3-6, 7-6). Questo successo ha rappresentato una pietra miliare nella sua carriera, segnando l’inizio di una nuova fase di crescita e successo. Il trionfo a Sofia ha anche dimostrato la sua capacità di esibirsi sotto pressione, un aspetto fondamentale per qualsiasi aspirante campione.

Il 2021 è stato un anno cruciale per Sinner, durante il quale ha continuato a collezionare titoli e a scalare le classifiche mondiali. Ha vinto i tornei di Melbourne, dove ha sconfitto Stefanos Tsitsipas in finale (7-5, 6-3), e Washington, battendo in finale Mackenzie McDonald (7-5, 4-6, 7-5). La sua capacità di mantenere alti livelli di prestazione durante l’intera stagione gli ha permesso di raggiungere la top 10 della classifica ATP, un traguardo impressionante per un giovane della sua età. La combinazione di successi in vari tornei e la continua evoluzione del suo gioco hanno preparato Sinner per il passo successivo nella sua carriera: la scalata verso il numero uno del mondo.

La scalata verso il N.1

Nel 2023, Sinner ha raggiunto nuove vette, consolidando il suo posto tra l’élite del tennis mondiale. La stagione è iniziata con vittorie nei tornei di Montpellier, dove ha sconfitto Alexander Bublik in finale (7-5, 6-4), e Toronto, superando Daniil Medvedev con un punteggio di (6-3, 6-4). Questi successi non solo hanno migliorato la sua classifica, ma hanno anche accresciuto la sua fiducia, dimostrando che poteva competere e vincere contro i migliori.

Sinner Coppa Davis
Jannik Sinner trascinatore degli Azzurri alla vittoria della Coppa Davis

Uno dei momenti più significativi della sua carriera è arrivato con la storica semifinale a Wimbledon, dove Sinner ha mostrato un livello di gioco eccezionale. Il suo percorso nel torneo è stato caratterizzato da vittorie contro avversari di alto calibro, tra cui la vittoria in cinque set contro Novak Djokovic nei quarti di finale (7-6, 4-6, 2-6, 6-4, 6-2). La sua performance a Wimbledon ha consolidato il suo status di superstar del tennis e ha preparato il terreno per il suo successo futuro. Dopo questo trionfo, ha continuato il suo slancio vincendo il torneo di Rotterdam, sconfiggendo Stefanos Tsitsipas in finale (7-5, 6-3).

Il trionfo agli Australian Open

Nel marzo 2024, Sinner ha dominato il Masters 1000 di Miami, superando Grigor Dimitrov in finale con un netto 6-3, 6-1, dopo aver concesso solo tre game a Daniil Medvedev in semifinale. Questo successo gli ha permesso di raggiungere il numero 2 del ranking mondiale. Nonostante un infortunio a Monte Carlo che ha frenato la sua corsa, Sinner ha mostrato una resilienza straordinaria, recuperando per partecipare e vincere altri tornei importanti.

La sua scalata verso il numero uno del mondo è culminata al Roland Garros, dove ha raggiunto la semifinale, battendo Dimitrov nei quarti di finale con un netto 6-3, 6-2, 6-2. La svolta decisiva è avvenuta con il ritiro di Novak Djokovic, permettendo a Sinner di diventare il primo italiano a raggiungere il vertice del ranking ATP.

Il 4 giugno 2024 è diventato una data storica per il tennis italiano, celebrata da tutti i tifosi e gli appassionati di sport.

Sei un centro sportivo? Scopri tutto quello che Wansport™ può fare per te!

tennis club
Grande Slam

Tra storia e ambizioni: l’Importanza dei Grandi Slam

Un’analisi dell’importanza storica e delle ambizioni dei tennisti nei tornei del Grande Slam.

Nel mondo del tennis, ci sono quattro tornei di grande prestigio e importanza che spiccano tra tutti gli altri. Questi eventi sono conosciuti come i tornei del Grande Slam, o semplicemente “Slam” o “Major”. Rappresentano l’apice delle ambizioni di ogni tennista e sono al centro dell’attenzione della stagione tennistica, sia per le loro radici storiche che per il loro impatto economico e sportivo. Questi quattro tornei sono famosi anche tra coloro che non seguono regolarmente il tennis e i loro nomi possono risultare familiari anche a chi non è un appassionato del mondo della racchetta. I tornei del Grande Slam includono:

  • Australian Open: Questo torneo si svolge a Melbourne, in Australia, ed è il primo dei quattro eventi del Grande Slam dell’anno. Si tiene a gennaio, caratterizzato dal caldo estivo australiano, e rappresenta un inizio emozionante per la stagione tennistica.
  • Roland Garros: Conosciuto anche come il torneo di tennis su terra rossa, si tiene a Parigi, Francia, tra maggio e giugno. Questo torneo si distingue per le sue superfici in terra battuta, che rendono il gioco unico e impegnativo per i giocatori.
  • Wimbledon: Il torneo più antico e prestigioso del tennis, si svolge a Londra, Regno Unito, a luglio. Wimbledon è noto per i suoi campi di erba impeccabili e per la tradizione dei giocatori che indossano abiti bianchi. È un evento molto atteso e seguito da appassionati di tennis di tutto il mondo.
  • US Open: Conclusione della stagione del Grande Slam, questo torneo si tiene a New York, negli Stati Uniti, a settembre. È noto per la sua atmosfera vibrante e l’energia della città di New York, attirando giocatori e spettatori da tutto il mondo.

I più grandi nella storia degli Slam

I risultati ottenuti nei tornei del Grande Slam sono spesso utilizzati come un indicatore fondamentale per valutare il livello di abilità e il successo di un tennista. Questi tornei rappresentano una sorta di misura della grandezza nel mondo del tennis, ed è comunemente il primo dato che viene citato per determinare il prestigio di un giocatore o di una giocatrice. Ad esempio, quando si dice che un tennista ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon, si sottolinea il fatto che ha avuto una carriera di alto livello.

Embed from Getty Images

Tra gli uomini, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer sono universalmente riconosciuti come alcuni dei tennisti più straordinari di tutti i tempi, proprio perché hanno vinto un numero impressionante di titoli del Grande Slam. Djokovic ne ha conquistati 24, Nadal 22 e Federer 20, stabilendo così un record che li colloca al vertice della storia del tennis maschile.

Nel tennis femminile, la tennista statunitense Serena Williams è spesso considerata la più grande di tutti i tempi. La sua incredibile carriera è sottolineata dal record di 23 vittorie nei tornei del Grande Slam, un risultato impressionante che la rende un’icona della disciplina. È importante notare che questo record è stato stabilito nell’era Open, un periodo in cui i tornei del Grande Slam sono stati aperti sia agli uomini che alle donne, aumentando ulteriormente il significato dei suoi successi.

Embed from Getty Images

Lo Slam è un biglietto per la gloria

Spesso ai tennisti viene chiesto se preferiscono essere il numero 1 del ranking mondiale o vincere uno Slam. La risposta è solitamente simile a quella di Casper Ruud, che ha detto recentemente: “Se diventassi il numero uno senza uno Slam, mi sentirei strano.”

I giovani talenti del tennis sono costantemente sotto pressione per il momento in cui vinceranno il loro primo Slam, visto come una sorta di consacrazione agli occhi del pubblico e l’indicazione che sono realmente forti. Fino a poco tempo fa, molti si chiedevano perché Jannik Sinner, il campione italiano degli Australian Open 2024, non avesse ancora vinto uno Slam, nonostante il suo indiscusso talento. Questa pressione era ulteriormente accentuata dal fatto che lo spagnolo Carlos Alcaraz, anch’egli considerato uno dei giovani più promettenti del circuito, aveva già conquistato il suo primo Slam a soli 19 anni.

Roger Federer, ad esempio, conquistò il suo primo Slam all’età di 22 anni, nel 2003, proprio come Jannik Sinner. Tuttavia, prima di raggiungere questa pietra miliare, il talento di Federer era oggetto di dibattito, poiché spesso si avvicinava alla vittoria ma non riusciva a conquistarla. Questo lo portò ad essere soprannominato “il miglior tennista al mondo a non aver mai vinto uno Slam”. Tuttavia, nel corso dei successivi sette anni, dal 2003 al 2009, Federer avrebbe vinto ben 15 Slam, stabilendo un record mai eguagliato.

Forse è proprio a causa di queste immense pressioni che molti tennisti, dopo aver segnato l’ultimo punto in una finale Slam, reagiscono lasciandosi cadere a terra, una miscela di sollevazione e stanchezza prima ancora che di felicità. L’esempio di Dominic Thiem, campione degli US Open nel 2020, illustra bene questa realtà. Dopo quella vittoria epocale, Thiem ha faticato a mantenere gli stessi livelli di prestazione nell’anno successivo. È scivolato fuori dai primi cento nel ranking mondiale (attualmente è 92°) e ha attraversato un periodo buio di 14 mesi senza vittorie. Egli stesso ha ammesso che la pressione accumulata nel perseguire il sogno di vincere uno Slam aveva avuto un pesante impatto psicologico su di lui: “Quando dedichi tutta la tua vita a un obiettivo che condiziona ogni aspetto di essa, una volta raggiunto, la prospettiva cambia radicalmente“.

Come si partecipa ad un torneo del Grande Slam

Durante una stagione di tennis, si tengono circa una sessantina di tornei oltre agli Slam, sparsi in diverse parti del mondo. Tuttavia, quando si avvicina il periodo degli Slam, tutto il resto del circuito subisce una sospensione temporanea. Questi prestigiosi tornei richiamano tutti i migliori giocatori e giocatrici del mondo, mentre altri aspiranti devono affrontare lunghe qualificazioni per cercare di ottenere un posto nel tabellone principale. Le qualificazioni stesse sono eventi di rilevanza, almeno per gli appassionati, poiché offrono l’opportunità di emergere.

Inoltre, alcuni tennisti e tenniste che potrebbero non soddisfare i requisiti di classifica per partecipare agli Slam, ad esempio per la giovane età o il ritorno da un infortunio, possono essere invitati dai tornei tramite le cosiddette wild card. Questi inviti speciali consentono a giocatori promettenti o a ritorno da infortuni di competere a livelli elevati e contribuiscono a rendere il torneo ancora più interessante.

Embed from Getty Images

Effettivamente, nei tornei del Grande Slam, sia nel maschile che nel femminile, i posti nel tabellone principale sono limitati a 128 partecipanti. I primi 32 giocatori o giocatrici dei rispettivi ranking mondiali sono disposti nel tabellone in modo da evitare incontri tra loro fino al terzo turno. Questo meccanismo mira a garantire che i tennisti più forti e attesi si sfidino solo nelle fasi avanzate del torneo, aumentando la suspense e l’interesse per le partite.

Tuttavia, questo approccio può talvolta rendere difficile per i giocatori meno quotati sfidare i migliori e scalare le classifiche. Per vincere il torneo, un giocatore o una giocatrice deve essere in grado di superare il duro percorso di sette vittorie consecutive in sole due settimane, il che è un compito estremamente impegnativo.

Una differenza non da poco

Nei tornei del Grande Slam maschili, vi è una distinzione significativa rispetto agli altri eventi tennistici: qui si gioca al meglio dei 5 set, il che significa che un giocatore deve vincere tre set per ottenere la vittoria, invece che al meglio dei 3 set. Questa regola contribuisce a generare partite incredibilmente lunghe ed estenuanti, ma allo stesso tempo epiche e spettacolari, che rimangono indelebili nella memoria del pubblico.

Per i tennisti, questa modalità di gioco rende la vittoria in uno Slam ancora più impegnativa. Infatti, una partita in 5 set può protrarsi per diverse ore, richiedendo non solo eccezionali doti atletiche ma anche una straordinaria solidità mentale. La resistenza fisica è essenziale, ma la capacità di rimanere concentrati, di gestire la pressione e di affrontare situazioni sfidanti è altrettanto cruciale.

Fino a qualche anno fa, sia negli incontri maschili che in quelli femminili dei tornei del Grande Slam, non era previsto il tie-break nel set decisivo. Questo significava che nei set finali, quando il punteggio arrivava a 6-6, i giocatori dovevano continuare a disputare il set senza fine, il che poteva portare a partite incredibilmente lunghe. Questa regola è stata abolita completamente nel 2022, ma gli Slam hanno comunque mantenuto una loro caratteristica distintiva, come spesso accade: nei tie-break dei set decisivi, invece di raggiungere i consueti 7 punti, si arriva fino a 10 punti.

Grande Slam e grandi guadagni

I tornei del Grande Slam sono senza dubbio i tornei che offrono il maggior numero di punti in classifica ai vincitori, con un totale di duemila punti (mentre i tornei di livello Masters 1000 ne assegnano la metà). Inoltre, sono anche noti per avere i montepremi in denaro più generosi nel mondo del tennis. Ad esempio, vincendo la finale degli Australian Open, come ha fatto Sinner nel 2024, è stato premiato con un premio in denaro di quasi 2 milioni di euro.

Inoltre, anche solo l’accesso al tabellone principale di uno Slam garantisce ai giocatori un premio in denaro significativo. Nei recenti Australian Open del 2024, l’equivalente di circa 19mila euro era riservato ai partecipanti al tabellone principale. Questo premio aumentava a 72mila euro per coloro che riuscivano a vincere la loro prima partita nel torneo.

Embed from Getty Images

I quattro tornei del Grande Slam rappresentano il fulcro della stagione tennistica per una serie di motivi pratici. Anche solo vincere una partita in uno di questi prestigiosi eventi può avere un impatto significativo per l’intera stagione di un tennista. Questi motivi includono l’opportunità di guadagnare punti preziosi in classifica, che possono influenzare l’accesso a futuri tornei importanti, e l’aspetto economico, con premi in denaro sostanziosi.

Ogni tennista deve sostenere notevoli spese per mantenere un team di supporto che li segua in giro per il mondo, e spesso, a meno che non siano tra i più forti, dipendono finanziariamente dai loro risultati. Da questo punto di vista, i tornei del Grande Slam possono essere considerati tra i più democratici nel mondo del tennis. Hanno una partecipazione più ampia, consentendo a un maggior numero di tennisti di avere l’opportunità di competere. Inoltre, una singola vittoria in uno Slam può avere un impatto straordinario sulla carriera di un giocatore, permettendo loro di scalare le classifiche e migliorare la loro situazione economica.

Una fucina di leggende sportive: un po’ di storia

È vero che, alla fine, la vittoria nei tornei del Grande Slam è riservata a un gruppo molto esclusivo di tennisti e tenniste, con rare eccezioni sorprendenti. Nel tennis maschile, in particolare, negli ultimi vent’anni questa esclusività è stata particolarmente evidente, con Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer che hanno dominato la scena. Questi tre straordinari giocatori hanno conquistato ben 66 dei 83 Slam disputati tra il 2003 e il 2023, dimostrando una supremazia senza precedenti.

Questa straordinaria continuità di successo da parte di un numero così limitato di giocatori ha reso il tennis maschile ancora più competitivo e ha stabilito nuovi standard di eccellenza. È un’impresa straordinaria che ha reso questi tennisti veri e propri miti del tennis e ha catturato l’ammirazione degli appassionati di tutto il mondo.

I tornei del Grande Slam sono considerati i più prestigiosi nel mondo del tennis perché hanno origini storiche legate ai primi campionati internazionali organizzati dalle quattro federazioni dei principali paesi che si erano distinti nella Coppa Davis tra gli anni Venti e Trenta. Questi paesi erano l’Australia, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti, che rimasero gli unici vincitori della Coppa Davis fino al 1974.

Inoltre, i tornei del Grande Slam hanno una lunga tradizione nel tennis e sono tra i tornei più antichi. Wimbledon, in particolare, è il più antico di tutti, avendo avuto la sua prima edizione nel lontano 1877. Questa antichità conferisce loro un’aura di prestigio e storicità che li rende unici e apprezzati nel mondo dello sport.

Fino agli anni Settanta, tre dei quattro tornei del Grande Slam venivano disputati su campi erbosi, con solo il Roland Garros che si svolgeva su terra rossa (e che continua a farlo ancora oggi). Nel 1974, gli US Open hanno deciso di cambiare la superficie, passando al cemento, una mossa che aveva anche l’obiettivo di differenziarsi dagli altri tornei del Grande Slam. Successivamente, nel 1987, anche gli Australian Open hanno adottato il cemento come superficie.

Lo Slam adesso

Nella loro organizzazione attuale, il primo Slam dell’anno sono sempre gli Australian Open, che si tengono nelle ultime due settimane di gennaio. Successivamente, c’è il Roland Garros, programmato tra maggio e giugno, seguito da Wimbledon, che ha luogo tra giugno e luglio. Infine, gli US Open chiudono la stagione dei Grand Slam tra agosto e settembre.

Questo calendario ben strutturato e la diversità delle superfici contribuiscono a rendere ogni torneo del Grande Slam un’esperienza unica e affascinante per giocatori e appassionati di tennis di tutto il mondo.

Col passare degli anni, il prestigio dei tornei del Grande Slam si è solidamente consolidato. Le federazioni nazionali che li organizzano si sono unite per lavorare all’incremento e alla preservazione di questo prestigio. Hanno adottato un approccio conservatore in uno sport in cui tradizioni e solennità hanno sempre avuto un ruolo centrale. È importante notare che gli Slam sono gli unici tornei del circuito professionistico che non sono organizzati da ATP (Associazione dei Tennisti Professionisti) e WTA (Associazione delle Tenniste Professioniste), le due principali associazioni mondiali di tennis maschile e femminile. Pertanto, essi operano con una propria organizzazione, seguono un regolamento interno di condotta e prendono decisioni congiunte, talvolta anche in opposizione alle decisioni di ATP e WTA. Inoltre, il termine “Grand Slam” è un marchio registrato in inglese.

Grande Slam e Golden Slam

“Grande Slam” è anche il termine utilizzato per descrivere l’impresa sportiva più prestigiosa che un tennista può compiere, cioè vincere consecutivamente tutti e quattro i tornei del Grande Slam in un solo anno. Nel 2021, Novak Djokovic è arrivato molto vicino a compiere questa straordinaria impresa, avendo vinto i primi tre tornei della stagione. Tuttavia, nella finale degli US Open, Djokovic ha perso contro il russo Daniil Medvedev, sfumando così l’opportunità di realizzare il Grande Slam.

Quella partita è stata giocata con una tensione straordinaria, tanto che Djokovic ha mostrato segni di emozione intensa durante una pausa, coprendosi il volto con un asciugamano. Questo momento ha dimostrato quanto sia straordinaria e difficile da realizzare questa impresa nel mondo del tennis, aggiungendo ulteriormente dramma e intensità alla sfida.

Solo tre giocatori sono riusciti a compiere un Grande Slam nella cosiddetta “Era Open”, che ha avuto inizio nel 1968 quando il tennis amatoriale e quello professionistico sono stati unificati. Il primo a riuscirci è stato l’australiano Rod Laver nel 1969, seguito dalla connazionale Margaret Court nel 1970. Tuttavia, in quegli anni, per i tennisti provenienti da altri paesi era spesso molto difficile raggiungere l’Australia, il che ha portato molti a rinunciare agli Australian Open.

La terza e finora l’ultima persona a realizzare un Grande Slam nell'”Era Open” è stata la tedesca Steffi Graf nel 1988. In quell’anno, Graf non solo ha vinto tutti e quattro i tornei del Grande Slam, ma ha anche conquistato la medaglia d’oro olimpica nel tennis ai Giochi Olimpici di Seul. Questa straordinaria impresa è stata chiamata “Golden Slam” o “Grande Slam d’oro” ed è rimasta un risultato senza precedenti nella storia del tennis.

Embed from Getty Images

Serena Williams è riuscita a vincere quattro tornei del Grande Slam consecutivamente per due volte nella sua carriera, anche se non nello stesso anno. La prima volta è stata nel 2002 quando ha vinto Roland Garros, Wimbledon, gli US Open e successivamente gli Australian Open del 2003. La sua seconda impresa è stata nel 2014 quando ha vinto gli US Open e poi i primi tre Slam dell’anno successivo. Questa striscia di vittorie, divisa su due anni, è stata chiamata “Serena Slam” ed è stata un risultato eccezionale nel mondo del tennis.

Va notato che, tra il 2015 e il 2016, Novak Djokovic è riuscito a compiere la stessa impresa di vincere quattro Slam consecutivi in un periodo di due anni. In passato, questa straordinaria impresa era stata realizzata una volta ciascuna anche da Martina Navratilova e Steffi Graf, dimostrando quanto sia rara e difficile da ottenere.

Sei un centro sportivo? Scopri tutto quello che Wansport™ può fare per te!

tennis club